Virtus Roma, playoff: sconfitta in gara 5 di semifinale (91-75) a Siena...

Virtus Roma, playoff: sconfitta in gara 5 di semifinale (91-75) a Siena ed eliminazione

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MONTEPASCHI_SIENA_-_ACEA_VIRTUS_ROMA081Montepaschi Siena-Acea Virtus Roma 91-75 (22-17, 44-40, 67-56)

Montepaschi Siena: Viggiano 3, Hunter 4, Cournooh ne, Haynes 29, Carter 14, Janning 13, Ress 6, Ortner 2, Nelson 10, Udom ne, Bucarelli ne, Green 10. All. Crespi

Acea Virtus Roma: Goss 23, Jones 7, Reali ne, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole 10, Hosley 5, Mayo 2, Baron 11, Moraschini ne, Mbakwe 12, Kanacevic 5. All. Dalmonte

Quarta e decisiva sconfitta per la Virtus Roma, che in gara 5 al Palaestra si arrende alla maggiore qualità di Siena e lascia, comunque a testa alta, il via libera ai toscani che giocheranno l’ottava finale scudetto in fila. Questa sera Roma ha palesato tutti i limiti di una condizione fisica pessima, con i giocatori più decisivi in campo solo grazie alla voglia di giocarsela fino in fondo, cosa che non ha impedito loro di risultare i migliori in casa Acea. Goss, che durante tutta la gara ha risentito dello stiramento subito in gara 1, ha messo insieme 23 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, con un terzo quarto da urlo (13 punti), sfogandosi poi con un pianto al momento dell’uscita dal campo per 5 falli, frutto di un arbitraggio ancora una volta palesemente a favore dei toscani, retaggio forse di un passato oscuro che sarebbe invece il caso di archiviare il prima possibile. Mbakwe, nonostante la brutta distorsione alla caviglia rimediata venerdì sera in gara 4, è sceso in campo riuscendo a tirar giu la solita carrettata di rimbalzi (11, conditi da 12 punti). Applausi anche a Lorenzo D’Ercole, il terzo infortunato, che nei 33′ minuti in campo ha saputo dare tutto quello che aveva dentro, affatto poco per altro. Per il resto, sprazzi di Baron, Jones e Kanacevic. Molte domande sorgono sull’atteggiamento di Hosley, spettacolare nei quarti con Cantù, dannoso ed irritante per tutta la serie di semifinale. Siena, chiudendo un occhio sul fatto che si parla di una squadra che per i ben noti motivi giudiziari non dovrebbe neanche disputare questi playoff, sul parquet ha mostrato una pallacanestro fluida ed efficace, capace di trovare ogni sera un protagonista diverso, tutti però ben consapevoli del proprio ruolo e della propria importanza all’interno del team. Ora aspetterà in finale la vincente di Milano-Sassari, chiudendo così la sua storia recente nella pallacanestro di Serie A.

La partita. L’inizio di Roma è stordente, grande difesa e canestri facili, tanto che dopo 4′ conduce 1-9. All’8′ è ancora avanti (9-16) con Hosley che da segnali di risveglio ed il solito Mbakwe a farla da padrone sotto i tabelloni. Ma è solo un’illusione, perchè la Mens Sana si risveglia e piazza un parziale di 13-1 che si chiude con la tripla di Viggiano per il 22-17 di fine quarto. Al 13′ il vantaggio dei padroni di casa è aumentato (31-21), così come al 15′ (36-26). Anche in questo caso però la squadra in svantaggio ha una scossa. Contro break di Roma, 4-14, e si va all’intervallo sul 44-40 con il lay up di Mayo.

Il terzo quarto è il Phil Goss show. 13 punti per il capitano romano, che servono a tenere a galla i ragazzi di Dalmonte. Si arriva in parità al 25′ (52-52), dopodichè Roma inizia a finire le riserve di energia e Siena scappa nuovamente (62-52) al 28′. Janning da tre punti fa suonare la sirena del periodo sul 67-56. A metà del quarto quarto la gara è praticamente finita (78-65). Gli ultimi minuti servono solo ai senesi per completare la festa, per godersi le ultime partite della squadra nella massima serie.

 

 

 

 

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