SPALLETTI: “Tutti a disposizione. Strootman? Sta sempre meglio. Sabatini fa bene a...

SPALLETTI: “Tutti a disposizione. Strootman? Sta sempre meglio. Sabatini fa bene a informarsi. Totti? Sono uno dei pochi a trattarlo come calciatore vero”

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Queste le dichiarazioni di Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Bologna:

“Oggi dovrebbero essere tutti in gruppo, Gyomber e Vainqueur sono rientrati. Rudiger è a posto, ha sofferto per un ascesso ai denti, ma è a posto. Daniele qualche dolorino alla schiena, ma va bene, tutti a disposizione”.

Cosa teme di più della partita di domani sera?
“Donadoni è una persona seria, lavora in una maniera seria, sa trasferire tutta la sua qualità e il suo carattere alla squadra. Per uscire da quella zona dove erano finiti, bisogna saper insegnare calcio, bisogna dare una traccia a quello che è il lavoro sul campo della squadra che la dice lunga. Il calo in queste partite è la conseguenza di quello che è accaduto all’inizio, un calo ci può stare, ora probabilmente si renderanno conto che bisogna rifare qualcosa, per questa tranquillità che hanno può diventare una partita insidiosa. Non penso che i miei calciatori affrontino la gara non dando il massimo, sono sicuro che loro sapranno tirare fuori tutta la loro qualità, poi può darsi che l’avversario sia più bravo”

Come sta Strootman? E’ pronto per giocare?
“Sta sempre meglio, ogni volta che si va dentro mette un pezzettino della sua qualità e del suo spessore di uomo a nostra disposizione. Chiaramente gli manca il ritmo partita nell’intensità vera, ma sono convinto che quando lo userò si farà trovare pronto, sulla strada della sua completa guarigione”

La condizione di De Rossi in generale? Keita sta meglio di De Rossi?
“Bisogna stare attenti perchè bisogna tenere in considerazione la condizione generale di tutti, non solo Daniele, ma anche altri che stanno fuori stanno dimostrando di essere pronti a dare qualità alla squadra, dimostrando di voler esser dentro il momento della Roma. Non ci sono solo quelli che stanno facendo cose splendide finora, ma anche quelli che lottano durante gli allenamenti in maniera eccezionale, per rientrare, portando il duello su dei valori importanti, dove rimane più facile diventare squadra ed essere fuori in questo momento”

De Rossi non gioca?
“Non ho detto questo, ho detto un po’ tutte e due (ride ndr). Arrivate da soli alla soluzione di difficoltà. Uno cita Strootman, l’altro Daniele, ma c’è Keita che sta facendo bene, lei De Rossi. Sono tre giocatori che possono essere interessati per lo stesso ruolo. Questo per me è un vantaggio, mi crea altrettante difficoltà nel poter dare una maglia ad uno solo, ma c’è grande abbondanza e quindi la Roma dimostra di avere una rosa importante, è facile spostare anche qualcuno facendolo convivere nell’undici”

Dzeko dentro dall’inizio?
“Il problema non sussiste: l’allenatore cerca di sviluppare un gioco di squadra, diventa importante quando si crea tanto e si fa gol, la Roma lo sta facendo con e senza Dzeko. La differenza di avere dentro Edin, è il pensiero di un allenatore che pensa ai dettagli, però poi ho questa possibilità per cui me la penso tutta, e sono convinto che anche quando ho scelto, se avessi fatto l’opposto, qualcosa sarebbe venuto fuori dentro un collettivo di questo livello, sia sul piano individuale sia sul piano del gioco. Devo riuscire a far funzionare sia l’attacco leggero sia quello con Dzeko, guardate la Juve che con tre grandi punte, oltre Dybala, è riuscita far funzionare tutti e tre. Se si ottiene almeno il 70% di rendimento da tutti si va più in là. Nei momenti di difficoltà della stagione, se ti appoggi solo su un elemento diventa più difficile competere con squadre come Juve e Napoli che hanno fatto filotti. Il Bologna è l’unica squadra che nelle ultime 22 partite ha costretto meritatamente la Juve al pareggio, creando situazioni importanti. Per cui orecchie dritte”

Sul caso Higuain cosa pensa? Lo vorrebbe in campo con il Napoli?
“Da uomo di sport penso che Higuain sia un calciatore fenomenale, è facile dirlo, se ha fatto questi numeri è merito di un collettivo che ha saputo proporre un grande gioco di squadra, e gli ha messo a disposizione delle possibilità importanti che lui ha sfruttato. In entrambi i casi sarà una partita molto difficile per noi, ma viene successivamente ad altre tre che ora sono più importanti. Dobbiamo stare attenti a prendere in considerazione tutte le cose che ci passano davanti, in questo momento è la squadra di Donadoni”

Pallotta ha detto che la Roma non vende i suoi giocatori, il giorno dopo Sabatini era a Londra per parlare con il Chelsea. Lei ha già dato un punto di vista?
“No, perchè per me diventa importante blindare me stesso all’attenzione di queste ultime gare stagionali. Devo parlare solo di questo. Sabatini ha un altro ruolo, che fa in maniera egregia, splendida, facendo bene a viaggiare, informarsi, confrontandosi, la maniera giusta per farsi trovare pronto quando servirà. Questa settimana mi avete facilitato la vita parlando di mercato, perchè poi sono cose che restano fuori dallo spogliatoio. Pensavo che avreste fatto il tentativo di parlare dentro, di un litigio tra me e Sabatini. E andando anche più in là, dove mi son sentito colpito da un pacchetto di sigarette e l’ho vista brutta, menomale che era vuoto, le aveva fumate tutte. Di quello sarebbe stato più difficile parlare”.

Dzeko un po’ comprimario?
“Non so come sta vivendo questo momento, si allena in maniera splendida e non potrebbe fare altrimenti, perchè sono i risultati della squadra l’obiettivo principale di tutti noi, lavoriamo per i successi e i traguardi della Roma, quello è il riferimento di tutti, non i successi individuali. Ad esempio Iago che era stato tra i più titolari prima che arrivassi, cosa dovrebbe dire? invece arriva mi saluta sempre e si allena bene. Poi ci sta sempre qualcuno meno contento, se viene scelto qualcun altro al suo posto. Ci starà anche qualcuno a cui sto sulle scatole, è normale, c’è quello che lo dice in faccia quello che non lo dice. Maicon l’altro giorno è passato davanti alla porta dello spogliatoio, gli ho chiesto se c’era qualcosa che non andava Mi ha detto che ce l’ha con me perchè non lo faccio più giocare, ma anche che deve dare il massimo, è tornato in campo a due mila orari, si fa così. Ci sono dei confronti che succedono, ma è bello quando si parla in faccia, e poi ci si rimette a disposizione del gruppo, e si lavora con entusiasmo, saltando addosso al compagno quando fa una cosa bella, trasferendo positivà al prossimo.”

Quali sono i presupposti tattici adatti a vedere in campo Dzeko?
“Sempre lo stesso modo: quello che diventa tatticamente parlando importante è si va di là o siamo sotto la linea difensiva? Il non sostare sotto la linea difensiva è un vantaggio, parlando con grandi centrali come Cannavaro che è stato qui, gli ho chiesto: più facile marcare uno vicino o uno che appare ogni tanto? Tutti rispondono alla stessa maniera, quindi è solo un discorso di dare o no punti di riferimento alla linea avversaria. Gol si può fare lo stesso, con qualsiasi calciatore, ci sono quelli che hanno più confidenza, quelli che ne hanno meno, però poi è la stessa cosa, si fa superiorità in punto e si tenta di andare dietro, oppure tirare da fuori. Questa soluzione qui è proprio per dare una difficoltà di interpretazione agli altri, che è oggettiva, sono loro a dirlo. Se chiedi ai difensori se preferiscono marcare Ibra o Cavani, molti diranno che preferiscono marcare più Ibra, anche se è un altro che gira molto, Cavani parte da dietro, dall’ala sinistra, dall’ala destra, questo gli rimane più scomodo da marcare. Questo è quello che dicono i grandi campioni, evidenziano e sanno qualcosa che noi che non si è giocato non capiamo o ci viene più naturale di un insegnamento”

Domani può essere una partita per Totti? Quel rapporto che ha con Maicon ce l’ha con tutti?
“Quello che non ti viene a fare la battuta, o ti guarda diversamente, cosa che non è il suo caso, viene fuori un rapporto differente, ma ugualmente carico di fiducia, di voglia di tirar fuori dei risultati, dei traguardi dal rapporto con lo spogliatoio. Tento di tirare tutti dentro, di fare il bene della Roma. Francesco lo tratto come un calciatore, sono uno dei pochi che lo tratta come un calciatore vero, perchè lo scelgo se lui ha più possibilità di un altro, mi sembra che invece qui per molti è una scelta a prescindere, e non è corretto per gli altri. In un ruolo o in un altro lui ci guiderà lo stesso, primo componente dello staff o vicepresidente, perchè lui ha questo carisma. Molti giocatori giocano di prima, e lui è uno di questi, ha bisogno dell’inserimento, però lui l’80% dei palloni che tocca li da in profondità, da seguito, non di fianco o indietro. Francesco l’ho sempre visto come un grandissimo trequartista che manda in porta gli altri, ma se la squadra riesce a supportarlo può giocare anche da altre parti. Totti può fare quello che vuole in futuro, io posso essere e avere il ruolo che vi pare, tutti e due correremo nella stessa direzione per fare risultati della Roma. Al momento lo tengo in considerazione, come tutti e tutto, ad esempio che ieri si è fermato a metà allenamento perchè era affaticato. Voglio bene a Francesco. Quello che gli dice bello, bravo, con gli occhi azzurri, non gli vuole tutto il bene che gli voglio io, perchè va a dirgli anche cose che non sono vere”.

 

 

 

 

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