Tutti con Kolarov

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LEGGO (F. BALZANI) – Dagli applausi e le celebrazioni per il gol del derby e per quel suo modo di tenere tutti sugli attenti ai fischi di domenica e alle scritte minatorie sotto casa. Il mondo sportivo di Kolarov in 4 mesi si è capovolto, come avviene spesso nel calcio. E pure un duro come Aleksandar – che all’inizio della sua avventura romanista ha dovuto superare le critiche per il suo passato laziale – ne ha risentito. Così capitan De Rossi ha voluto esprimergli solidarietà commentando una foto in primo piano postata proprio dal terzino su Instagram: Brate moj. Che in serbo significa fratello mio, con tanto di cuoricino a corredo. Il profilo di De Rossi non è pubblico, ma è lui a gestirlo, come si evince dai discorsi social con la moglie Sarah Felberbaum. Un gesto di affetto e di vicinanza tra due veterani che hanno stretto una forte amicizia in questo anno e mezzo. Sono stati loro, dopo la sconfitta di Bologna a fine settembre, a parlare con Di Francesco per risolvere i problemi della squadra e ancora oggi sono i due leader massimi dello spogliatoio giallorosso. Kolarov, però, ha perso il sostegno dei tifosi e ha vissuto una settimana decisamente difficile. Tutto nasce martedì scorso, stazione Termini, quando Kolarov risponde male a un tifoso che chiedeva alla squadra di svegliarsi. «Sveglia tua madre», la battuta infelice di Aleksandar a uno dei frequentatori della curva. Il giorno dopo ecco il disastro con la Fiorentina, e non è bastato il gol della bandiera per salvare Kolarov autore di una prestazione difensiva a dir poco imbarazzante. Venerdì notte l’episodio più deprecabile. Sotto l’abitazione del serbo, in zona Axa, sono comparse alcune scritte sui muri. «Kolarov croato di m abbassa la cresta», è stata solo una delle tante. Un episodio di certo poco gradito al serbo che sabato, durante la festa della figlia di Dzeko, ha ricevuto il supporto di tutta la squadra. Domenica sera prima, durante e dopo la partita col Milan, invece, è stata una pioggia di insulti e fischi. Il terzino negli spogliatoi era triste, così dopo le dimostrazioni di affetto in privato (anche da parte di Di Francesco) è arrivato il post pubblico di De Rossi che ieri si è reso protagonista di un gesto ancora più bello visitando i piccoli pazienti del reparto onco-ematologico Bambin Gesù e regalando loro alcune maglie autografate. Kolarov è rimasto comunque deluso dalla piazza di Roma, e potrebbe non rinnovare il contratto in scadenza nel 2020. Sul terzino è vigile l’occhio dell’Atletico Madrid.

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