Toro-Roma, Garcia: “Frattura curva-tifosi? Capricci tra innamorati. De Rossi ok”

Toro-Roma, Garcia: “Frattura curva-tifosi? Capricci tra innamorati. De Rossi ok”

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Calcio: Garcia "con Juve in palio 3 punti, non campionato"Queste le parole in conferenza stampa di Rudi Garcia, alla vigilia di Torino-Roma, trentesima giornata di Serie A:

De Rossi non si tira mai indietro, quali sono le sue condizioni?
Ha una piccola frattura sulla vertebra, un dolore che si porta dietro da tre settimane, non cambia nulla, deve gestire questo dolore come ha sempre fatto, darà sempre il massimo per la sua maglia. Non sono preoccupato”

Sul Torino?
“E’ una buona squadra, che sta facendo una grande stagione, è sempre difficile giocare a Torino, ma detto questo non cambia nulla sulla nostra voglia e sul nostro obiettivo, giocheremo come sempre per vincere”

Yanga Mbiwa solo in emergenza a destra o una scelta?
“E’ un giocaotre molto interessante, conosce bene questo ruolo, ha giocato in Francia da terzino, anche una stagione a sinistra, poi è chiaro che al centro è meglio, ma ci da fisico e intelligenza tattica, ma quando mancano Maicon e Torosidis è una scelta in più”

Favorita Roma o Lazio per la Champions?
“Non la vedo così, sono solo concentrato sulla gara di domani, senza fare discorsi di prospettiva. Noi giochiamo sempre per vincere la partita che arriva”

Una settimana di lavoro tutti insieme, sul piano dell’autostima dopo due vittorie qualcosa è cambiato?
“No, dopo queste due partite difficili vinte di fila, hanno dimostrato alla squadra che è sempre stata sulla giusta strada quella di dare il massimo perchè poi la ricompensa arriva. Loro non si sono mai fermati e hanno sempre lavorato. Sicuramente lavorare tutti insieme per una settimana di fila non succedeva da tanto, forse da inizio stagione, non c’erano impegni di coppa ne Nazionali, e su questo punto sono sereno perchè da qui alla fine sarà sempre così e sarà più semplice lavorare”


Pallotta si è rifiutato di fare ricorso sugli striscioni, tra la curva e la squadra si è creata una frattura. Questo può diventare un problema?

“Rispondo solo sulla seconda, perchè sulla prima che posso dire: la giustizia sportiva italiana è fatta così, c’è solo un uomo che il giorno dopo condanna e giudica gli epidosi del week-end, tutti gli altri paesi hanno una commissione dove c’è un dibattito e si discute una decisione. Su questo punto la giustizia sportiva italiana deve migliorare, così non c’è giustizia se decide un solo uomo. Voglio solo parlare di calcio e dico che le cose che sono successe prima e dopo con i tifosi e con la curva, e con i giocatori, io li prendo come capricci tra innamorati, quando due entità si amano, a volte può esserci anche un po’ di dissenso. Il carattere che vogliamo sempre nei giocatori, lo chiediamo tutti, io, la società, i tifosi, vogliamo vedere giocatori con orgoglio e carattere forti. Quando c’è dimostrazione di carattere per me non è male, vuol dire che c’è vita, che c’è risposta. Nel nostro spogliatoio c’è amore tra giocatori e tifosi, a volte poi gli innamorati fanno i capricci”

Un vantaggio giocare fuori casa?
“Non cambio avviso, i risultati dimostrano che per noi è più semplice giocare in trasferta, basta guardare i numeri”

Con questa nuova fisionomia della sua squadra, dove è passata ad una ricerca di verticalizzazione più evidente, rispetto al possesso palla, Totti può inserirsi in questa filosofia?
“In generale, anche se i numeri non sono precisi, ho letto cose diverse dai numeri che ci da la società, sicuramente abbiamo fatto un possesso palla inferiore rispetto al resto della stagione. Come già ho detto lo vedo come un’arma in più, ci adattiamo per vincere le partite, non sarà sempre difesa bloccata e contropiede, dipende anche dai singoli che ho a disposizione. Vedremo una Roma diversa a seconda dell’avversario e sono armi che ho a disposizione, alla fine conta la prestazione data dal rendimento dei giocatori e dalla strategia che decidiamo prima delle partite. Su questo punto i giocatori sono stati bravi”

Maicon che ha, si parla anche di rescissione? Esiste la possibilità di vedere Balzaretti e Castan?
“Maicon è andato da uno specialista che lo sta curando, sta meglio ma non ancora abbastanza per lavorare col gruppo, spero che prima possibile possa tornare con noi, ma al momento dobbiamo gestire i carichi per non tornare indietro sull’evoluzione del ginocchio, sicuramente sta meglio, ha iniziato a correre ma non è pronto per il momento per essere convocato. In attesa per fortuna abbiamo soluzioni, sia con Torosidis, sia Mapou, sia Florenzi. Balzaretti è tornato in gruppo, ha giocato con la Primavera, è chiaro che dopo 18 mesi di assenza, non è facile rientrare, ha bisogno di tempo per ritrovare intensità, domani sarà convocato e lo gestiamo per farlo tornare al 100%. Leo ha avuto un infortunio serio, non dobbiamo bruciare le tappe, fa un po’ di cose con noi, ma ha bisogno di tempo per ritrovare la pienezza delle forze e delle sue qualità, ma il fatto di vederlo in campo sorridente e contento, spero che prima della fine della stagione potrà giocare, lo spero per lui e per noi, il peggio è passato, ma lo vedo migliorare ogni giorno. Ieri ha fatto i tiri in porta, sono piccoli passi importantissimi”

Ljajic non segna dal 26 febbraio, gli sta dando delle indicazioni particolari?
“Finchè abbiamo occasioni da gol è importante, vuol dire che crei per segnare. Dopo chi segna non conta molto, chiaramente se sei attaccante è importante essere decisivo, ma lavoriamo ogni giorno sulla qualità del tiro, dell’assist e poi c’è la partita, i giocatori devono essere pronti, sanno che ci saranno occasioni, in questo momento bisogna avere lucidità e freddezza sotto porta, devono essere pronti psicologicamente a questo”

Ieri c’è stata una sconfitta della Primavera molto brutta. E’ ancora un problema di strutture, investimenti o di mentalità del nostro calcio?
“Bisogna prima fare i complimenti non solo ai ragazzi ma anche a mister De Rossi, hanno perso ieri contro una squadra fortissima ma sono arrivati in semi finale di Youth League, un percorso bellissimo, dovuto all’atteggiamento collettivo e al lavoro del mister. Sono fiero di loro, la sconfitta di ieri non cambia nulla ma ti dimostra che sia Primavera che prima squadra sono lontane ancora dal top europeo, questo ci deve dare carica per avvicinarci lavorando ogni giorno, sono fiero di loro”

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