CIFRE & STATISTICHE, è l’ora del Coco

CIFRE & STATISTICHE, è l’ora del Coco

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Domenica alle 15 sarà l’ora del Coco, il grande talento che si sta esprimento a fasi alterne dalla scorsa stagione, ma dal quale tutti si aspettano molto, visti i numeri mostrati la scorsa stagione. Erik Lamela nasce a Benos Aires il 4 marzo del 1992, calcisticamente nasce e cresce nel River Plate, per poi trasferirsi alla Roma, dopo la tristissima retrocessione del suo club. L’argentino viene da subito paragonato a Kakà, vista la sua grande capacità di superare gli avversari in progressione, la facilità che ha nel mandare in rete i compagni. Il calciatore, alto 183 cm per un peso forma di 75 kg (è ingrassato 5 kg dal suo arrivo nella Capitale), ha esordito in prima squadra il 14 giugno del 2009, a 17 anni; nel dicembre del 2010, invece, segna la sua prima rete con i Millionarios. Nel River Plate gioca 38 partite mettendo a segno 4 reti: quanto basta per attirare su di se l’interesse di Roma, Arsenal, Inter e Barcellona: a spuntarla è proprio Sabatini, con un’abile operazione di mercato, ed un’offerta irresistibile, pari a 12 milioni di euro più bonus. Arriva in Italia acciaccato, ma all’esordio in A incanta subito: rete dopo 8 minuti (come il numero che porta sulle spalle) all’Olimpico contro il Palermo. Alla fine le presenze in Campionato saranno 31, condite da 4 reti . La sua unica doppietta in carriera è stata siglata in Coppa Italia, contro la Fiorentina, in una partita vinta dalla Roma per 3-0 (a completare il tabellino fu Borini), l’11 gennaio del 2012. Il momento più basso della sua esperienza romana lo ha toccato contro la Juventus, in un sfida persa 4-0 e da dimenticare per tutta la Roma, in seguito alla quale subì una squalifica di 3 giornate per aver sputato a Lichtsteiner, colpevole di aver provocato più volte durante la gara. Con la Nazionale Under 20 ha preso parte al Mondiale di categoria, totalizzando 4 presenze durante le quali è stato in grado di segnare 3 reti (di cui 2 su rigore contro l’Egitto); mentre il 25 maggio 2011 riesce ad esordire con la Nazionale maggiore nella sfida vinta dall’Argentina per 4-2 contro il Paraguay.

Domenica tornerà in campo dal primo minuto, complice anche la squalifica di Osvaldo, in molti si aspettano da lui grandi cose, senza considerare che a 20 anni ancora si può sbagliare. Noi siamo sicuri, visti i numeri della sua breve carriera, che diventerà uno dei grandi del calcio.

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