CIFRE E STATISTICHE. Non verrà ricordata come la peggiore Roma, ma nemmeno...

CIFRE E STATISTICHE. Non verrà ricordata come la peggiore Roma, ma nemmeno la migliore

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La Roma ha chiuso con 56 punti all’attivo la stagione 2011-2012, una delle più deludenti degli ultimi anni, piena di numeri contrastanti. 16 vittorie, 8 pareggi e 14 sconfitte; l’andamento dei giallorossi cambia drasticamente in trasferta: fuori dalle mura amiche, infatti, hanno subito 10 sconfitte (che aumentano a 12 se si considera la sfida di Europa League con lo Slovan Bratislava, e i quarti di Coppa Italia contro la Juventus). Inoltre, lontano dall’Olimpico, la difesa ha subito ben 32 reti contro le 22 subite in casa. Il fragile reparto arretrato ha fatto meglio solo dell’Inter, se analizziamo le prime dieci posizioni, che ha subito 55 reti, mentre l’attacco è riuscito ad andare in rete per 60 volte. Le partite dei ragazzi di Luis sembravano durare solo 45 minuti; i più, infatti, hanno notato una grande differenza tra i primi tempi ed i secondi tempi, differenza avallata dai numeri. Nella speciale classifica che prende in considerazione solo i primi tempi, la Roma chiude con 67 punti, gli stessi della Juventus campione d’Italia e due sole lunghezze in meno rispetto al Milan; nei secondi tempi crolla alla terzultimo posto, con soli 41 punti raccolti (6 in meno di Novara e Lecce, che il prossimo anno giocheranno in B), e subisce ben 34 reti (il 61% dei goal subiti in totale). Anche la classifica “fair play” non premia i giallorossi, nonostante il nuovo staff ad inizio stagione si disse molto attento a questo aspetto; 79 i cartelli gialli ricevuti, addirittura 10 i rossi, solo il Genoa ha avuto più giocatori espulsi (12).

Fin dall’inizio dell’anno il tecnico asturiano ha lavorato molto sul possesso di palla, e la sua squadra ha chiuso la stagione in testa alla speciale classifica che considera questo dato. I suoi giocatori hanno tenuto il pallone per 30’04” a partita in media, mantenendo la supremazia territoriale per 13’31”. Anche se si considerano i tiri in porta (5.7 a partita) e la percentuale media di pericolosità (58.4%) i giallorossi sono dietro solo a Milan e Juventus.

Sono scesi in campo 30 giocatori in 38 partite di campionato, il giocatore che ha totalizzato più presenze, a sorpresa, è Bojan. L’ex Barcellona ha totalizzato 33 presenze, condite da 7 reti. Chi, invece, è rimasto per più tempo in campo è il solito Daniele De Rossi, 3003 minuti giocati e 4 goal realizzati. Gianluca Caprari, trasferitosi in prestito a Pescara a gennaio, ha totalizzato una presenza, entrando per soli sei minuti: è il giocatore meno utilizzato dei 30. Sono scesi in campo 3 portieri, il più impiegato, ovviamente, è stato il nazionale olandese Maarten Stekelenburg, sceso in campo 29 volte, durante le quali ha subito 40 reti e ricevuto due espulsioni. 11 sono i goal bastati ad Osvaldo per diventare bomber stagionale, in 26 presenze, segue Borini, tra le liete sorprese di questa stagione, con 9 reti, e Francesco Totti con 8. Per la prima volta dal 2003 ad oggi il Capitano non termina il campionato in doppia cifra; l’ultima volta era accaduto nel 2002, quando chiuse sempre con 8 reti.

Non sarà stata la peggiore Roma della storia, come dice anche Daniele De Rossi, ma sicuramente nemmeno la migliore. La stagione è terminata senza la qualificazione alle competizioni europee, fatto che non si verificava dal 1997, quando i giallorossi guidati prima da Carlos Bianchi, poi dalla coppia Liedholm-Sella, terminarono al dodicesimo posto. 7 i punti in meno rispetto alla scorsa stagione, considerata dai più fallimentare, iniziata con Ranieri in panchina e chiusa con Vincenzo Montella. Si è tornati a perdere due derby, il che non accadeva dalla stagione 1997-1998 con Zeman in panchina, dopo averne vinti 5 di seguito. La storia giallorossa non è affatto piena di vittorie, ma dal 2001 ad oggi la Roma è stata grande protagonista in ambito nazionale, con uno scudetto vinto, sei secondi posti raggiunti, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane conquistate, oltre a 6 finali perse tra Coppa Italia e Supercoppa; solo nelle ultime due stagioni non si è lottato per nessun trofeo. Mai nella nostra storia era successo di uscire al primo turno di una competizione europea, da venti anni la Fiorentina non vinceva all’Olimpico e mai si era perso a Lecce. Come detto non sarà stata la peggiore stagione, ma non verrà di certo ricordata come la migliore.

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