C’era una volta Zeman e il Sistema…

C’era una volta Zeman e il Sistema…

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Sembra infinta la querelle tra il mister Zdenek Zeman e la Juventus:

“Carrera in una partita ha vinto più di Zeman in un’intera carriera”: è la battuta del presidente della Fiat, John Elkann, che a Villar Perosa ha risposto così a una domanda sulle ultime esternazioni del tecnico della Roma che interrogato sulla questione squalifica di Antonio Conte ha semplicemente risposto con la sua solita schiettezza che essendoci delle regole se un allenatore è squalificato non dovrebbe allenare. Questa frase che per la verità non ha nulla di cosi fuori dal mondo ha però suscitato l’ennesimo vespaio di polemiche con pronte risposte della Juventus del tecnico della Nazionale Cesare Prandelli e di Giancarlo Abete, (mancava solo Barack Obama) che si sono affrettati a contraddire le esternazioni del tecnico boemo, che ancora una volta resta indigesto soprattutto agli ambienti bianconeri che mai gli hanno perdonato tutta una serie di esternazioni che, poi verificate, sentenze alla mano hanno finito per rilevarsi verità assoluta, anche se mai corroborate dalle giuste punizioni. Purtroppo in Italia chi sbaglia non paga mai, e nel calcio l’ampia dimostrazione è stata fornita da Calciopoli nel 2006. Il punto però non è tanto la certezza della pena quanto che ci si trova in una situazione imbarazzante: chi esterna il proprio pensiero, attaccando magari, molto spesso a ragione, chi ha fatto parte di un sistema che per anni ha monopolizzato e depauperato l’intero movimento calcio italiano riducendolo ad un cumulo di macerie come è inopugnabilmente visibile in campo europeo soprattutto per quanto riguarda i nostri club ed il ranking Uefa, oltre a non pagare mai il conto delle sue malefatte ha sempre dalla sua parte una serie di personaggi che, se da un lato si affrettano a smentire e zittire un uomo che interrogato esprime il suo punto di vista, dall’altra non sono mai puntuali nello stigamtizzare episodi ed esternazioni molto piu gravi e lesive come ad esempio le dichiarazioni di Andrea Agnelli :  “…La giustizia sportiva è vetusta e contraddittoria, ci si scontra con un sistema dittatoriale che priva le Società e i suoi tesserati di qualsivoglia diritto alla difesa e all’onorabilità” frasi queste che non sono state neanche ritenute degne di deferimento. Purtroppo a distanza di anni non sembra esser cambiato gran chè e lo dimostra l’ennesima pessima e meritata figura di Pechino con una squadra che sentendosi defraudata rifiuta per protesta di presentarsi alla premiazione(giusto o sbagliato che sia non siamo alle Olimpiadi). Oggi come allora Zeman è sulla panchina della Roma ed il sistema dal quale in passato è stato fatto fuori, non potendo allenare squadre di primo livello ma essendo costretto a scendere di categoria quindi non potendo ambire neanche ad una supercoppa italiana, invece di incensare uno dei personaggi più positivi, quasi un eroe contemporaneo, che ha sacrificato una carriera per poter dire ciò che pensa e al quale la realtà dei fatti ha dato puntualmente ragione, non appena ne ha l’occasione si stringe contro quest’uomo manifestando chiaramente per quale schieramento parteggia. Noi non lasciamolo solo…

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