Virtus Roma, pokerissimo e vetta: vittoria (89-95) a Capo d’Orlando

Virtus Roma, pokerissimo e vetta: vittoria (89-95) a Capo d’Orlando

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Benfapp Capo d’Orlando-Virtus Roma 89-95 (21-20, 42-44, 67-67)

Capo d’Orlando: Bruttini 16, Laganà 3, Murabito ne, Parks 15, Mei 6, Triche 28, Bellan 6, Galipò ne, Neri 0, Donda 2, Lucarelli 13. All. Sodini

Virtus Roma: Spizzichino ne, Alibegovic 19, Lucarelli 0, Chessa 19, Moore 18, Sandri 3, Baldasso 10, Landi 13, Sims 11, Santiangeli 2. All. Bucchi.

Vince ancora la Virtus Roma, che centra il quinto successo consecutivo, sesto nelle prime sette giornate, espugnando Capo d’Orlando e issandosi in vetta al Girone Ovest. Gara sulla falsa riga della stagione quella dei ragazzi di Piero Bucchi, capaci di soffrire, per poi lottare su ogni possesso agguantando 2 punti preziosi per la classifica e per continuare a maturare la consapevolezza che questa stagione potrà offrire davvero tanto di buono. Con un Sims non al top, fermo ad 11 punti e 9 rimbalzi, c’è un Nic Moore double face a fare e disfare per i suoi. Dopo tre quarti di quasi nulla, il “folletto” americano decide di vincerla praticamente da solo, totalizzando 16 dei 18 punti finali nell’ultima frazione, ai quali aggiunge 2 rimbalzi e 6 assist, spaccando a metà la difesa siciliana con le sue penetrazioni alternate a soluzioni di palleggio arresto e tiro. Ma se si è arrivati ad avere un finale di questo tipo, certamente il merito è del resto della squadra, che trova in capitan Chessa l’appiglio sicuro al quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Il sardo mette in scena una prestazione di qualità essenziale, con 19 punti figli di 5 bombe su 9 tentativi, che tengono in partita Roma nei momenti complicati. Solido, efficace, concreto è Amar Alibegovic. Grande realtà di questo inizio di stagione, il giovane lungo segna quanto il suo capitano, con un chirurgico 8/9 dal campo (3/3 da tre punti). Molto bene anche Landi (13) ed un intenso Baldasso, capace di unire la bellezza di 7 assist ai 10 punti e 4 rimbalzi, sempre più padrone del proprio ruolo, pedina determinate nelle rotazioni. Capo d’Orlando ci prova con l’ex Triche, attaccante di razza che conferma la sua pericolosità con 28 punti, sfiorando la tripla doppia a quota 12 assist e 7 rimbalzi. Parte bene Parks (15) ma nel finale non perviene per i suoi, mentre è più costante Bruttini (16), spina nel fianco romano con 6 falli subiti così come un buon Lucarelli (13). La Virtus vince il duello a rimbalzo (31-35) dominando nel tiro pesante, 42% contro il 28% dei padroni di casa. Un’altra grande prova di maturità di una squadra partita per fare bene ma che sta davvero sorprendendo anche il tifoso più ottimista, trovando in ogni occasioni certezze per il prosieguo di una stagione che si sta facendo davvero sempre più interessante.

La partita. Inizio con botta e risposta tra le due squadre, che non difendono molto ma segnano tanto. Primo allungo siciliano al 3′ (10-6), con il vantaggio che al 8′ aumenta sino alle 6 lunghezze (19-13). Chessa e la tripla di Baldasso riportano la Virtus a contatto (19-18) con due liberi del play a fissare il punteggio sul 21-20 col quale si va al primo riposo. A metà secondo quarto, con un Triche scatenato ed un vivo Parks, più un buon contributo degli italiani, il parziale di Capo d’Orlando rischia di mettere in ginocchio la Virtus, sotto di 8 punti (35-27). Si scatena però Chessa, che realizza 4 triple di fila per un parziale di 7-17 col quale gli ospiti vanno al riposo lungo avanti sul 42-44.

Al rientro dagli spogliatoi continua il buon momento di Roma (42-48), ma i siciliani sono vivi e non mollano, riportandosi subito sotto con le giocate di Bellan e Parks. Al 27′ Alibegovic schiaccia il 57-61, ma è sempre Parks a tenere in piedi i biancoblu mandandoli avanti (62-61) al 28′. Si prosegue all’insegna dell’equilibrio ed il 67-67 della penultima sirena rimanda il verdetto alla successiva frazione. Il quarto periodo è, come detto, il territorio di Nic Moore, enigma senza soluzione per la difesa dei padroni di casa. Al 34′ Roma è avanti di 5 (71-76), poi al 36′ l’inerzia è ancora capitolina sul 78-84 ma in un attimo di follia romana prima Triche da tre e poi Bruttini dall’area, a sfruttare una sanguinosa persa virtussina, ricuciono lo strappo per l’83-84. Ancora Moore, 2/2 dalla lunetta (83-86), molto freddo dalla linea della carità anche nelle successive occasioni. Laganà sbaglia da tre punti a 13″ dalla sirena, così tocca a Chessa sigillare con i liberi un successo emozionante di una squadra che sta regalando ottimi momenti di pallacanestro.

Il commento di coach Piero Bucchi al termine del match: “Sapevamo sarebbe stata una partita dura, così come dimostra il campionato per il grande equilibrio che c’è nella Lega. Anche oggi devo fare i complimenti ai miei ragazzi, Santiangeli purtroppo si è fatto male dopo pochissimi minuti e dopo un inizio un po’ “sonnacchioso” siamo riusciti a riprendere il ritmo, con un Chessa chirurgico nel primo tempo che è stato bravo a tenerci in partita e man mano tutti gli altri. Abbiamo conquistato due punti importanti che in trasferta valgono sempre di più, nonostante qualche emergenza abbiamo portato a casa la vittoria”.

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