Virtus Roma, tutto al ritorno: pareggio (77-77) nella finale contro la Fortitudo...

Virtus Roma, tutto al ritorno: pareggio (77-77) nella finale contro la Fortitudo Bologna

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Virtus Roma-Fortitudo Bologna (17-13, 43-38, 59-56)

Virtus Roma: Spizzichino ne, Alibegovic 11, Lucarelli ne, Chessa 3, Moore 6, Sandri 12, Baldasso 6, Landi 5, Prandin 4, Sims 20, Matic ne, Santiangeli 10. All. Bucchi.

Fortitudo Bologna: Delfino 16, Cinciarini 13, Mancinelli 5, Franco 0, Benevelli ne, Leunen 14, Prunotto ne, Venuto 7, Rosselli 12, Pini 0, Hasbrouck 10. All. Martino.

Finisce in parità la finale di andata del campionato di Serie A2 tra Virtus Roma e Fortitudo Bologna, che assegnerà il titolo di Campione d’Italia di categoria. Gara giocata in un clima di festa, col pubblico del PalaEur ad omaggiare la grande cavalcata della squadra, promossa da una settimana nella massima serie. C’è comunque spazio per ottime giocate di pallacanestro, con Sims padrone assoluto del campo. Il centrone virtussino mette insieme un 37 di valutazione figlio di 20 punti, 12 rimbalzi, 4 falli subiti, 2 stoppate e 6 assist. Il solito leone sotto canestro Landi, titolare di 11 rimbalzi a fronte dei soli 5 punti segnati. Splendido Sandri, maestro in difesa ed efficace in attacco con 12 punti, così come riempie gli occhi la solita energia di Alibegovic (11+5). Affrontare una Fortitudo così profonda, nonostante le assenze, è complicato, così come lo è stato contenere Leunen, meravigliosamente capace di creare qualcosa di buono ad ogni palle toccata, con 14 punti, 8 rimbalzi e 4 recuperi. Idem dicasi per Delfino (16, 7 rimbalzi e 3 assist), che da solo ha un’esperienza superiore a quasi tutti i giocatori in campo. Roma cattura più rimbalzi (49-40) ma tira peggio dalla lunga distanza, comunque mantenendo in vita l’equilibrio per la gara di ritorno, in programma il 1 maggio a Bologna, in un palazzo caldo che vedrà calare il sipario sulla stagione di due squadre che, comunque andrà la partita, hanno già fatto la Storia delle rispettive società.

La partita. Inizio di gara un po’ sottotono, con i giocatori che faticano ad entrare mentalmente nel clima agonistico. Al 5′ Bologna è avanti di 5 (5-10), ma Roma rientra con Sims e Santiangeli per il 10-10 del 6′, proseguendo il parziale positivo che le permette di chiudere avanti di 4 (17-13) alla prima pausa. Nel secondo quarto continua l’equilibrio ma sono gli ospiti a mostrare le cose migliori nella prima parte, riuscendo a passare anche in vantaggio al 15′ (25-28) grazie a Rosselli, che poi sceglie di ingaggiare un duello personale col pubblico che gli costerà un fallo tecnico. La tripla di Hasbrouck al 18′ vale il +1 Bologna (37-38) ma la Virtus piazza un parziale di 8-0, chiuso da Prandin con la penetrazione mancina sulla sirena, che vale il +5 (43-38) alla pausa lunga.

Al rientro dagli spogliatoi Roma tocca anche il +7 (47-40 al 22′), ma la Fortitudo non molla e piazza un break di 2-12 che al 25′ vale il nuovo sorpasso (49-52). Ancora botta e risposta tra le due squadre ed il quarto si chiude con il fallo di Cinciarini sulla tripla di Baldasso che però in lunetta non è preciso (1/3) dando solo il +3 (59-56) alla penultima sirena. La partita non vuole padroni, così nel quarto periodo si assiste ad una gara piacevole, con giocate di alta scuola e difese grintose. Sembra poter essere la Fortitudo a vincere Gara 1, quando Moore manda Leunen in lunetta a meno di 1 minuto dalla fine, ma l’1/2 tiene ancora in vita la Virtus, con Alibegovic che inchioda il 77 pari. Sbaglia Rosselli, idem Moore da tre sulla sirena così la gara termina col risultato più giusto.

Le parole di coach Bucchi in conferenza stampa: “Nel match ci sono stati diversi alti e bassi, non è stata una partita particolarmente accesa da parte di entrambe le squadre, ma è stato comunque emozionante tornare nel nostro campo con la promozione in tasca. Rinnovo il ringraziamento ai tifosi, che anche oggi hanno dato il proprio contributo incitando la squadra, e a tutto lo staff, Daniele Michelutti, Lucio De Fazi, Fabrizio Santolamazza, il direttore sportivo Valerio Spinelli, Francesco Carotti, lo staff medico con il dottore Alberto Berardi, Davide Ivagnes, Alan Di Forte, Naomi Longobardi, il responsabile della comunicazione Fabio Lalli, IQUII e tutti coloro che hanno collaborato in questa stagione, un’annata intensa in cui ognuno ha saputo dare il proprio contributo”.

Foto: Federico De Angelis

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