Stagione Roma, CGR Awards 2018: Alisson, Dzeko e Kolarov sul podio. Rimandati...

Stagione Roma, CGR Awards 2018: Alisson, Dzeko e Kolarov sul podio. Rimandati Schick e Pellegrini, bocciati Defrel e Gonalons (VIDEO)

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FOCUS CGR – Una Champions quasi epica, un campionato migliorabile, una Coppa Italia da dimenticare. La Roma ha chiuso al Mapei Stadium con una vittoria la propria stagione, tra qualche rimpianto e l’orgoglio di un percorso europeo che l’ha nuovamente proiettata tra le migliori d’Europa. Nel classico bilancio di fine stagione, è inevitabile sottolineare ciò che di buono è stato costruito e ciò, che invece, andrà necessariamente modificato sul mercato.

Queste le pagelle stagionali di Corrieregiallorosso.com:

ALISSON 9 – Da secondo a miglior portiere del mondo nel giro di 12 mesi. L’exploit del brasiliano è clamoroso: 18 clean sheet stagionali, imbattuto in Champions per 5 gare consecutive, una serie di parate decisive che lo hanno proiettato sul podio dei top player nel ruolo – FENOMENO

FLORENZI 6,5 – Incontenibile e a tratti entusiasmante al ritorno dal doppio infortunio al crociato. Poi una lenta, ma visibile, involuzione. Pesa sul rendimento dell’esterno giallorosso l’equivoco del ruolo e forse il pensiero di un rinnovo che fatica ad arrivare – INTRICATO

MANOLAS 7 – Una testata per abbattere il Barcellona lo consegna alla storia giallorossa. In allungo è il numero uno d’Italia, in marcatura ogni tanto paga qualche disattenzione evitabile – MARATONETA

FAZIO 7,5 – In sospensione è un gigante, a 3 o 4 non fa differenza: il comandante è uno degli intoccabili di Di Fra, una sicurezza impensabile 18 mesi fa per la retroguardia giallorossa – BALUARDO

KOLAROV 8,5 – Leader instancabile, regista offensivo camuffato da terzino, un affare a 5 milioni, capace di spazzare via nel giro di poche settimane la diffidenza del pubblico romanista, che gli vedeva addosso ancora la maglia biancoceleste – STAKANOVISTA

DE ROSSI 6,5 – Nella prima stagione da ‘primo’ capitano, appare un gigante al cospetto dei più grandi d’Europa. Quella macchia di Genova e l’usura del tempo ne condizionano in parte il rendimento – CAPITAN DDR

NAINGGOLAN 6,5 – Più assistman che goleador rispetto allo scorso anno. La furia da extraterrestre del “vero” ninja si è però vista a tratti – TURBOLENTO

STROOTMAN 6,5 – Tanta corsa, tanto carisma e alcune prestazioni (soprattutto europee) che rievocano la ‘lavatrice’ di un tempo. Poca qualità in zona offensiva e in affanno nel ruolo di mezzala in più di un’occasione – ME(RI)DIANO

EL SHAARAWY 6,5 – Inarrestabile in alcune serate magiche, tecnica in corsa a tratti sublime, ma cade nel consueto e inspiegabile letargo invernale – DISCONTINUO

DZEKO 8,5 – Trascinatore a suon di goal, classe sopraffina e giocate da ‘Champions’, peccato per quel black out natalizio coinciso però con l’instabilità derivata dal mercato – FUORICLASSE

PEROTTI 7 – Imprescindibile fino a febbraio, con Kolarov costituisce la catena offensiva più efficace per il primo semestre. Frenato dai soliti guai muscolari nella parte decisiva della stagione – TANGO ARGENTINO

DI FRANCESCO 8,5 – Eleganza, resilienza, senso d’appartenenza: la sua Roma in Europa è un sogno, spezzato a pochi metri, in Italia dopo una grande partenza le sabbie mobili sembrano inghiottirlo, ma il terzo posto alla fine viene comunque centrato. Pone le basi per l’apertura di un ciclo finalmente vincente – CONDOTTIERO

BRUNO PERES 6 – Il ‘piedone’ di Charkiv gli consegna la sufficienza, ma non ha mai strappato il pass per la titolarità e dopo due anni di Roma sembra arrivato al capolinea – DELUSIONE

PELLEGRINI 6 – Le qualità tecniche e fisiche sono evidenti, la troppa frenesia ne frena però l’inserimento in pianta stabile nell’undici titolare – RIMANDATO

UNDER 7 – Dopo i primi mesi di rodaggio, arriva l’esplosione dirompente a Verona che lo proietta nel calcio dei “grandi” sfoggiando un coraggio da veterano – INTUIZIONE

JUAN JESUS 6,5 – Protagonista di una rotazione costante, alterna ottime prestazioni a qualche passaggio a vuoto (tipo Anfield) – DISCRETO

GONALONS 5,5 – Trascorre quasi tutta la stagione alla ricerca affannata del vero Maxime. Poche luci, tante ombre – DISPERSO

GERSON 5,5 – Due lampi a Firenze, sembrava la rinascita. Per mesi è stato un jolly da utilizzare all’occorrenza, ma il salto di qualità non è mai arrivato – IBRIDO

SCHICK 5 – Da salvatore della patria a sfortunato oggetto misterioso: un percorso al contrario quello del ceco, pieno di insidie e passaggi a vuoto. La prossima annata sarà decisiva per prendersi l’Olimpico – INCATENATO

DEFREL 5 – Cristallizzato (quasi) al giorno della presentazione. Vittima di una serie infinita di infortuni che da novembre, di fatto, lo rendono uno spettatore non pagante della stagione giallorossa – BOCCIATO

* Karsdorp, Skorupski, Capradossi, Silva, Emerson Palmieri non giudicabili poichè utilizzati per meno di 3 partite ciascuno.

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