Virtus Roma, arriva il primo sorriso: vittoria (97-94) contro Cremona

Virtus Roma, arriva il primo sorriso: vittoria (97-94) contro Cremona

SHARE

Virtus Roma-Vanoli Cremona 97-94 (23-26, 50-49, 71-72)

Virtus Roma: Cusenza ne, Moore 8, Alibegovic 7, Rullo ne, Dyson 25, Baldasso 7, Pini 2, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 17, Buford 20, Kyzlink 11. All. Bucchi.

Vanoli Cremona: Saunders 19, Mathews 8, Sanguinetti ne, Gazzotti, Diener 18, Ruzzier 11, Sobin 6, De Vico 3, Tiby 11, Stojanovic 8, Palmi 2, Akele 8. All. Sacchetti.

Primi 2 punti in Serie A per la Virtus Roma, uscita vittoriosa da una vera e propria battaglia tra le mura amiche del PalaEur. E’ una squadra totalmente diversa quella vista nel mezzogiorno di campionato, rispetto alla formazione abulica e priva di mordente che tanto aveva fatto discutere una settimana fa. Nonostante le assenze di Rullo e Farley, Bucchi ha finalmente a disposizione Dyson in condizioni fisiche quasi ottimali e si vede: l’esterno mette insieme una prestazione maiuscola, autore dei canestri decisivi nel finale, con 25 punti (6/10 da tre), 1 rimbalzo, 3 recuperi e 3 assist, conditi da 9 falli subiti, a cancellare le 5 palle perse. Conferma l’ottimo inizio di stagione Buford, sino ad ora il miglior realizzatore della squadra, che rimpolpa la sua media stagionale con 20 punti (3/4 da tre), aggiunti a 3 rimbalzi e 4 assist. Jefferson (17 e 8 rimbalzi, più 3 assist) è sembrato molto più coinvolto mentalmente rispetto alla precedente uscita, con il prezioso ritorno di Kyzlink (11), a coronare una prestazione maiuscola di tutto il gruppo, quanto mai necessario per pensare di competere in una categoria sfibrante dal punto di vista mentale e fisico, con la fotografia di Moore, per tutta la settimana in odore di taglio, capace nel quarto quarto di piazzare tre canestri di fila importantissimi per l’esito positivo del match. Roma tira meglio dalla lunga distanza (14-26, 53% da tre) contro il 14-33 (42.4%) degli avversari, catturando più rimbalzi (32-26) e totalizzando più assist (18-12), segno di una migliore circolazione di palla e di più precisione complessiva dal campo. Nulla può un sontuoso Diener (18 con 6/12 da tre e 5 assist), assieme ad un Saunders (19, 6 e 4 assist) autore di una prima parte di gara da assoluto dominatore, con quale zampata nel finale. Ora per la Virtus si aprono scenari diversi, con la speranza che la prestazione offerta sia la prima di tante partite giocate col cuore, oltre che con i dettami del coach che stanno sempre più entrando nella testa dei giocatori.

La partita. Inizio all’insegna dell’equilibrio, con gli attacchi che funzionano meglio delle difese e al 4′ Dyson segna la tripla dell’11-9. Sobin però apre un parziale di 0-10 che da un buon margine a Cremona (11-19) al 6′. Roma è brava a rientrare, riagganciando gli avversari sul 23-23, altra tripla di Dyson, prima che Saunders sempre dalla lunga distanza mandi tutti alla prima pausa sul 23-26. Nel secondo periodo si accende Ruzzier, che infila canestri con soluzioni sempre diverse, provando a scavare un altro solco in favore degli ospiti, per il 26-33. Ma Baldasso è preciso dalla lunetta, Buford, Pini e Kyzlink segnano da fuori e in entrata, così il parziale di 13-5 è completo e la Virtus sorpassa (39-38) al 15′. Si procede con canestri da una parte e dall’altra, con Diener che, ad un soffio dalla sirena, risponde da dietro l’arco a due liberi di Kyzlink per il 50-49 col quale si va all’intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi la gara procede praticamente come nella prima frazione, con le squadre che non riescono a prendere un vantaggio deciso, come testimonia il 64-64 di metà frazione. Ancora Ruzzier con un canestrone da tre per il 69-72, al quale replica Buford con la correzione da sotto, appoggiando il 71-72 della penultima pausa. Il quarto periodo è roba adatta solo ai cuori forti. Fino a quel momento quasi non utilizzato, Moore mette 8 punti in pochissimi minuti, favorendo il break col quale la Virtus raggiunge addirittura il +7 (84-77). Sobin fa 0/2 dalla lunetta e l’inerzia sembra totalmente romana ma, in un secondo, tutto cambia. Akele cattura il rimbalzo in attacco e corregge in appoggio, aprendo un parziale di 5-12 per la parità a quota 89. Dyson galleggia in aria e inventa un canestro da fuoriclasse (91-89), al quale Stojanovic replica con un movimento di grande qualità sotto canestro (91-91). Episodio chiave: tecnico a Cremona che Dyson sfrutta realizzando il libero (92-91), quindi chiede palla e la gestisce da solo, piazzando la tripla che decide di fatto la gara (95-91), perché anche se Diener mette la sua sesta bomba, Buford con 1 centesimo sul cronometro è preciso dalla lunetta e il pubblico del PalaEur può lasciarsi andare alla festa per la prima vittoria dopo il ritorno nella massima serie.

Le parole di coach Piero Bucchi al termine della gara: “Siamo molto contenti perché questa vittoria ci permette di prendere fiducia nelle nostre cose, sono partite che cementano il gruppo e danno fiducia nel lavoro e all’ambiente. È una partita che volevamo giocare così, al di là degli errori, ma sono stati belli l’atteggiamento e la voglia rispetto alla gara con Brindisi. C’è stata voglia di reagire e di ripartire, atteggiamento bello da parte di tutti tanto che il pubblico è stato coinvolto fin dalle prime azioni. Poi ovviamente sono i singoli che fanno le cose importanti, oggi era una giornata in cui dovevamo vincere. Abbiamo dovuto un po’ ridurre le rotazioni anche per le assenze di Rullo e Farley, ma i ragazzi hanno giocato con grande sacrificio e devo fare loro i complimenti. Dyson ha fatto una settimana completa di lavoro dopo lo stop dei dieci giorni scorsi e si è visto un giocatore completamente diverso. Nel complesso è stata una bella partita che fa bene all’atmosfera, allo spogliatoio, ai ragazzi che lavorano e sudano tutta la settimana”.

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.