SPALLETTI: “Futuro? Più importante il rinnovo di De Rossi del mio. L’assenza...

SPALLETTI: “Futuro? Più importante il rinnovo di De Rossi del mio. L’assenza del Papu è un vantaggio. Kessiè? Sarebbe un grande acquisto” (VIDEO)

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CONFERENZA STAMPA – Queste le parole di mister Luciano Spalletti alla vigilia Roma-Atalanta:

Come è cambiata la Roma dalla partita d’andata?
“Abbiamo fatto un percorso di crescita, anche se ci sono cose che ancora non sono perfette. In quella partita sbagliammo il secondo tempo, non sfruttammo alcune occasioni, mentre i nostri avversari furono bravissimi. Loro hanno mantenuto lo stesso percorso, sarà una partita insidiosa ma sono sicuro che ci faremo trovare pronti”

Quanto peserà l’assenza di Gomez?
“Molto perché lui è un grande giocatore, da grande squadra. Per noi se manca è un vantaggio”

I cinesi si sono presi prima l’Inter e poi il Milan. Quali sono le sue riflessioni?
Le considerazioni sono che i cinesi sono una realtà del calcio mondiale. Vogliono dare visibilità attraverso il calcio al loro Paese. Hanno un’economia che li permette di andare a investire nel calcio. Hanno visto che attraverso il calcio possono dare risorse e prospettive alla Cina, attraverso la pubblicità. Lo dimostra il fatto che sono venuti a prendere una società come il Milan, dove Berlusconi è stato un rivoluzionario per il calcio moderno, è stato quello che ha dato un marketing maggiore. Ha usato i calciatori per creare un’azienda di calcio. Loro sono proiettati verso il futuro, penso che sia difficile ricreare un altro Milan come quello dell’era Berlusconi. Ci potranno anche riuscire, ma quello rimarrà sempre il Milan di Berlusconi. I cinesi ci hanno anche portato via dei calciatori importanti, non solo a noi ma anche ad altre squadre che possedevano talenti mondiali. Se con il nostro calcio si crea interesse per imprenditori di livello mondiale è segno che abbiamo una qualità importante”

La Juve è stata capace di dominare il Barcellona. La Roma ha dimostrato di essere in grado di ridurre il gap, la rimonta è ancora possibile, ma si ha la sensazione che è difficile competere con una squadra così forte oppure può pesare disputare per loro la Champions?
“La Juve ha fatto una grande gara, concedendo il minimo a una squadra piena di talento in avanti. È venuta fuori quella che è la qualità del campione, come la parata di Buffon, l’intervento di un difensore. Hanno avuto un insieme di comportamenti che hanno determinato una grande partita. Hanno fatto vedere un modo di gestire l’intero campionato dove si sono preparati la strada su tutto. Hanno evidenziato una traccia da percorrere all’inizio e la stanno portando avanti nel migliore dei modi. Per quanto ci riguarda penso abbiamo fatto il nostro dovere, come anche il Napoli. Nel confronto hanno avuto la meglio ma abbiamo fatto vedere che c’è un modo per diminuire o andare a ruota a questo battistrada che è la Juventus. Non danno nessun segno di flessione e non si può sapere se rimanendo ancora a giocare in Champions questo possa creare loro problemi in campionato. Questo è difficile. Ci sono le motivazioni, il numero di giocatori che alimenta quella che è la possibilità di essere usati, presenti per dare un contributo. È un discorso che si può valutare solo strada facendo”

La crescita della Juve a livello internazionale rivaluta anche il campionato della Roma. Questa consapevolezza può orientare anche il suo di futuro?
“Il mio contratto non è nell’uovo di Pasqua, mentre è ancora aperta la possibilità di quello che è stato il nostro modo di lavorare, tentando di fare il meglio possibile perché la matematica non ci taglia fuori”

Quali sono le condizioni di De Rossi ed Emerson?
“Palmieri non verrà convocato. De Rossi si sta curando e dobbiamo vedere quello che riuscirà a fare durante l’allenamento. Spero di averlo a disposizione perché è un calciatore importante per la nostra squadra, e sia io che lo staff faremo di tutto per recuperarlo”

Ha già cercato Gomez in passato? Un giudizio su Kessiè?
“Preferirei parlare di Perotti, El Shaarawy, Salah, perché sono miei e secondo me sono meglio degli altri. Il Papu è un giocatore che osservo da tanto, dai tempi dello Zenit. È forte e se ci fosse stata la possibilità lo avrei preso. Poi però ne abbiamo presi altrettanto forti e sono contento. Kessiè anche è bravo, e se la Roma riesce a portarlo a casa ha una possibilità di essere ancora più forte. L’Atalanta dimostra la sua bravura nel saper trovare giocatori di livello perché ne ha già venduto un paio e ne ha altri 3-4 che possono partire, per cui complimenti a Gasperini e alla dirigenza”

Esiste qualcosa oltre al trofeo per convincere Spalletti a rimanere a Roma?
“Esiste un modo di ragionare, un percorso fatto dove tu fai delle valutazioni, ti rendi conto delle cose, te ne immagini altre. Poi trai le conclusioni e vedi quello che sarà. Tenendo conto di tutto, non fregandosene di niente, poi però per quanto mi riguarda si va in fondo al campionato. Quello di De Rossi è un contratto importante, perché è un calciatore forte, che se non hai devi andare a cercarlo. Che se va via non ci guadagni niente e se lo devi andare a trovare poi spendi molto. Si rischia di pentirsene, come fece il Milan con Pirlo. Queste sono cose fondamentali per dare forza al seguito di una società, allenatori ce ne sono tantissimi bravi, più giovani di me”.

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