Virtus Roma, playoff: prima vittoria nella semifinale (71-65). Serie sul 3-1

Virtus Roma, playoff: prima vittoria nella semifinale (71-65). Serie sul 3-1

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baron1058Acea Virtus Roma-Montepaschi Siena 71-65 (20-16, 34-34, 51-47)

Acea Virtus Roma: Goss 11, Jones 18, Reali ne, Tonolli ne, Righetti ne, D’Ercole 3, Hosley 2, Mayo 4, Baron 24, Moraschini, Mbakwe 2, Kanacevic 7. All. Dalmonte.

Montepaschi Siena: Viggiano 6, Hunter 8, Cournooh, Haynes, Carter 23, Janning 14, Ress, Ortner 2, Nelson 8, Udom ne, Batori ne, Green 4. All. Crespi

A volte il cuore può portarti oltre l’ostacolo. Una barriera che fino a due giorni fa sembrava insormontabile. Invece questa sera la Virtus ha ritrovato lo spirito che l’aveva animata anche nel primo episodio della serie, con la differenza che questa gara 4 si è chiusa con la vittoria, regalo al pubblico del PalaLottomatica accorso comunque numeroso nonostante si fosse già praticamente fuori dal discorso qualificazione. Una serata che ha regalato forti emozioni agli spettatori dell’Eur, che hanno assistito alla prestazione di una squadra che ha tirato fuori l’orgoglio, che è andata contro la sfortuna (infortunio alla caviglia per Mbakwe, domani se ne saprà di più), contro gli arbitri autori di una prestazione vergognosa, che ha fatto infuriare tutti i presenti, anche in parterre, e persino contro qualche suo giocatore, non proprio coinvolto nelle dinamiche di spogliatoio. Baron, dopo aver latitato per tre partite, è tornato ad essere il realizzatore che serve all’Acea (24 punti per lui), chirurgico nei momenti chiave di gara e capace di variare le proprie soluzioni offensive sia in penetrazione che nel tiro dall’arco. Jones ha messo la stessa energia di gara 3, solo che stavolta è riuscito ad incanalarla nelle situazioni giuste ed il suo contributo è stato concreto (18 punti, 8 rimbalzi e 2 assist). Il solito cuore di capitan Goss ha fatto il resto. Per i soli numeri, Hosley in campo per 17′ restando in panchina nei momenti decisivi del match, in favore di un Kanacevic estremamente positivo. Per Siena stavolta non ha funzionato la consueta buona circolazione di palla, avendo abusato del tiro da tre punti (11/35) e non essendo riuscita a controllare i tabelloni, perdendo il duello a rimbalzo. Ora la serie si sposterà a Siena per gara 5, in programma domenica alle 18.30, con i padroni di casa comunque ancora nettamente favoriti per il passaggio del turno.

La partita. Inizia forte Siena, che dopo 6′ è avanti di 5 (4-9). Esce un imbarazzante Hosley, entra Kanacevic e la musica cambia. Roma piazza un parziale di 14-0 con lo stesso centro e Baron grandi protagonisti e all’ 8′ è avanti 18-9. Siena riduce lo scarto in chiusura di tempo con il canestro di Janning per il 20-16. Nel secondo periodo l’equlibrio regna sovrano, i vantaggi si alternano e le squadre producono un buon basket fatto di tanta intensità. Dal 32-29 del 19′ Siena passa al 32-34, ma un layup di Bobby Jones manda al riposo lungo le squadre sul 34-34.

La ripresa si apre con una tripla di Carter per il 34-37. Parziale di 10-2 per Roma che passa avanti 44-39 al 24′. Qui però entrano in scena i tre arbitri. Prima non ravvisano una serie di contatti ai danni soprattutto di Jones. Poi fischiano un fallo tecnico a D’Ercole reo di aver protestato per una gomitata ricevuta da Nelson, ovviamente non sanzionata. A questo punto però la Virtus è brava a non scoraggiarsi ed anzi incita il pubblico presente che nel frattempo ha reso infuocato il clima all’interno del PalaEur, stanco di subire sempre torti quando l’avversario che si ha davanti è la Menssana. Che infatti non approfitta dei regali arbitrali, fa 1/4 dalla lunetta e così l’Acea controlla bene il periodo tanto che riesce ad andare all’ultimo riposo con un piccolo margine (51-47). Nell’ultima frazione Roma inizia indemoniata, non lascia spazio all’attacco senese, sfrutta bene il contropiede e piazza un 9-0 che la fa volare sul +13 (60-49 al 35′). La gara sembra chiusa, ma la Virtus smette di segnare e sembra soffrire l’assenza di Mbakwe uscito per un colpo alla caviglia. La MPS piazza 4 triple (due a testa per Janning e Carter) e al 38′ è pienamente in gara (60-59). A questo punto però viene fuori ancora Baron, tripla per ricacciare indietro Siena (63-59), poi con Jones fa 4/4 dalla lunetta per il 67-59 che, nonostante alcune triple fortunose degli ospiti, riesce ad essere un buon distacco da tenere sino alla fine, grazie alla continua precisione ai liberi dei ragazzi di Dalmonte, che portano a casa quello che per ora è il punto della bandiera, con una piccolissima speranza che la serie possa riaprirsi.

Queste le parole di coach Dalmonte al termine dell’incontro: «Dopo gara 3 avevo detto che questa sarebbe stata la partita dell’orgoglio, ho ribadito alla squadra il valore di questa gara per rispetto a un contesto come quello del PalaLottomatica, alla gente, alla maglia, allo staff e la nostra stagione.
A cascata sono venute anche le situazioni tecniche: abbiamo aperto di più il campo, giocando con più passaggi che palleggi, avendo più pazienza nel cercare la seconda o la terza opzione, rimanendo più attenti in difesa. In gara 5 servirà uno sforzo ulteriore per arrestare le palle perse e i rimbalzi concessi, comunque si più sbagliare un tiro, ma bisogna giocare sempre con grande orgoglio e rispetto.
Ora andiamo a Siena, consapevoli che la Mens Sana gioca la miglior pallacanestro del campionato. Possono chiudere la serie in casa, noi proveremo ad aggrapparci sia a dettagli tecnici che motivazionali. Serviranno testa alta, consapevolezza nei nostri mezzi, senza presunzione ma con legittima ambizione. Perché no?
Mbakwe? E’ sotto le cure dello staff medico, che approfitto per ringraziare di quanto già fatto in questi playoff per recuperare Mayo, D’Ercole e Goss dai rispettivi infortuni. Non ho dubbi che faranno altrettanto anche con Trevor»
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