Ieri sera Walter Sabatini ha annunciato che Edin Dzeko è l’obiettivo primario per l’attacco giallorosso. Nel corso dell’evento “Football Fest” a Perugia, il ds – padrone di casa visto le origini umbre – ha confermato che Dzeko “non è vicinissimo alla Roma, ma la Roma pensa a Dzeko”.
DEJAVU – Il ds della Roma, si sa, opera su più tavoli, una strategia che lo accompagna da sempre, sin dai primi passi da direttore sportivo proprio al Perugia calcio. Sondaggi, lunghe chiacchierate, viaggi lampo, depistaggi. Un abile giocatore di poker, smosso da impeti dell’animo che lo hanno portato a chiudere spesso e volentieri affari che sembravano ormai persi (leggasi Iturbe la scorsa estate) ma anche a facili entusiasmi per calciatori che si rivelano ben presto delle meteore (Doumbia “che comunque ha segnato due gol decisivi per l’approdo in Champions).
Sarà, ma a distanza di pochi mesi l’ivoriano è sul mercato, così come Destro -altra trattativa che Sabatini condusse su più tavoli per portare tre anni fa l’ascolano a Roma e strapparlo alle voglie bianconere – dal quale si aspetta una decisione finale sul suo futuro (o della moglie…).
La Roma ha un accordo di massima con il calciatore, i buoni uffici di Pjanic hanno agevolato il si di Dzeko e ora si attende il concreto rilancio della Roma con il Manchester City, al momento non proprio intenzionato a fare molti sconti sul prezzo di base dell’attaccante ex Wolfsburg.
Nel recente passato Sabatini si era espresso in termini così evidenti sia su Lamela (“Erik ci piace ma non siamo vicini”) che su Iturbe (“Ci interessa, quando ero in ospedale, uno dei suoi agenti è venuto a trovarmi. Ma è un’operazione complicata…”) e alla fine i due calciatori hanno vestito entrambi la maglia giallorossa. All’epoca del Coco però anche Ricky Alvarez era nel mirino della Roma e l’affare sfumò nonostante l’ottimismo del ds giallorosso. Così come Bacca qualche giorno fa.
In attesa dell’accelerata decisiva, i tifosi della Roma sognano Dzeko con la maglia numero 9 della Roma, sperando che quello di ieri sera non sia stato l’ennesimo depistaggio.
