Tor di Valle, la svolta di governo fa tornare l’ottimismo

Tor di Valle, la svolta di governo fa tornare l’ottimismo

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Certo, è presto per parlare di lieto fine, ma la svolta politica nazionale – che ha portato il Movimento 5 stelle ad accordarsi col Pd e Leu – è stata presa dalla Roma come una possibile svolta positiva anche per la questione relativa al nuovo stadio della società. Come scrive la Gazzetta dello Sport, probabilmente è prematuro parlare di arida contabilità in consiglio comunale, ma molti attenti osservatori cominciano a pensare che, quando si arriverà al «redde rationem» – rappresentato dall’ingresso in aula della Convenzione e della Variante Urbanistica – una benevola astensione da sinistra potrebbe abbassare il numero legale per l’approvazione, assorbendo così gli eventuali «malpancisti» che potrebbero esserci nel Movimento.

Chissà che non se ne cominci a parlare già oggi, visto che è in programma un vertice tra la sindaca Virginia Raggi e alcuni esponenti del Pd. La prossima settimana ci sarà un incontro anche tra rappresentanti della Roma, Eurnova e la Commissione Urbanistica (ieri si è riunita, prendendo ad esempio proprio il dossier stadio), che potrebbe dare il via libera alla convenzione, sopratutto dopo che il parere della Regione ha, nelle linee generali, sciolto il vincolo della contemporaneità tra la fine della costruzione delle opere pubbliche e l’apertura del nuovo stadio. Inutile dire che il presidente Pallotta, se capisse che la svolta è vicina – oltre a comperare i terreni di Tor di Valle già opzionati – sarebbe più propenso a ricapitalizzare anche il club, che godrebbe di una iniezione pari a circa 90 milioni.

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