Totti più vicino all’addio. La Roma puó ammainare anche l’ultima bandiera

Totti più vicino all’addio. La Roma puó ammainare anche l’ultima bandiera

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La serie A riscopre le bandiere e la Roma rischia di ammainarle. Il club di Pallotta, invece non ha rinnovato il contratto a De Rossi, che voleva giocare per almeno un’altra stagione ed era disposto a farlo «a gettone», e vive il momento più teso con Francesco Totti, dirigente insoddisfatto e fortissimamente tentato di mollare. Come scrive il Corriere della Sera, il malessere dura da tempo: Totti vorrebbe contare di più e non essere solo una figura di rappresentanza. La convivenza con Franco Baldini, consigliere speciale di Pallotta, non è mai stata possibile. Al summit di Londra, primo contatto faccia a faccia tra il presidente e il nuovo allenatore Paulo Fonseca, Totti non c’era. Totti non ha messo becco né sul nuovo d.s. (Petrachi, che si deve ancora liberare dal contratto con il Torino) né sul nuovo allenatore (Paulo Fonseca, mentre lui aveva sponsorizzato Gattuso, dopo essere stato mandato allo sbaraglio con Conte). Totti, ieri, ha lanciato su Twitter un messaggio sibillino: «In questo momento vengono dette e scritte tante parole, cercando di ipotizzare i miei pensieri e le mie scelte. A breve il mio punto di vista nella giusta sede…».

Il gruppo di lavoro di Totti – Di Francesco, Monchi, Massara – è stato smantellato negli ultimi mesi. Totti sembra l’ultimo dei mohicani e la decisione di andarsene sembra la più probabile. La stragrande maggioranza della tifoseria è con lui e un suo addio farebbe crollare ai minimi storici l’indice di gradimento di Pallotta. Però c’è anche chi fa notare che in questi due anni Totti poteva fare di più, perfezionando l’inglese o facendo un’esperienza come quella di Boban alla Fifa. Trigoria resterà senza bandiere?

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