Tour de force

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Un passo avanti o uno indietro? La trasferta di Crotone non ha lasciato commenti univoci sulla prestazione giallorossa. I malpensanti dicono che la squadra di Spalletti non ha brillato, perché contro una formazione capace di raccogliere appena 13 punti fin qui la partita doveva terminare in goleada; la parte buonista invece dichiara che i capitolini hanno portato a termine il loro compito, vincendo lontano dall’Olimpico (unica pecca di questa stagione), e lasciando la porta inviolata. La verità probabilmente sta dalla parte di quest’ultimi, perché le gare vanno guardate con una prospettiva ampia e non affidandosi solamente ai numeri. Il Crotone quest’anno, a dispetto delle sconfortanti statistiche, è una squadra che non ha mai lasciato vita facile a nessuno, specie allo Scida, per poi crollare solo nei minuti finali a causa soprattutto della quasi totale assenza di esperienza. Una compagine che, a detta del proprio allenatore, era pronta a mettere un pullman davanti alla porta pur di non far segnare Dzeko e compagni, e che dalle parti di Szczesny non si è praticamente mai vista, regalando l’11° clean sheet alla banda giallorossa.

Quindi va bene così, in particolare dopo che ricordi di avere in squadra Radja Nainggolan, il falso atleta che domina tutto e tutti, che è strepitoso in difesa, quanto a centrocampo, quanto in attacco. Un giocatore che definire completo è riduttivo, perché lui riesce ad andare oltre, una fonte inesauribile di sicurezza, come quando da bambino dormi tra le braccia di mamma e papà. Uno da tenersi stretto, da rimanere povero e senza soldi pur di accontentarlo, da rivedere tra 10 anni con la stessa maglia addosso, cucita da sembrare l’ennesimo tatuaggio.

La vittoria di Crotone chiude un inizio di 2017 perfetto se si esclude il passo falso di Genova, ma ciò che spaventa ed esalta è il periodo che sta per arrivare. Un tour de force che inevitabilmente segnerà il destino di questa stagione. Innegabile è che la squadra ci arrivi nel migliore dei modi. Non in senso strettamente umorale, ma in particolare dal punto di vista fisico. Difficile trovare al momento un calciatore a disposizione di Spalletti che non stia bene e in forma. Le difficoltà di Manolas (più mentali che atletiche) sembrano accantonate, e tutti hanno il motore che gira perfettamente, considerando che tra qualche settimana Mario Rui sarà al top e Florenzi in rampa di lancio. Il primo appuntamento di questa nuova fase ci vedrà protagonisti al “Madrigal”, un teatro calcistico che a vederlo e sentirlo emana già così tanto calore da far salire la febbre con tre giorni di anticipo. Un match che giocato con la mentalità e cattiveria giusta potrebbe, senza voler sembrare altezzosi, valere già l’ipoteca sulla qualificazione, un passaggio mica male considerando gli impegni futuri e ravvicinati.

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