Conferenza stampa di vigilia anche per l’allenatore dello Shakhtar, Paulo Fonseca, accompagnato da uno degli elementi della squadra ucraina, il centrocampista Marlos. Queste le parole del mister:
Fred e Marlos sono stati chiamati in Nazionale. Sarebbe felice se ne fossero convocati altri?
“Sarei sempre felice se i miei giocatori andassero sempre in Nazionale”.
Avete scelto lo stesso albergo della vittoria all’Olimpico nel 2011. È solo un caso?
“Sì, è un puro caso. Non sapevo nemmeno che fosse andata così”
Un confronto tra Napoli e Roma?
“Non sono squadre paragonabili. Ci aspetta una partita difficile, la Roma ha vinto 5 delle ultime 6 partite e in casa nella fase a gironi non ha subito gol. Ma i miei sono pronti e motivati”
Di Francesco vi ha definito una squadra più brasiliana che europea, come risponde? Teme più Perotti o Dzeko?
“Sicuramente ci sono tanti brasiliani, oltre ad argentini. Sono in parte d’accordo, ma è una squadra totalmente europea. Se paragoniamo le tipologie di calcio il risultato è differente. La Roma non è solo Perotti e Dzeko, ha tanti giocatori di grande valore. Dovrei fare un elenco invece che escludere uno dei due”
Cosa è pronto a fare se lo Shakhtar passasse il turno? Come sta la squadra?
“Me lo chiedono ogni partita, rispondo come sempre: festeggeremo e vedremo come andare avanti. La squadra è in ottima forma, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. Ci sono due infortunati ma questo non incide sull’ottima forma”
Avete recuperato dall’ultimo impegno?
“La squadra ha fatto in tempo a recuperare, spero che domani dia il massimo”
Entrambe le squadre giocano un calcio molto tecnico, la pioggia potrebbe incidere secondo lei?
“Forse ci sarà una leggera pioggia, nulla di rilevante sul match. Come sempre cercheremo di fare il nostro gioco. Se non ci riusciremo sarà per merito dell’avversario. Se pensate che veniamo qui per fare una partita difensiva siete fuori strada. Lo Shakhtar è qui per imporre il suo gioco, come sempre”
Cosa pensa del gioco di Di Francesco?
“Come ho già detto la Roma è una squadra fortissima, non penso ci saranno cambiamenti radicali. Mi aspetto che ci mettano in difficoltà dal primo minuto, con un pressing alto per impedirci la costruzione dell’azione. Ovviamente dovremmo essere perfetti dal punto di vista difensivo. Mi aspetto una partenza forte da parte dei giallorossi”
Dato che lo Shakhtar ha eliminato già il Napoli, la Serie A potrebbe arricchirsi di giocatori e allenatori provenienti dall’Ucraina?
“Voi donne fate domande complesse (ride ndr). Forse ora il livello del calcio ucraino è aumentato, ma il mio pensiero adesso è rivolto solo alla mia squadra, allo Shakhtar”.
Queste invece le dichiarazioni di Marlos:
Siete pronti a sostenere il peso dei 45 mila spettatori attesi all’Olimpico?
“In realtà è una chance per farci vedere. Sappiamo dell’importanza di questa partita, abbiamo le capacità di andare avanti sia in campionato che in Champions. Faremo quello che sappiamo fare sempre, il nostro gioco. Non importa se lo stadio sarà pieno o meno, abbiamo una grande possibilità”
Pensavate di mettere in difficoltà la Roma all’andata, come successo nel secondo tempo? La chiave della partita è stato quel brutto primo tempo?
“Ripeto quello che ha già detto il mister. La Roma è una grande squadra, non faremo una partita attendista. Magari qui in Italia non seguite il nostro campionato, ma dimostriamo il nostro gioco offensivo molto spesso. Siamo pronti e puntiamo a passare il turno”
Sei uno dei giocatori più offensivi della squadra, hai studiato Kolarov?
“Si, è un giocatore di grande tecnica. Abbiamo studiato la Roma, sappiamo che è una squadra composta da tanti giocatori forti”
Avete trovato una soluzione al pressing messo in atto dalla Roma all’andata?
“In realtà l’abbiamo trovata. All’andata è stata una partita difficile, rientravamo dalla pausa invernale e avevamo alle spalle un solo incontro. Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà, non siamo riusciti a sfruttare le nostre caratteristiche. Nel secondo tempo poi il mister ha cambiato qualcosa e siamo riusciti a fare il nostro solito gioco”.
