Stadio a Tor di Valle. Il no dei Trasporti: «Servono i 2...

Stadio a Tor di Valle. Il no dei Trasporti: «Servono i 2 ponti»

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La Gazzetta dello Sport (V.Piccioni) – Dopo diversi sì, seppure con alcune «criticità», il nuovo progetto per costruire lo stadio della Roma a Tor di Valle ha raccolto ieri invece un no, firmato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inserito nelle 45 pagine inviate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Un pronunciamento che avrà un effetto inevitabile anche sull’ordine del giorno della nuova conferenza dei servizi, che dovrebbe ripartire nelle prossime settimane. Per il Ministero, il nuovo progetto – quello della delibera votata dalla maggioranza a 5Stelle in Campidoglio -«non garantisce un miglioramento delle condizioni di deflusso sulla viabilità esistente e si ritiene che non possa essere accettabile un loro degrado conseguente all’intervento». Per tradurre: si rischia di mandare in tilt viabilità e traffico nella zona.

SERVE IL PONTE – L’imputato numero uno nel «processo» al nuovo scenario, quello che prevede un abbattimento delle cubature private con una riduzione di opere pubbliche, si chiama scomparsa del ponte di Traiano. Per il parere ministeriale la sua costruzione è determinante e le sue funzioni non possono essere assorbite dal Ponte dei Congressi. «I due ponti di attraversamento sul Tevere svolgono funzioni completamente diverse nell’ambito della rete infrastrutturale stradale». Dunque, per il Ministero, servono tutti e due. E si sottolineano altre criticità, per esempio immaginando problemi per l’«inadeguatezza dell’offerta di parcheggio». In particolare, si sottolinea la diminuzione dei posti auto da 4.481 a 2.143.

FIUME E TRIBUNA – Se il ministero dei Trasporti ha detto no, quello dei Beni Culturali si pone in una posizione non negativa, tornando però alla carica per chiedere una soluzione per la «conservazione della testimonianza delle Tribune dell’Ippodromo», anche in assenza di vincolo. Inoltre si nota con preoccupazione: «In nessun’altra parte di Roma elementi così alti sono tanto prossimi al fiume». Nelle 45 pagine , ci sono anche i via libera delle altre autorità, seppure condizionati alla realizzazione di alcuni interventi: Prefettura, Polizia, Vigili del Fuoco, Agenzia del Demanio, ministero dell’Ambiente e Autorità di bacino. In particolare viene apprezzato l’ampliamento degli spazi verdi e della ciclabilità dell’area.

ORA LA REGIONE – Tocca quindi alla Regione, attaccata duramente con l’accusa di di temporeggiamento da diversi esponenti pentastellati. Dovrebbe arrivare una risposta ufficiale fra oggi e domani.

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