Stagione in bilico, la Roma cambia tutto

Stagione in bilico, la Roma cambia tutto

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Se non arrivassero periodicamente, dagli Stati Uniti, le rassicurazioni di Pallotta sul futuro aziendale, verrebbe da temere che la stessa Roma non sappia quale futuro l’attenda. L’allenatore, il capitano, il vicecapitano, l’organigramma societario, le pedine di mercato più richieste: a 40 giorni esatti dalla fine del campionato, tutto sembra ancora in discussione, in linea direttamente proporzionale ai risultati della squadra che per il sesto anno di gestione americana non vincerà un titolo e che deve ancora assicurarsi il secondo posto per tornare in Champions League. Come riporta il Corriere dello Sport Il nodo principale è naturalmente Luciano Spalletti, che alla vigilia di Pasqua ha lanciato chiari segnali d’addio, in corrispondenza con la fine del contratto e in attesa di una chiamata da un altro club. Spalletti è intenzionato a lasciare perché si era assegnato l’incarico di vincere con la Roma, dichiarando di voler migliorare i risultati ottenuti dal predecessore Garcia, ma non è riuscito a centrare l’obiettivo. A oggi è difficile immaginare che l’eventuale riconquista della Champions, che Spalletti ha perso due volte in pochi mesi (ottavi con il super Real Madrid, poi il playoff di qualificazione con il Porto), possa bastargli come ricompensa per sfidare il futuro. La Roma spera invece che il progetto giovani lanciato da Pallotta, già concretizzatosi nel colpo Kessie e nel riacquisto di Pellegrini, sia abbastanza convincente da farlo recedere dai propositi di addio. In caso contrario, Baldini e Monchi aspetterebbero per verificare cosa succede altrove: al Psg, dove Unai Emery non ha ancora la certezza di essere confermato, e non solo. (…)

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