GAZZETTA DELLO SPORT – Era il più atteso, ma all’Olimpico non si è mai visto. Buffon è rimasto bloccato a letto all’improvviso e nella porta della Juve ci è andato Storari, che è stato straordinario. Secondo la ricostruzione ufficiale Buffon ha cominciato a sentirsi male nel primo pomeriggio con qualche linea di febbre e un accenno di tonsillite. Poi, intorno alle 17, la febbre è salita a 39 ° e il portiere è stato costretto a saltare la partita con la Roma ben sapendo che la sua assenza avrebbe alimentato le voci di un suo «allontanamento sentimentale» dalla Juve e di un «avvicinamento contrattuale» alla Roma. La società bianconera ha stilato un comunicato per annunciare l’attacco influenzale di Buffon, che sembrava inizialmente destinato a restare nell’albergo ai Parioli e a raggiungere la squadra all’aeroporto, invece ha anticipato il rientro a Torino.
La settimana Non ci sono elementi oggettivi per ritenere poco veritiera la versione fornita dalla Juve, anche perché Gigi in passato ha dato sempre prova di grande attaccamento alla maglia. Però non si possono nemmeno ignorare le voci emerse in settimana, in particolare giovedì quando si parlava di una sicura assenza di Buffon a Roma. Il motivo sarebbe stato duplice: da un lato la difficoltà a giocare proprio contro i giallorossi nel periodo in cui si parla in modo esplicito di un suo trasferimento nella nuova Roma; dall’altro un reale problema fisico, magari lievemente ingigantito proprio per non dover affrontare con un condizionamento psicologico una gara molto delicata. Il problema fisico riguarderebbe la schiena e ieri c’era anche chi ipotizzava che l’influenza fosse un modo per coprire il veromalessere.
Il protagonista La notte romana lascia comunque la forte sensazione che l’addio di Buffon alla Juve non sia mai stato così vicino. Che sia proprio la Roma la squadra del suo futuro è ancora presto per dirlo. Ma i contatti con Montali ci sono stati e la moglie Alena non sembra dispiaciuta all’idea di trasferirsi a Roma. Non resta che aspettare e intanto la Juve può godersi questo fantastico Storari, che non era titolare dal 9 gennaio se si eccettua la partita con il Bologna giocata per la squalifica di Buffon. Nessuna ruggine, solo la voglia di dimostrare di essere un grande portiere: «Cerco sempre di essere pronto -racconta, raggiante -. Ho fatto tante belle parate, su Totti la più difficile e forse anche la più fortunata» . I tifosi (e non solo…) della Roma non lo amano dai tempi in cui giocò qui con la Samp: «Non sono presuntuoso, ma negli ultimi due anni penso di non aver fatto contenti tanti tifosi avversari. Faccio il mio lavoro, con tanti sacrifici» . Storari meriterebbe di giocare fino al termine del campionato: «Io sto bene alla Juve e voglio ritagliarmi uno spazio qui. Solo un cieco non vede quello che sto facendo e spero che Delneri non sia cieco» . E se ne va sorridendo, godendosi la sua notte magica.
