Catania-Roma, le interviste. Luis Enrique: “

Catania-Roma, le interviste. Luis Enrique: “

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Queste le dichiarazioni dei protagonisti di Catania-Roma dopo aver giocato gli ultimi 25 minuti della partita sospesa lo scorso 14 gennaio.

LUIS ENRIQUE A SKY

Un ritmo simile e ci si diverte che le partite durino sempre 30 minuti?
“A me non piace perchè il ritmo è da matti. Mi piacerebbero durassero 180 minuti. Entrambe le squadre volevano la partita, una partita trepidante”.

Borini da centravanti e Piscitella e Lamela sugli esterni. Era così che l’avevate preparata?
“Era così e così è andata. La scelta dei calciatori è sempre in base a quello che credo possa succedere. Per la durata era una partita difficile da controllare”.

Perchè Piscitella al posto di Bojan?
“Non al posto di Bojan. Ma da punta esterna. Qui non c’è il posto di nessuno ma va guadagnato ogni giorno”.

C’è qualcosa che cambierebbe?
“No l’impegno c’era ed ho visto l’atteggiamento dei calciatori. Siamo andati vicinissimi alla vittoria. Una partita così era difficile da giocare ma sono soddisfatto ed ora pensiamo al Siena”.

Il punto ti soddisfa? Il terzo posto è così irraggiungibile?
“La classifica è importante all’ultima giornata. Allora dovremo guardarla per vedere cosa abbiamo fatto. Vederemo se riusciremo ad avere la regolarità di cui stiamo parlando. Vedo la squadra meglio ogni giorno e ci sono sbagli normali in una stagione”.

 

LUIS ENRIQUE A MEDIASET

Perchè ha schierato Piscitella?
“Ho pensato che era la scelta giusta e dopo aver visto il suo lavoro sono contentissimo per lui”.

Ha detto che si ispira a Ronaldo.
“Era meglio che si ispirava a Messi”. (ride)

Sulla partita?
“Non mi piacciono le partite di 30 minuti, preferisco una partita che premia chi fa meglio le cose. Tutte e due avevano la voglia di vincere”.

Cosa è mancato?
“Abbiamo avuto una grande opportunità con Borini, una grande parata del portiere. Giocare 30 minuti no, io preferisco una partita normale”.

E’ stata una partita matta fino in fondo?
“Come era iniziata così è finita, se la paragoniamo all’altra partita in cui il Catania è stato superiore, oggi non è stato così”.

Come si prepara una partita di 30 minuti?
“Noi l’abbiamo preparata come al solito, la partita anche se il ritmo era più elevato non dovevamo prepararla diversamente dal solito”.

Sulla classifica?
“Non siamo stati regolari, guardare la classifica va bene, ma è importnate alla fine della stagione, se la squadra continua a migliorare come sta facendo, andrà ancora meglio”.

Con 3 punti superavate l’Inter e la Lazio. Tare non ha parlato bene della Roma?
“Chi?”

Tare il direttore sportivo della Lazio.
“Io ho tante cose da pensare della Roma”…

Si è dimesso Capello.
“Mi dispiace quando un allenatore si dimette o è esonerato vuol dire che sta soffrendo”.

Su De Rossi?
“Mi piace sentire quelle parole da uno che lavora con te ogni giorno. Ma sto ancora sbagliando e devo migliorare anche io”.

 

LUIS ENRIQUE A ROMA CHANNEL

“Oggi era una partita troppo intensa, un livello troppo alto, entrambe hanno avuto la possibilità di vincere. In alcuni momenti partita matta, noi abbiamo avuto palle gol importanti”.

Una partita falsata mentalmente?
“Difficile da giocare, ma le due squadre hanno giocato per vincere, era il nostro obiettivo, non volevamo fare gli errori della partita sospesa”.

La chiave tattica Piscitella?
“Volevo avere molto possesso palla, lui ha qualità importanti, era una partita ottima per lui, questo è uno stimolo per tutti i ragazzi della Primavera. E’ normale che si sia ridimensionato rispetto alla Primavera”.

Ti aspettavi una partita diversa con un Catania più remissivo?
“Avevo il dubbio perchè in 30 minuti ci poteva stare un grande pressing, non era una gara di 90 minuti. La squadra mia ha fatto quel che doveva fare, è mancato il gol ma sono contento di quel che ho visto”.

 

PISCITELLA A SKY

Esordire in Serie A a 18 anni in una partita così.
“E’ tutto sempre più bello. Era una partita difficile per la durata. Il mister ci ha detto di partire forte e noi ce l’abbiamo messa tutta. Ci siamo dati una mano e siamo un bel gruppo”.

30 minuti intensi. Tu e Lamela eravate molto larghi.
“Di solito giochiamo sempre con le punte strette ma visto che il Catania fa densità in mezzo al campo il mister ci ha detto di fare l’uno contro uno con i difensori”.

 

PISCITELLA A MEDIASET

Cosa hai provato per l’esordio?
“Non pensavo sinceramente di giocare, il mister mi ha dato alcuni consigli, mi ha detto di giocare largo”.

Ti piace questo progetto Roma?
“Si molto. A chi mi ispiro? A Cristiano Ronaldo”.

 

PISCITELLA A ROMA CHANNEL

Un’emozione anche oggi.
“Si, partite dal primo minuto è stato emozionante quasi come l’esordio. Abbiamo dato il massimo tutti, poi è andata così”.

Te lo sentivi di giocare titolare?
“No, non me l’aspettavo proprio, ma avevo grande voglia di giocare e di ripagare la fiducia del mister. Ce l’ho messa tutta, anche i compagni che si stanno rivelando grandi persone”.

Avevi compiti precisi?
“Si, mi ha detto il mister di stare molto largo e sfruttare l’uno contro uno”.

A volte sembra che tocchi sempre una volta in più il pallone, ti accorgi della differenza di ritmi?
“Si, me ne accorgo, a volte devi dare la palla via subito perchè ti raddoppiano. Nell’uno contro uno mi ha detto di puntare e ho provato a farlo”.

 

TADDEI A ROMA CHANNEL

Difficile analizzare partite così, questo regolamento andrebbe rivisto?
“Sicuramente, però in mezz’ora la squadra ha fatto una buona partita con intensità, contro un avversario difficilissimo. Si deve rivedere questo regolamento, vieni qui a giocare alle 8 di sera e si poteva fare alle 3”.

In mezz’ora è difficile anche mentalmente impostare la partita.
“Sicuramente, mezz’ora non ti da il tempo di recuperare poi, la squadra però ha reagito bene, anche con i giocatori giovani che hanno dato il loro contributo. Il gruppo è in crescita, bisogna lavorare soprattutto mentalmente per riuscire a chiudere la partita in un colpo. Ma speriamo non succeda mai più come oggi”.

Risultato giusto, forse la Roma ha giocato meglio oggi che il 14 gennaio.
“Sicuramente, il campo ci permetteva di giocare a calcio oggi. Noi giochiamo palla a terra quindi siamo andati bene”.

Quanto sono importanti le partite con Siena e Parma e come hai visto Marquinho?
“Siena è una partita difficile, un campo piccolo in cui loro correranno 90 minuti, dobbiamo prepararla bene, vogliamo fare 3 punti come sempre, si è visto oggi, anche con le altre squadre. Pensiamo a noi. Prima Siena, poi Parma”.

Piscitella, un’emozione per lui.
“Si sono contento per lui, è entrato nello spogliatoio in punta di piedi, non era facile esordire a Catania”.

 

PJANIC A ROMA CHANNEL

Trenta minuti, era molto difficile vincere?
“Si, molto difficile, sono stati minuti molto veloci, abbiamo fatto del nostro meglio, il risultato non è buonissimo”.

Risultato giusto?
“E’ un risultato giusto, abbiamo giocato forse meglio oggi che l’altra volta, oggi abbiamo provato a far nostro il risultato ma non ci siamo riusciti”.

Sei sempre più leader.
“No, io sono un giocatore come gli altri. Mi trovo molto bene in questa squadra, tutti cerchiamo di migliorare e mi trovo bene”.

 

ROSI A SKY

Capello l’ha conosciuto?
“Mi sono allenato qualche volta con lui ma poco”.

Comunque ti hanno stupito le sue dimissioni?
“Non me l’aspettavo, ma mi dispiace”.

Com’è giocare una partita così?
“E’ strano. Appena entri in partita questa è già finita”.

Avete giocato quasi in apnea. Ritmi fortissimi da subito.
“L’abbiamo preparata per partire forte dall’inizio, abbiamo cercato di creare qualche occasione”.

Piscitella: un giudizio sul suo esordio?
“Secondo me ha fatto un grande esordio. Era la prima da titolare e l’ho visto molto tranquillo. Il mister è bravo a far entrare i giovani”.

Vi sprona che Luis enrique faccia giocare anche i più giovani?
“Per me è un grande. Non gli importa dell’età o del nome. Oggi è toccato a Piscitella e domani toccherà ad un altro. Per me è un grande”.

Un tridente che ha 60 anni in totale non si vede spesso.
“C’è da fare gli onori al mister. Siamo contenti perchè non bada ai nomi, non si sa mai chi scenderà in campo e ci tiene sempre sul pezzo”.

De Rossi ha detto che è anche merito di Luis Enrique se è rimasto. Vale lo stesso per te?
“Di Daniele siamo tutti contenti perchè un grande dentro e fuori dal campo. Il gioco del Mister non è una novità, noi continuiamo a seguirlo perchè arriveremo lontanto, spero il più in alto possibile”.

 

ROSI A MEDIASET

Su Capello.
“Mi dispiace, è un grande allenatore”.

Sulla partita.
“All’andata è stata difficile, oggi l’abbiamo prerarata proprio sulla mia fascia ed è nata quella palla gol per Borini. L’abbiamo preparata sull’aggressività. Siamo un gruppo giovane, un progetto nuovo per il futuro. Lavoreremo per andare molto in alto”.

Sei cresciuto molto.
“Il mister mi sta facendo uscire più fiducia in me, mi alleno molto. Questo ruolo mi si addice molto”.

De Rossi quando vi aveva detto che aveva rinnovato?
“Non lo sapevamo noi, sapevamo solo che la Roma non si sarebbe fatto scappare un giocatore così”.

Sul ruolo.
“Ero nato centocampista alto poi Spalletti mi ha spostato dietro per sfruttare le mie caratteristiche”.

Anche tu vieni dalla Primavera, il prossimo obiettivo è la nazionale e poi il rinnovo come De Rossi, a vita anche tu?
“E’ normale, sono romano. La nazionale è un sogno”.

 

 

 

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