ALLENATORI A CONFRONTO: Zeman vs Colantuono. L’orobico che sfida la sua città

ALLENATORI A CONFRONTO: Zeman vs Colantuono. L’orobico che sfida la sua città

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Zdenek Zeman e Stefano Colantuono. Due allenatori diversi, ma per certi versi simili, sempre alla ricerca di un calcio aggressivo e spregiudicato. I due si sono affrontati in un unico precedente risalente al 2004: Zeman sedeva sulla panchina dell’Avellino e Colantuono, era alla guida del Catania. Finì 0-0 in casa degli irpini tra le cui fila militavano, Giovanni Stroppa, attuale tecnico del Pescara ed un giovane Antonio Nocerino. Colantuono con la Roma vanta 5 precedenti in Serie A: 2 vittorie e 3 sconfitte, mai un pareggio e un dato non confortante, all’Olimpico non ha mai vinto. Sono 16 invece gli incroci tra Zeman e gli orobici: 6 le vittorie del boemo, 5 i pareggi e 5 le sconfitte. Quando era allenatore della Roma, in due confronti, ha sempre vinto senza incassare gol: Roma-Atalanta 3-0 (7/12/1997) e Atalanta-Roma 0-1 (5/4/1998). Colantuono ha cominciato ad allenare quasi per gioco quando ancora era un calciatore, mentre da difensore centrale è stato uno di quelli che ha fatto la gavetta prima di raggiungere la Serie A. Come si faceva una volta. La storia calcistica di Stefano Colantuono è una storia come tante di quelle che si respiravano negli anni ’80: in massima serie c’ha giocato per ben cinque anni e sempre in squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere: Pisa, Ascoli e Avellino, per un totale di 130 presenze condite da tre gol. Nato a Roma il 23 ottobre 1962, Colantuono inizia a giocare tra i dilettanti dell’Anzio, passando poi al Velletri, dove per due anni gioca nel ruolo di difensore centrale. Nel 1985 va in Serie A dove gioca con Pisa, poi Ascoli e Avellino. La squadra in cui conta più presenze e al contempo più realizzazioni è la Maceratese. Gli inizi della carriera da allenatore sono legati ad un uomo: Luciano Gaucci. Sambenedettese, Catania e Perugia. Le prime tre squadre allenate da Colantuono, tutte di proprietà dell’eccentrico Gaucci. Poi arriva la prima volta con l’Atalanta, guadagnondosi la promozione in A coi nerazzurri. Nel biennio a Palermo viene esonerato e poi richiamato da Zamparini. Un anno al Toro, dove fallisce per un pelo la promozione in Serie A e dal 2010 è di nuovo allenatore dell’Atalanta.

FILOSOFIE A CONFRONTO – Da una parte il 4-3-3, dall’altra il 4-4-2 o all’occorrenza il 4-4-1-1. Vediamo come gioca Colantuono. Il tecnico romano, davanti a Consigli, schiera una linea a quattro formata da Raimondi-Manfredini-Lucchini-Peluso. Per domenica, però, c’è grande emergenza, con la squalifica di Lucchini e l’infortunio a Manfredini. Il centrocampo sfrutta la rapidità di Schelotto, le geometrie di Cigarini, i polmoni di Cazzola e la tecnica di Bonaventura. In avanti il folletto Maxi Moralez a fare da supporto al bomber Denis.

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