“Possiamo arrivare lontano”

“Possiamo arrivare lontano”

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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) – L’immagine di lui dal campo che esce cantando Tutti al mare è la più divertente della serata di Bologna («Un mese fa non cantavo così perché non giocavo»).
Non la più bella, perché i lanci che ha fatto per icompagni, le aperture, le verticalizzazioni e la capacità di tenere palla per far salire la squadra meritano una nota a parte. Non che sia una novità, quando si tratta di Francesco Totti. Voleva, nell’ultima partita prima di Natale, regalare e regalarsi il primo gol stagionale ma la porta di Gillet sembrava stregata. L’appuntamento è per l’8 gennaio, giorno di Roma-Chievo, ma intanto la Roma si coccola il suo Capitano che, ancora una volta, ha dimostrato la sua importanza per questa squadra. Sorridente nell’uscire dal campo, sorridente davanti alle telecamere. Dopo aver spiegato di preferire il torrone al panettone, Totti ha commentato così la vittoria di Bologna: «L’avevo già detto dopo Napoli: se continuiamo così possiamo arrivare lontano. Senza esagerare, andando avanti passo dopo passo, ma sono convinto che siamo sulla strada giusta. Questa è una squadra di grande qualità e di enormi prospettive, speriamo di mettere in mostra tutto prima possibile. L’importante è rimanere uniti, come stiamo facendo già da un po’ di tempo».
Il Capitano non si nasconde e sa che quella scesa in campo al Dall’Ara è stata la miglior Roma della stagione: «E’ vero– conferma – ci riusciva tutto. Siamo un grande gruppo, a Napoli si è visto e qui a Bologna volevamo confermarlo». La sosta sembra quasi un peccato: «Sì, però pensiamo a goderci le feste con queste due importanti vittorie perché alla fine è questo quello che conta». Le feste se le godrà sicuramente anche lui e quelle parole di qualche giorno fa «sto pensando di andar via» sono ormai un lontanissimo ricordo. Totti sorride e chiude così: «Dove pensavo di andare? A casa, perché ormai sono vecchio… La porta a un trasferimento è sempre stata chiusa, però non accetto che mi si dicano cose davanti ai miei figli. Quando sono da solo va bene tutto, quando sono con loro no. Ora però è tutto dimenticato». Per fortuna. Della Roma, che si tiene stretto il suo Capitano, ultima bandiera del calcio italiano.

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