Roma-Zaniolo prove d’intesa

Roma-Zaniolo prove d’intesa

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IL MESSAGGERO (S. CARINA) – La Roma e Zaniolo rompono gli indugi e (anche) a livello mediatico danno il via ad una serie d’incontri che porteranno al prolungamento dell’accordo di Nicolò sino al 2024, con sostanzioso adeguamento contrattuale. Come in ogni trattativa, il primo appuntamento di ieri (dopo quello intercorso a gennaio) è servito per ufficializzare la proposta del club giallorosso. Zaniolo attualmente guadagna 270 mila euro annuali ai quali aggiungere i bonus: 70mila ogni 5 presenze (ora sono 30, quindi 420 mila in più) più quelli legati ai gol (con quello alla Fiorentina sono diventati 6, 2 in Champions e 4 in campionato). In un colloquio andato in scena nel tardo pomeriggio tra il ds Massara e l’agente Vigorelli, la Roma ha offerto un contratto di 1,6 milioni, senza clausola rescissoria, più benefit. Il punto d’incontro sarà trovato a 2 milioni ma la proposta del club è stata recepita con soddisfazione dall’entourage del ragazzo. Le parti si sono date appuntamento fra un paio di settimane.

LE TRE TENTAZIONI – Quello di ieri è stato dunque il primo di una serie di colloqui che porterà inevitabilmente all’intesa. L’utilizzo dell’avverbio non è casuale. Perché la volontà di Zaniolo e di chi lo segue è rimanere (per ora) a Roma. E in quest’ottica, le parole del ct Mancini sono un assist: «Il futuro di Nicolò? L’importante è che adesso giochi con continuità». Con gli Europei nel 2020, nessun club viene ritenuto migliore di quello giallorosso, capace di garantirgli una vetrina importante e una possibilità d’impiego superiore alle tre società che lo seguono concretamente: Juventus, Real Madrid e Manchester City. Guardiola ad esempio vorrebbe farlo crescere dietro De Bruyne, falcidiato dagli infortuni. È proprio il club inglese, attraverso Beguiristain e suoi emissari, ad averlo fatto visionare più volte. Ma la sirena bianconera rimane la più pericolosa. La valutazione del ragazzo è di 50 milioni. Nel tour mediatico tra radio e siti effettuato ieri dal papà Igor, non è passata inosservata una frase ripetuta in ogni intervento: «Nicolò resterebbe in giallorosso a vita. Poi se i programmi della società sono altri non dipende da lui». Un modo elegante per salvaguardare il figlio (che è stato costretto a rettificare sui social il «vedremo» sibillino e temporeggiatore sul rinnovo, pronunciato nel post-gara con la Fiorentina) rimettendo così la palla al club. Che inutile girarci intorno: senza la qualificazione alla Champions, dovrà coprire entro il 30 giugno 50-60 milioni di plusvalenze. L’intenzione è quella di sacrificare Manolas e Under. Nel caso non si riuscisse con i due (i due mesi e mezzo di stop, rischiano di pesare sulla valutazione del turco), i calciatori che hanno più mercato sono Pellegrini e El Shaarawy. Lorenzo è padrone del suo destino e ha in Pallotta il suo più accanito fan; il Faraone ha diversi estimatori. Soltanto in extrema ratio, si ricorrerebbe a Zaniolo. Due scenari che la Roma però non vuole prendere in considerazione. Nelle idee della società, il prossimo anno si ripartirà da Pellegrini e Nicolò, ai quali aggiungere giovani di valore: in primis Mancini. Nel mirino anche Tonali. In avanti, con la partenza di Dzeko, si punterà a Belotti. In panchina salgono le quotazioni di Gattuso. La prima scelta rimane però Sarri.

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