Stadi Sicuri, terminata la maxi-riunione all’Osservatorio. Salvini: “Sradicheremo la delinquenza, ci sarà...

Stadi Sicuri, terminata la maxi-riunione all’Osservatorio. Salvini: “Sradicheremo la delinquenza, ci sarà un nuovo testo unico”

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Presso la Scuola superiore di polizia a Roma, si è tenuta oggi pomeriggio la riunione dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive dedicata alla violenza negli stadi, convocata d’urgenza nei giorni scorsi dal ministro dell’interno Matteo Salvini, d’intesa col sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti. Presenti all’incontro il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, della Figc, Gabriele Gravina, delle Leghe di Serie A, Serie B e Lega Pro, i presidenti delle Associazioni Italiane Calciatori, Arbitri, Allenatori, i Presidenti della Federazione Italiana Editori Giornali e dell’Ordine dei Giornalisti.

Queste le parole di Matteo Salvini al termine del vertice, concluso alle 18.00: “Sono estremamente soddisfatto di una riunione operativa. Tanti progetti concreti, dopo aver sentito tante parole. Ci riproponiamo in un testo unico di rivedere le leggi sullo sport. Ci tengo a partire dai numeri. E’ chiaro che non si possa morire di calcio nel 2018. Il calcio è uno sport sempre più sano. Il numero dei feriti si è ridotto del 60%, si sono azzerati i feriti tra gli steward. Meno 80% anche nel fenomeno degli arrestati. Anche i Daspo sono in diminuzione. Stiamo parlando di 12 milioni di persone che ogni weekend si muovono e 6000 teppisti. L’invito che ho fatto è non confondere i tifosi con i delinquenti. L’obiettivo è sradicare la delinquenza fuori e dentro gli stadi”.

Queste invece le dichiarazioni di Giorgetti: “Da un lato ci sono le cose che può fare lo Stato e dall’altra quelle che può fare il mondo del calcio. Non basta dire di inasprire le pene. La certezza della pena, invece, è un concetto importante. Cercheremo di semplificare e abbreviare le tempistiche per le pene. Alle società di calcio, che hanno fatto presente come il loro sia un settore industriale, abbiamo ribadito come gli orari delle partite debbano essere subordinate alle forze dell’ordine. C’è il problema della responsabilità oggettiva. Sappiamo bene come alcune frange della criminalità organizzata sfruttino il calcio per fare i loro interessi. Sulla vendita dei biglietti va fatta una riflessione. Non è vietando le trasferte e chiudendo gli stadi che si dà un segnale. I tesserati nelle fasi pre e post partite sono tenuti a non alimentare con le dichiarazioni ad aumentare la retorica degli ultras. Questo non aiuta a sterilizzare questo fenomeno. Io ho ribadito questo concetto di richiamo anche ai tesserati: dai calciatori ai presidenti. Evitiamo di buttare sempre benzina sul fuoco. E’ vero che gli arbitri sbagliano, ma se vogliamo cambiare culturalmente dobbiamo cambiare marcia. L’ultima cosa riguarda gli steward. Sono uno strumento utilizzato anche altrove ma dove hanno poteri che qui non trovano”.

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