STADIO HISTORY. Dalla Monarchia alla Repubblica, la torre di Bologna.

STADIO HISTORY. Dalla Monarchia alla Repubblica, la torre di Bologna.

SHARE

Come sempre, quando la Roma gioca in trasferta, Corriere Giallorosso propone la rubrica “Stadio History”, per raccontare da dove nascono e come si evolvono gli stadi italiani della nostra Serie A. Questa volta l’Architetto Tiziano Magi si concentra ovviamente sullo stadio Dall’Ara di Bologna.

foto 2Lo stadio Renato Dall’Ara è il maggiore impianto sportivo della città di Bologna ed è intitolato alla memoria di Renato Dall’Ara, presidente del Bologna deceduto tre giorni prima del vittorioso spareggio valido per lo scudetto 1963-64 tra il Bologna e l’Inter. Ospita regolarmente le partite casalinghe del Bologna. Nella tribuna centrale si trova il simbolo dello stadio: la Torre di Maratona.

La storia: dal Litorale allo stadio Dall’Ara

Lo stadio del Bologna Football Club ha una storia che comincia il 12 giugno 1925, quando Sua Maestà il re Vittorio Emanuele III, venne posata la prima pietra dell’edificio. Lo stadio Littoriale fu progettato e voluto da Leandro Arpinati, vice-segretario generale del Partito Nazionale Fascista e in seguito podestà di Bologna.
Il 29 ottobre 1926, Arpinati concluse i lavori, circa un anno dopo la posa della prima pietra. Due giorni dopo, la mattina del 31 ottobre 1926, davanti a tutte le autorità cittadine, lo stadio Littoriale fu inaugurato da Benito Mussolini, il quale entrò nel grandioso stadio bolognese in sella al suo cavallo.

Stadio “Littoriale”, 1928
Il 29 maggio 1927, davanti a un pubblico record di 60 000 spettatori posizionati in ogni dove, il Littoriale ebbe il proprio battesimo sportivo: alla presenza del Re d’Italia, si affrontarono, arbitrate da Stanley Rous, principe dei fischietti inglesi e futuro presidente della FIFA negli anni sessanta, le nazionali di Italia e Spagna, con gli azzurri che ebbero la meglio per 2 a 0
foto 3L’impianto fu costruito dall’amministrazione cittadina con il nome di Stadio Littoriale. La sua capacità era di 50 100 posti e i suoi muri, realizzati con il tipico mattone rosso e le finestre ad arco, lo rendevano un apprezzabile edificio. Un’ulteriore nota di carattere fu aggiunta con la costruzione della torre di Maratona, completata nel 1929, nel settore opposto alla tribuna coperta. Sul pennone della torre fu collocata una statua rappresentante la Vittoria alata con fascio littorio, e nella nicchia una statua equestre di Mussolini. Infine, lo stadio, fu collegato al porticato più lungo del mondo, il Portico di S. Luca, risalente al Settecento.
Lo Stadio Littoriale era un campo di livello internazionale, uno dei più grandi e moderni dell’epoca, e così fu scelto nel 1934 per la fase finale dei Campionati Mondiali, per poi rimanere uno dei migliori campi italiani, seppur cambiando il proprio nome in Stadio Comunale, al termine della guerra.
Un’ultima e definitiva modifica al nome fu fatta nel 1983: stadio Renato Dall’Ara, in memoria dell’amato presidente Renato Dall’Ara, che diresse il Bologna dal 1934 al 1964, 30 anni durante i quali i rossoblu riuscirono a vincere ben 5 scudetti.
Lo stadio fu completamente ristrutturato per i Mondiali del 1990. Furono introdotte nuove uscite di sicurezza, rifatta la pista di atletica, e aggiunte nuove file di seggiolini alzando la vecchia struttura. Infine fu costruito un nuovo tetto per la tribuna, ripulite tutte le facciate, rivisto l’impianto di illuminazione e installato un nuovo tabellone.
L’attuale capienza è di 38 279 posti a sedere. La curva Nord è chiamata “Giacomo Bulgarelli” ed è sede degli ultras del Bologna Football Club (la curva si è chiamata “Andrea Costa” fino al 17 maggio 2009 quando è stata intitolata al grande Giacomo Bulgarelli, giocatore e capitano del Bologna F. C. dal 1959 al 1975); la curva Sud invece “San Luca”, di cui una parte di essa è riservata alle tifoserie ospiti.
Nel 1995 lo stadio ospitò l’incontro di rugby XV, tra l’Italia e gli All Blacks neozelandesi. La nazionale italiana di rugby fu nuovamente ospitata nel 1997, contro il Sudafrica. L’Italia uscì sconfitta da entrambi gli incontri.

foto 1La Torre di Maratone 

La torre di Maratona venne completata il 29 ottobre 1929 presso la porzione intermedia della tribuna centrale dello stadio, sul lato opposto alla tribuna coperta.
Simbolo della competizione e della resistenza degli atleti, fu progettata da Giulio Ulisse Arata ed innalzata nel luogo in cui avvenne l’esecuzione di Ugo Bassi. Alta 42 metri e larga 42 metri, si articola su sei livelli con due terrazze panoramiche intermedie che si aprono ai primi due livelli della struttura turriforme, mentre al terzo livello venne realizzata la sala comandi dell’illuminazione dell’intero impianto sportivo. I vari piani sono collegati tra loro da una serie di scale, alle quali furono poi aggiunti due ascensori, uno interno ed uno esterno per rendere più agevole la salita alla sommità.
Sul pennone della torre fu collocata una statua rappresentante la Vittoria alata con fascio littorio ed una imponente bandiera della Regia Marina dalla superficie di 100 mq, mentre nella nicchia dell’arco monumentale rivolta verso l’interno dello stadio trovò sede la statua equestre di Mussolini, realizzata da Giuseppe Graziosi.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.