Nel nome di CR7 comincia la nuova Champions, il più grande spettacolo dopo il big bang. Ci sarà da lottare contro Real e Barça, City e Atletico, Bayern e Psg, sognando anche Roma, Inter e Napoli tra le pretendenti. Juve, Real e Barça – se fosse la partenza di un MotoGP – sarebbero in prima fila davanti a City, Bayern e Liverpool. In terza fila l’Atletico che s’è già preso la Supercoppa e «vede» la finale nel suo stadio. Da questo gruppo dovrebbe uscire la squadra campione. Tottenham, United e Roma (se riuscirà a ripetere le intuizioni dell’anno scorso contro il Barcellona) potrebbero bussare alla porta delle grandi. […] Se invidiabile è il gruppo del Bayern, non è male quello del City di Guardiola, il grande teorico che lontano dal Barcellona non ha ancora vinto in Europa. Molto più che abbordabili quelli dell’Atletico e del Real Madrid (con la Roma favorita per il 2° posto).
Lui e Messi sono inevitabilmente i simboli da cui si riparte, anche se non più con il dualismo Real-Barça: adesso c’è la Juve. Chi può insidiare il loro trono? L’anno scorso ci ha provato Salah. Il Psg ha due pretendenti: Neymar e Mbappé che invece ha le stigmate del Ronaldo del futuro. Lewandowski, Aguero, Eriksen, Griezmann sono altri grandi nomi. E poi? Mertens e Insigne sono l’immagine del Napoli, Nainggolan e soprattutto Icardi, infine Dzeko per la Roma. Senza dimenticare quel Pastore che in Champions ha sempre dato il suo meglio. Niente Var in Champions quest’anno, ma si sapeva. Il presidente Uefa, Ceferin, era stato chiaro: è troppo presto. Lo stesso Ceferin ha promesso la «moviola» in campo dalla prossima stagione, cominciando addirittura dai playoff.
Tra gli allenatori, Allegri s’è giocato due delle ultime quattro finali. Ancelotti ha sollevato tre coppe (due con il Milan, una con il Real Madrid). Di Francesco è stato il protagonista dell’incredibile eliminazione del Barça l’anno scorso. Spalletti ha un’esperienza internazionale che passa anche per Roma e Zenit. Tra i top player delle nostre quattro rappresentati ci sono anche i tecnici. […] Allegri e Di Francesco dovrebbero avere compiti meno proibitivi. Il Real Madrid è superiore, ma la Roma non può farsi mettere in riga da Cska e Viktoria: a patto di ritrovare il filo del discorso.
Novità europea con la «formula 4×4» e con la Champions che avremo fino al 2024: con 4 squadre nei gruppi per i primi 4 campionati del ranking; nuovi orari (18.55 e 21); e la possibilità di acquistare a gennaio fino a tre nuovi, anche se hanno giocato il torneo con un’altra squadra. E dopo? Il futuro passa anche per il nuovo torneo che entro fine anno sarà approvato dall’Uefa: dalla stagione 2021-22, infatti, l’Europa sarà strutturata in tre coppe da 32 squadre ciascuno. Tutte con la formula Champions (8 gruppi da 4 squadre). Le vincenti della seconda e della terza divisione promosse alla categoria superiore, oltre a sollevare un trofeo. Si passa da un totale di 80 a 96 squadre: c’è spazio forse per un’italiana in più, da 7 a 8 rappresentanti. Questo sistema porterà alla rivoluzione annunciata nel 2024-25, con i club che spingono per una Champions più elitaria, anche se scendere a 24 squadre non è facilissimo. […] Quasi due miliardi di euro (divisi tra partecipazione, risultati, ranking storico e market pool) per i 32 club finalisti dei gruppi: mai la Champions è stata così ricca. […] Un bottino finale di 130/140 milioni è forse esagerato, ma i campioni potrebbero avvicinarsi a questa cifra.
Fonte: Gazzetta dello Sport
