Buon compleanno Francesco: auguri Capitano!

Buon compleanno Francesco: auguri Capitano!

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Quando si parla di una leggenda, non è mai un compleanno normale da festeggiare, ma è un qualcosa di più. Francesco Totti compie 36 anni, con la rete segnata alla Sampdoria è salito a quota 216, terzo nella classifica all time in un podio formato da Piola, Nordhal, Meazza e Altafini. Appunto una leggenda merita il posto tra altre leggende. 36 anni e non sentirli: il fisico è tirato, si muove a tutto campo, dispensa lezioni di calcio e distribuisce palloni con la sapienza di un direttore d’orchestra. Una leggenda, appunto. Personalmente ho seguito la Roma per una decina d’anni e la storia riguarda da vicino anche il Capitano…e l’ho voluta raccontare, per una volta, non sotto forma di un articolo perchè non sarebbe stato giusto, ma con una vera e propria lettera aperta… Buon Compleanno Francesco, Auguri Capitano….

 

 Ciao Francesco, 

 Prima di tutto tantissimi auguri di Buon Compleanno, poi vorrei raccontarti una storia, che in parte conosci bene. Tu non puoi saperlo, anche perché non credo di avertelo mai detto, ma quel 28 marzo del 1993, quando Boskov ti ha chiamato dalla panchina e ti ha fatto entrare contro il Brescia facendoti esordire in Serie A, io per la prima volta ero in una tribuna stampa con un taccuino in mano a fare il giornalista in una partita di calcio. Il tuo esordio, il mio esordio e da allora non ho quasi mai mancato un appuntamento. Ho visto il tuo primo gol non ufficiale contro il Valencia, la tua prima rete in Serie A contro il Foggia, il tuo primo gol in Europa contro l’Aalst. Tre reti per te, tre articoli per me e così via.

 Cavolo, ne abbiamo fatta di strada da allora. Ti ho visto crescere in questa squadra che in Italia era considerata poco o nulla e ogni volta che metteva piede in Europa veniva puntualmente indicata come la cenerentola, come quella più scarsa, quella che veniva derisa per aver perso una Coppa dei Campioni nel proprio stadio. Ti ho visto prendere per mano questa Roma e iniziare con lei un’opera di ricostruzione fino a diventarne il leader, l’anima. Abbiamo scherzato durante i ritiri, iniziato stagioni su stagioni sperando in qualcosa di positivo. Insieme, in zone diverse degli stadi, ci siamo ritrovati a vivere le gioie più belle, ma anche le delusioni più cocenti e soprattutto da queste ho capito che il tuo amore verso la Roma è una cosa che va oltre perché, petto in fuori, sei sempre stato più forte delle inevitabili inquisizioni del post-sconfitta, più forte del morale a terra da giocatore ferito e sempre pronto a rialzarti con quella forza e quell’onore che ti contraddistinguono da sempre. Ricordo lo scorso anno quelle mille polemiche per un cucchiaio sbagliato a San Siro, ma sappi che per quanto mi riguarda non sarà certo un cucchiaio sbagliato a distruggere tutta la stima che provo nei tuoi confronti, il resto sono solo chiacchiere. E la dimostrazione c’è stata quando ti sei presentato sotto la Curva, davanti ai tuoi tifosi arrabbiati, insieme ai tuoi compagni, davanti ai tuoi compagni come se volessi proteggerli prendendoti tu le parole grosse e la responsabilità, proprio come un grande Generale farebbe con i suoi soldati… non è andata benissimo lo scorso campionato, ma adesso abbiamo ricominciato, con il tuo vecchio Maestro Zeman, con le tue giocate, la tua classe e finalmente i tuoi gol. 216 Francè: quando hai segnato contro la Sampdoria mi hai fatto emozionare di nuovo… 216 Francè, come Altafini, come Meazza, sei il miglior cannoniere in attività, il più grande di tutti con una sola maglia, quella che ami…

 Francesco, grazie perché, soprattutto grazie a te e ai tuoi gol è stato meraviglioso seguire la Roma da vicino qualche anno fa: in casa, in trasferta, all’estero, ovunque. Ritrovarci a chiacchierare nelle sale d’attesa degli aeroporti, nei bar degli alberghi e poi gran parte di queste reti da record (ma anche tanti altri) commentati in radiocronache dove: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOL… con la G di gol dura, forzata, le O una infinità, belle, liberatorie, dette a bocca spalancata e braccia al cielo, con la L, invece, che accompagna gli abbracci del collega vicino, e le lacrime, la gioia di un popolo che fa festa in uno stadio.

 Poi sono andato a Milano a lavorare e non ho più seguito la Roma e quanto è stato bello quel giorno nella zona mista di San Siro quando mi hai abbracciato davanti a tutti dicendo: “aho, che fine hai fatto”. Sì Francè, mi hai fatto emozionare. Proprio come quando, sempre in zona mista, ma all’Olimpico, eri in polemica con qualche mio collega e sono stato uno dei pochissimi ai quali hai stretto la mano e fatto un saluto e infine un annetto fa quando all’Olimpico ci siamo scambiati gli auguri di Natale e poi mi hai fatto avere la tua maglia come regalo e poi, quei tanti “cinque” battuti sempre in zona mista dopo le partite, piccoli gesti, ma importanti.

 Ce ne sarebbero tante di cose da raccontare, mondiale compreso e le risate di quel giorno a Casa Azzurri a Kaiserslautern prima della partita contro gli Stati Uniti, ma mi fermo qui. Che dirti, Francesco, tanti complimenti per tutto e auguri per un fantastico compleanno. Hai 36 anni portati alla grande e vederti giocare è sempre uno spettacolo e vorrei che questo show durasse all’infinito anche se purtroppo non sarà possibile e quello, già lo so, sarà uno dei giorni più tristi, ma non ci pensiamo adesso e godiamocela, nel bene o nel male, ricominciando a sudare e lottare dopo ogni passo falso. Nel frattempo, vorrei che tu possa regalarti tante altre gioie calcistiche, oltre ovviamente a quelle personali, sempre a testa alta, con coraggio e con l’umiltà dei grandi.

 Le vittorie? Arriveranno Francè e saranno le più belle di tutte e proprio perchè figlie di tante amarezze, avranno un sapore dolcissimo. E poi, io sono come te, romanista e romano e quindi un po’ sognatore con in mente il mio Capitano sotto la Curva mentre fuori iniziano i bagni nelle fontane e le passeggiate nelle strade imbandierate per una festa da far durare una vita intera…. e io lì, seduto su quei scomodi seggiolini della Tribuna Stampa che, mentre osservo emozionato fino alle lacrime tutto questo, scrivo l’ennesimo articolo… e sarà allora che la STORIA, diventerà LEGGENDA !!!!!

 Per ora grazie Capitano… ma solo per ora, perchè non è mica finita qui… !!!

Un abbraccio

Luca Colantoni

 

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