Amarcord: Roma-Inter 2-1 (2007-08), vendetta giallorossa in Coppa Italia

Amarcord: Roma-Inter 2-1 (2007-08), vendetta giallorossa in Coppa Italia

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2007-2008: probabilmente la migliore stagione con Luciano Spalletti in panchina. La Roma fu capace di dare filo da torcere all’Inter di Mancini, battendola prima in Supercoppa, sfiorando poi un clamoroso trionfo in campionato (non fosse stato per un Ibrahimovic mostruoso e alcuni episodi arbitrali inspiegabili) e infine vendicandosi nella finale unica di Coppa Italia all’Olimpico.

PRIMO TEMPO – Spalletti lascia in panchina Panucci e Mancini e si affida a Juan e Cassetti. Senza Totti, il tecnico toscano schiera Vucinic come unica punta, con Perrotta e Aquilani a sostegno. Roberto Mancini si ritrova obbligato a schierare in attacco il tandem Balotelli-Suazo, essendo privo di Ibrahimovic e Cruz e con un Crespo non al meglio. La Roma affronta l’Inter a viso aperto, ma nei primi minuti attacca con le idee poco chiare. I giallorossi si rendono davvero pericolosi con una conclusione di Perrotta dal limite, l’Inter risponde con una conclusione potente ma centrale di Stankovic da fuori. Poco dopo Vucinic serve Perrotta al centro dell’area, ma il numero 20 giallorosso viene murato al momento della conclusione da Chivu. L’Inter si rende pericolosa con un colpo di testa di Suazo (alto) e con un’insidiosa conclusione da fuori di Maxwell, sventata alla perfezione da Doni (quello vero, o almeno quello in forma) in corner. L’Inter però è destinata a pagare dazio. “La difesa all’attacco è next level”: questo il motto della nuova campagna della Nike (sponsor tecnico della Lega Calcio e dell’Inter), presente sui cartelloni pubblicitari dell’Olimpico. Ed ecco che al 36′, su un calcio d’angolo per la Roma, Mexes sale e non viene chiuso da nessuno, poi riceve palla e la gira di prima, con potenza e precisione, alle spalle di Toldo: l’Olimpico impazzisce di gioia.

SECONDO TEMPO – Roberto Mancini, per contrastare lo strapotere romanista a centrocampo, sostituisce uno spento Stankovic con Pelè. La Roma, però, raddoppia dopo appena otto minuti: Cassetti ferma Cesar al limite del regolamento e fa ripartire la squadra, con Perrotta che serve Vucinic, il quale elude l’uscita di Toldo e restituisce al compagno, bravo a concludere con un lob che salta l’odiato ex Chivu. L’Inter è ferita, ma non domata, anche perché Pelè ha voglia di mettersi in mostra e, dopo aver sfiorato il gol da fuori, lo trova al quarto d’ora con una gran botta da cineteca dai 25 metri. Galvanizzati dal gol, gli interisti cercano il pareggio e Burdisso, avventuratosi nell’area di rigore giallorossa, sul cross di Maicon gira il pallone di testa sul palo, con Doni battuto. La Roma prova a far male in contropiede, ma l’azione più pericolosa è una conclusione a lato di Aquilani dal limite. L’Inter torna a farsi pericolosa con Burdisso, che su un cross al centro dell’area tenta la deviazione acrobatica ma non trova la porta. In pieno recupero la Roma rischia e serve una meravigliosa uscita in scivolata di Doni sui piedi di Suazo per evitare il peggio. Arriva così la seconda Coppa Italia consecutiva dell’era Spalletti, e una vittoria che conforta dopo i veleni del campionato conclusosi una settimana prima.

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