Montella: “Non mi sento un traghettatore”

Montella: “Non mi sento un traghettatore”

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Alle 12.45 si terrà nella sala stampa del centro tecnico ‘Fulvio Bernardini’ la prima conferenza stampa di Vincenzo Montella, neo tecnico della Roma. Segui in diretta, parola per parola, tutta  la conferenza con aggiornamenti in tempo reale su Romagiallorossa.it

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dall’Inviata a Trigoria CHIARA IVONE

“Sto tra una mora e una bionda, non è male…”. Dice Montella riferendosi ad Elena Turra e Rosella Sensi.

Rosella Sensi: “Le mie prime parole sono per Ranieri che voglio ringraziare per quello che ci ha dato umanamente e professionalmente. Siamo qui per presentare il nuovo allenatore della Roma che è legato da molti anni alla Roma. Voglio ringraziare Montella che ha accettato con entusiasmo e determinazione questa avventura. Non sarà un’autogestione, Montella verrà a trasmettere la sua professionalità e competenza ai giocatori, anche essendo stato loro compagno. Oggi il mio sfogo è rivolto ad un vostro collega, non mi voglio dimettere, voglio accogliere i nuovi proprietari come questa città merita. Questa persona vuole sempre buttare discredito alla mia persona, però verrà smentito dalla stessa Unicredit. Mi prendo le mie responsabilità, ma quelle che ho, non quelle che non merito”.

La prima cosa che hai iniziato a fare?
“Fa piacere che le cose che dico si sappiano subito, non sono state mie parole dette alla stampa ma dette al gruppo. Non mi dà nemmeno più fastidio. E’ una fortuna allenare la Roma, un gruppo forte che non sta attraversando un momento positivo, sono persone sensibili. Credo molto nella loro voglia di rivalsa anche verso se stessi e non verso qualcuno. Per me è importante parlare con alcuni di loro, credo molto nelle loro potenzialità sia umane che tecniche”

Si è parlato di una Roma spallettiana. E’ vero?
“Credo che in due giorni sia difficile impostare una squadra e un sistema di gioco. I ragazzi hanno bisogno di altro, voglio andare avanti con un’idea unica perchè c’è poco tempo e bisogna capirsi subito. Credo col tempo che i giocatori migliori debbano giocare nelle loro posizioni per esprimersi al meglio. Sul sistema di gioco non dico perchè c’è un avversario e non voglio dare vantaggi”.

Sarà una Roma offensiva come i tuoi giovanissimi?
“Non è giusto fare parallelismi, sono ragazzi e bambini. C’è una fase di possesso e non possesso e va fatta. Sarà importante trasmettere ai giocatori che tra le due fasi è importante quella di transizione che fa la differenza”

Il tuo staff?
“Eravate ben informati”

Il problema del gruppo qual è?
“Un blocco psicologico, sono contento che giochiamo subito e in trasferta. I ragazzi sono sensibili e si tengono dentro questo malessere che vivono a livello generale. Devono liberarsi di questo e sarà il primo passo per esprimere al meglio le loro qualità”

Hai parlato con Ranieri?
“Sì”

Pensi di migliorare il senso di appartenenza?
“Ho chiamato Ranieri per ringraziarlo perchè quando ho deciso di fare l’allenatore mi ha dato ottimi consigli. Non ho chiesto niente sul gruppo perchè è giusto che mi faccia le mie idee. Non è stato un saluto di circostanza ma sentito”.

Sarà un problema essere amico dei giocatori?
“Mi sono posto anche io questa domanda. Me la facevo anche con i ragazzi dei giovanissimi. Domani non sarà un giorno triste perchè tutti dovranno accettare le scelte con molta serenità”

Si sono fatti dei paragoni con Guardiola. Quando hai deciso di accettare hai pensato di essere un salto troppo grande?
“Il mio programma era leggermente diverso, ho accettato con entusiasmo e sicurezza. Sono consapevole a cosa vado incontro. Sono sicuro che anche vincendo tutte le partite avere l’unanimità mediatica. Ho accettato con serenità”

Hai deciso chi sarà il portiere titolare?
“Sarà uno e chi sceglierò giocherà. Stasera o al massimo domani comunicherò chi ho scelto”

Ci sarà un’alternanza o hai una formazione tipo?
“Sì, ho la mia idea, ma questo non significa che ho 11 giocatori e gli altri non giocano. Ho la fortuna di avere una rosa ampia e di alto livello, almeno 16 giocatori che possono giocare in una squadra importante come la Roma. Questo non significa misurare il minutaggio, so benissimo che dovrò scegliere”

Per R. Sensi: La soluzione Montella è condizionata dal momento societario?
“E’ stato preso al vaglio più di un nome. La scelta di Vincenzo è stata pensata e abbiamo ritenuto che fosse la persona più idonea. La preparazione tecnica, il carattere, il senso di appartenenza, non sicuramente che fosse un ex compagno dei giocatori”

Ti senti un traghettatore?
“Sono discorsi che non mi toccano. Ho accettato per mettere a frutto la mia competenza per il gruppo. Non voglio promozioni, non mi interessa che si parli di Ancelotti, tutto questo non mi disturberà. Non mi sento un traghettatore e così vi do anche il titolo. Ogni situazione domani può cambiare benissimo”

Mazzone ha detto che l’inesperienza può essere utile…
“Io credo di avere molte più panchine in serie A di molti più allenatori di serie A. Domani andrò in panchina molto contento”

Come gestirai gli attaccanti?
“Giocatori di grande livello deve avere un alto profilo. Anche non gicando tutte le partite puoi essere amato, anche giocando poco puoi fare la differenza. E’ la qualità non la quantità che conta. Si può incazzare un giocatore ma non deve venire meno ai suoi compiti o mancare di rispetto ai compagni. Quando io mi sono incazzato meno ho smesso. Il giocatore deve prepararsi a vincere, che vuol dire fare rinunce”

Che ne pensi di questo campionato?
“E’ un campionato molto equilibrato, se si guardano le squadre in testa ci sono con merito però rispetto ad altri campionato hanno perso molto di più”

Qual è l’obiettivo della stagione?
“Dobbiamo guardare a domani per ora, questa squadra può fare il massimo”

Hai parlato di fase di transizione ma il problema della Roma è la difesa: come interverrai?
“Ci dobbiamo dare delle linee guida e poi si sceglie una strada, ma dobbiamo essere tutti consapevoli e convinti. Sui principi siamo tutti d’accordo con i giocatori, se si prende gol non è solo colpa dei difensori, frase fatta ma è così”

Hai avuto tanti allenatori in carriera. C’è qualcuno a cui ti vuoi ispirare?
“Una delle cose che mi sono chiesto è che dovrò essere me stesso. Se ci riuscirò va bene così. Puoi prendere qualcosa da qualcuno ma se non sono cose tue non avrà lo stesso valore”

Trovi delle analogie con la situazione difficile 2004/2005?
“Molti più giornalisti e telecamere, la Roma è cresciuta molto”

In questa stagione ci sono state molte manifestazioni di insofferenza. Come le gestirai?
“Può manifestare il suo malessere, ma questo si deve trasformare in rivalsa, anche nei confronti del tecnico. Ma il suo compito non deve venire mai meno”

Di quanto tempo avrai bisogno per essere questa la tua Roma?
“Non è mia e non sarà mai mia. La Roma è dei tifosi, dei proprietari, ci tengo a dire questo. Se parliamo di un piano tecnico, ci vorrà del tempo, non so quanto. Ho a disposizione dei giocatori molto evoluti che servirà poco”

“Ci tenevo a ringraziare la famiglia Sensi e Rosella. Io tengo molto a dire che sono stato contattato solo dopo che se n’è andato mister Ranieri”, conclude Montella.

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