Virtus Roma, harakiri finale: sconfitta (87-86) a Trapani

Virtus Roma, harakiri finale: sconfitta (87-86) a Trapani

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2B Control Trapani-Virtus Roma 87-86 (24-22, 53-45, 64-72)

2B Control Trapani: Renzi 8, Artioli, Miaschi 26, Czumbel 9, Clarke ne, Mollura 9, Marulli 13, Nwohuocha 3, Ayers 8, Pullazi 11. All. Parente.

Virtus Roma: Alibegovic, Lucarelli ne, Chessa, Moore 26, Baldasso 11, Saccaggi, Landi 13, Prandin 2, Sims 20, Santiangeli 14. All. Bucchi.

Clamoroso spreco della Virtus Roma, alla seconda sconfitta consecutiva di 1 punto, che al termine di una partita dai mille volti si arrende a Trapani, gettando l’ennesima occasione di una stagione oramai del tutto riaperta. Senza Sandri, ancora fermo ai box e con Chessa meno che a mezzo servizio, Bucchi si ritrova improvvisamente con una coperta molto corta, che alla lunga costa in termini di poca lucidità, col solito sforzo di dover rimontare un primo tempo decisamente negativo. Sono ottimi, se presi singolarmente, i numeri di Nic Moore (26 punti con 6 triple) ma se si analizzano nel contesto della gara, ci si accorge che la percentuale dal campo (8/21, 38%) non è degna del suo potenziale, così come la gestione di alcuni possessi chiave, chiusi con tiri forzati, che ancora tanti dubbi mette sulle effettive qualità da playmaker del giocatore. 20 punti e 8 rimbalzi sono i numeri principali di Sims ma anche lui, con 8/17 dal campo e 3 palle perse, non è riuscito a far fare il definitivo salto di qualità all’interno di un match che peserà tantissimo nell’economia della stagione. Molto positiva, invece, la prova di Santiangeli (14, 5 rimbalzi e 4 assist), capace di dare continuità al buon momento che sta vivendo, in controtendenza coi risultati della squadra. L’esterno è, però, protagonista del controverso episodio finale, con l’infrazione di passi molto dubbia che gli annulla il canestro decisivo ad 1 secondo dalla fine. Assenza pesante anche per i siciliani, che devono rinunciare in partenza a Clarke, miglior marcatore stagionale, dovendo in più fare i conti con una prestazione molto sottotono di Renzi (8) dominato da Sims e relegato in panchina nelle fasi decisive, con soli 18 minuti in campo. Anche Ayers non riesce ad imporre la sua qualità, così sono gli italiani della 2B Control a fare la differenza. Pullazi ad esempio (11 e 9 rimbalzi) guida la rimonta dei padroni di casa assieme a Miaschi (26 con 6/9 da tre), giovane classe 2000, già realtà concreta in A2, con potenzialità enormi per avere una luminosissima carriera anche per il basket continentale. Mollura è la chiave tattica di Parente, messo negli ultimi minuti su Sims e capace di creare tante, forse troppe difficoltà ad uno dei migliori centri del campionato. Roma perde la lotta a rimbalzo (34-31) ed è ancora deficitaria in termini di assist (10), troppo pochi viste le difficoltà ad attaccare a difesa schierata. Ora è tempo di pensare alla Coppa Italia, con l’impegno di venerdì alle 14 contro la Verona dell’ex coach Dalmonte, ma l’attuale guida sembra non voler disperdere troppe energie in vista di un finale di campionato da affrontare nel miglior modo possibile, se non si vuol rischiare di gettare alle ortiche un’occasione che potrebbe non ripresentarsi più da qui a chissà quanto.

La partita. Inizio di gara molto equilibrato, si segna tanto e si difende poco. Il primo piccolo allungo arriva al 7′, quando Ayers da tre firma il +4 (19-15). Anche Moore va segno da dietro l’arco e l’1/2 di Nwohuocha dalla lunetta vale il 24-22 della prima pausa. Nel secondo periodo cala troppo l’intensità della Virtus, che mette in fiducia Trapani, brava a sfruttare le occasioni dei tanti tiri piedi a terra concessegli da una distratta difesa. I padroni di casa così producono un parziale di 20-9, chiuso dalla tripla di Miaschi, che al 16′ vale il +13 (44-31). Al 18′ viene toccato anche il massimo vantaggio (48-33), ma la Virtus riesce a riordinare un minimo le idee ed è premiata dalla bomba di Santiangeli sulla sirena, da metà campo, che manda le due squadre all’intervallo lungo sul 53-45.

Al rientro dagli spogliatoi cambia decisamente la musica. Gli ospiti si mettono ordinatamente in campo a cercare, possesso dopo possesso, di recuperare quanto di brutto fatto vedere nella prima frazione. Iniziando dalla difesa, chiudendo ogni spazio e sporcando le linee di passaggio, cosa che produce palloni recuperati e transizioni offensive. Il parziale romano è mortifero, Sims domina sotto canestro e tutti portano il proprio contributo alla causa. Al 25′ Roma è avanti (59-61) con una conclusione da dietro l’arco di Moore, col break favorevole che continua inesorabile sino al +11 del 29′ (61-72) grazie ad un canestro pesante di Santiangeli. Miaschi risponde e si va alla penultima pausa sul 64-72. Ad inizio ultimo quarto è ancora una soluzione pesante di Santiangeli a dare il nuovo massimo vantaggio alla Virtus (69-81), che sembra avere preso in mano definitivamente le sorti della gara. Ma la stagione ha abituato a vedere una squadra che non sa ammazzare le partite e la stanchezza si fa sentire, mentre Trapani trae energie fresche dalla triple. Pullazi per due volte e Marulli bucano la retina, con quest’ultimo che si ripete anche da 2 e così al 35′ sul tabellone c’è scritto 81-81. Gioco da tre punti di Landi per l’81-84, ma i siciliani non mollano e si portano avanti con la tripla di Czumbel (86-84) al 38′. Al 39′ Moore pareggia in entrata (86-86) ma a 30″ dalla fine, dopo un’ottima difesa di squadra, Landi commette un fallo ingenuo che manda in lunetta Czumbel: 1/2 (87-86). Brutto attacco di Roma, idem per Trapani, ma c’è solo confusione in campo. Quando mancano 5″, Baldasso effettua la rimessa dal fondo, servendo però in ritardo Santiangeli, libero sotto canestro, costringendolo a troppe finte, una delle quali viene rilevata illegale dagli arbitri, che fischiano passi dopo il canestro messo a segno dall’esterno della Virtus. Si spengono così le speranze di Roma, che deve arrendersi ancora all’ultimo possesso, tornando nella Capitale con tante domande e molte cose sulle quali lavorare.

Il commento del DS Valerio Spinelli al termine del match: “Trapani ha avuto un buon inizio partita mentre noi non siamo riusciti ad entrare subito nel match. L’abbiamo fatto nel terzo quarto, in cui abbiamo firmato un parziale importante senza, però, riuscire a mantenere il vantaggio che avevamo ottenuto. Trapani ha meritato di vincere giocando un’ottima gara, ma ritengo gli arbitri i protagonisti della partita: non trovo giusto che siano loro a decretare la vincitrice di un match del genere: dovrebbero farlo i giocatori dal campo. Entrambe le squadre, vincendo, avrebbero avuto i propri meriti, ma una partita conclusa con un fischio arbitrale è l’ennesima conferma che gli arbitri vogliono decidere le sorti dei match”.

 

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