Amarcord – Nakata-Montella e l’Atalanta va ko (12 maggio 2001)

Amarcord – Nakata-Montella e l’Atalanta va ko (12 maggio 2001)

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Sabato 12 maggio 2001. La Roma è reduce dall’incredibile pareggio di Torino contro la Juve che, di fatto, la lancia verso lo scudetto numero tre della sua storia. La gara contro l’Atalanta di Vavassori e Doni però risulta più ostica del previsto. I nerazzurri  si difendono con ordine e Ivan Pelizzoli, futuro giallorosso per la “modica” cifra di 30 miliardi delle vecchie lire, sfoderate parate prodigiose di fronte a quello che di lì a pochi mesi  diventerà il suo pubblico.

Totti, Batistuta e Montella non riescono ad infilare la rete atalantina e, ad un certo punto, con il sole a picco la sensazione è che si possano perdere due punti fondamentali per la corsa al titolo nei confronti di Lazio e Juventus che stanno largamente vincendo a Napoli e Firenze.

Fabio Capello appare nervoso in panchina ed allora, dal suo cilindro, pesca il coniglio asiatico che già sei giorni prima gli aveva risolto la pratica: Hidetoshi Nakata. L’ex idolo del Perugia di Gaucci entra in campo al minuto 59 al posto di uno spento Francesco Totti: è il secondo avvicendamento consecutivo quello tra il Capitano ed il giapponese ed una parte della critica già inizia a mugugnare.

Non passano neanche 4 minuti che il miracolo di Torino si ripete. Nakata va a battere un angolo dalla bandierina che divide la Curva Sud dalla Tribuna Tevere: la parabola è perfetta sul primo palo dove come un falco arriva l’Aeroplanino giallorosso, Vincenzo Montella. Lo Stadio Olimpico esplode di gioia grazie alla coppia che aveva già messo in ginocchio i bianconeri di Carlo Ancelotti. Tutti corrono intorno a Nakata che, in soli sei giorni, è diventato uno dei protagonisti di quella annata memorabile.

Il risultato non si sarebbe più sbloccato e la Roma, a quattro giornate dal termine avrebbe mantenuto cinque punti di vantaggio sulla Lazio e sei sulla Juventus. Un vantaggio che avrebbe conservato fino alla fine, fino al 17 giugno del 2001 quando con il Parma si sarebbe festeggiato il terzo scudetto della nostra storia. Uno scudetto che portava la firma anche dell’imperatore giapponese, Hide Nakata.

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