Virtus Roma, vittoria sofferta (85-80) su Cremona

Virtus Roma, vittoria sofferta (85-80) su Cremona

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Roma, 09.03.2014  ACEA VIRTUS ROMA VS VANOLI CREMONA AG.CIAMILLO ..GRECOAcea Virtus Roma- Vanoli Cremona 85-80 (26-19, 40-43, 61-66)

Acea Virtus Roma: Goss 15, Jones 8, Tonolli ne, Righetti ne, D’Ercole, Hosley 11, Mayo 20, Di Gristosomo ne, Baron 8, Szewczyk 5, Moraschini, Mbakwe 18. All. Dalmonte

Vanoli Cremona: Chase 9, Zavackas 5, Marchetti 7, Jackson 17, Ariazzi, Spralja 9, Johnson 3, Rossi ne, Frigerio ne, Kelly 10, Rich 11, Ndoja 9. All. Pancotto

Non ci si aspettava certo una passeggiata di salute per Roma, ma che la Virtus dovesse faticare così tanto per conquistare la vittoria non era stato messo in preventivo. Fatto sta che l’Acea riesce a portare a casa due punti molto importanti, perchè ottenuti contro una squadra in piena lottta salvezza, venuta a Roma con la voglia di fare un bel salto in avanti in classifica. Gli uomini di coach Pancotto hanno dimostrato di non valere il terzultimo posto in classifica, proponendo una pallacanestro per certi versi sporca, ma sempre intensa e fatta di ritmi alti sia in difesa che in attacco. Data l’assenza del play Woodside, i lombardi hanno presentato in quintetto l’ex Virtus Marchetti, autore di un’ottima prova, fatta di 7 punti 4 rimbalzi 2 recuperi e ben 6 assist, con un plus/minus di +16. Di contro, quello che doveva essere il titolare, Brian Chase, ha chiuso la gara con 9 punti, 5 perse ed un -21 di plus/minus che la dice lunga sull’impatto del regista americano. In casa Virtus, in una serata non esaltante dal punto di vista del gioco, ma di certo concreta nei momenti decisivi, bene Josh Mayo (20 punti, 3 rimbalzi, 3 recuperi e 3 assist), Hosley (11 punti, 5 rimbalzi, 4 recuperi e 7 assist) Goss (15 punti, 4 recuperi e 3 assist) e Mbakwe (18 punti e 7 rimbalzi). In una gara iniziata male, recuperata, quasi persa e poi vinta definititvamente, l’apporto dei giocatori sopracitati è stato decisivo lungo tutti i 40′, nei quali ognuno di loro ha saputo piazzare la giocata utile per la vittoria finale. Ci sono ancora degli aspetti sui quali lavorare però. Non si può, quasi regolarmente, non riuscire a chiudere le partite, consentendo agli avversari di rimanere sempre in gara e facendo quindi un’enorme fatica sino alla fine. E poi i “casi” D’Ercole e Moraschini. Il primo oggi è stato impiegato solo 6′ ad inizio quarto periodo, con un impatto quasi nullo sul match. Ci si chiede che fine abbia fatto il giocatore che nello scorso campionato risultò tra le chiavi dei successi romani. Il secondo, forse, è vittima di un equivoco tattico, che non gli consente di avere un ruolo ben definito all’interno delle rotazioni di coach Dalmonte.

La partita. Iniziano subito forte gli ospiti, che al 5′ sono avanti di 8 (4-12). Dopo il timeout ordinato da Dalmonte, la Virtus entra in campo con la voglia di dare una svolta alla gara, riuscendoci in pieno. Nei restanti 5′ infatti, Roma cambia ritmo in difesa, trova canestri facili in contropiede e piazza un 22-7 di parziale che la manda la primo riposo avanti 26-19. Nel secondo periodo torna sotto Cremona, ma una schiacciata di Mbakwe regala nuovamente il +7 ai romani (35-28) al 16′. Da qui in poi però, sale in cattedra Gianluca Marchetti. Segna di tabellone da tre, cattura rimbalzi e serve assist preziosi ai propri compagni, creando lo scompiglio in area avversaria e porta i suoi addirittura avanti all’intevallo lungo, sul 40-43.

Al rientro, la gara è ancora in equlibrio (51-52 al 25′) con le due squadre che si rincorrono sempre. A sfruttare le fasi di confusione che si vedono sul parquet è Cremona, che trova soluzioni offensive importanti e si porta avanti di 7 (59-66) prima che un canestro da sotto di Bobby Jones chiuda la terza frazione sul 61-66, mantenendo vive le speranze dei suoi. Nel quarto periodo ci si risponde colpo su colpo, ma quando al 35′ Spralja segna da sotto il 65-72 per Roma sembra notte fonda. Invece prima risponde con Mbakwe in schiacciata, poi è brava a sfruttare il bonus nel quale Cremona entra troppo presto, tanto che al 38′ riesce di nuovo a mettere la testa avanti (75-72), poi 78-72 con la tripla di Mayo. Cremona tenta l’ultimo assalto (78-74), ma un’altra tripla, questa volta di capitan Goss (81-74), unita alla precisione dell’Acea dalla lunetta, consente alla Virtus di portare a casa la seconda vittoria consecutiva, quattordicesima stagionale.

Questo il commento di coach Dalmonte in sala stampa: «E’ stata una gara giocata troppo ad onde, senza la presenza sufficiente per mantenere quel tesoretto costruito durante la partita. Ci siamo trascinati fino in fondo l’andamento pro-Cremona, siamo stati bravi a tirar fuori lo scatto di reni per portarla a casa. Portiamo a casa il risultato ma dobbiamo avere più freddezza e non prendere parziali, come successo stasera. Non possiamo permettercelo.
Diffido da squadre come questa, che in trasferta gioca leggera e trova una formazione come noi che deve vincere per forza. L’importante e’ che oggi abbiamo tramutato questa sofferenza in vittoria. Dobbiamo toglierci 5 errori che ci portano una decina di punti che aumenterebbero un divario e possiamo farlo.
Non voglio essere banale, ma l’abbiamo vinta soffrendo e questo è anche un aspetto positivo per il futuro. Oggi deve essere una di quelle lezioni che sono andate a buon fine, ma non deve ripetersi più. Ora in trasferta abbiamo delle occasioni e in casa dobbiamo capitalizzare»
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