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Cosmi: “I risultati si vedranno nel giro di qualche anno. La Roma ha preso a strada giusta”

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Serse Cosmi, ex allenatore di Perugia, Siena e Genoa, è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport nel corso della trasmissione “1927 la storia continua“. Il mister, da tifoso giallorosso qual è, ha rilasciato la propria opinione, a quanto pare molto positiva, sulla squadra e sul progetto in generale.

Gli acquisti della Roma sono di qualità. La Roma è il futuro del nostro calcio e del nostro campionato. Nella partita tra il Siena e la Roma mi hanno impressionato Marquinhos e Castan, hanno grande personalità“.

Mister, lei ha incontrato Zeman pochi mesi fa nella partita giocata a Siena. Si aspettava l’esonero del tecnico boemo? Non mi aspettavo neanche il mio, pensate quello di Zeman. Scherzi a parte, non credevo potesse accadere. In quella partita sembrava che la Roma si fosse incanalata in una serie di successi, dopo il derby sembrava fosse sulla via giusta. Nella gara contro il Siena i giallorossi non hanno f
atto una prestazione scintillante però sono stati concreti e tosti.

Cosa pensa di Aurelio Andreazzoli?
Mi è piaciuto lo spirito con il quale ha gestito la squadra, ho apprezzato la voglia di vincere le partite, l’atteggiamento individuale dei giocatori. Perché spesso di una squadra che vince si dice che ha seguito i dettami dell’allenatore. Non sempre è così.

Parliamo di Mattia Destro, l’attaccante giallorosso che lei ha avuto modo di allenare qualche settimana durante il ritiro con il Siena. Si aspettava le difficoltà che ha vissuto la punta della Roma?
E’ normale all’inizio avere delle difficoltà. Pochi giovani appena arrivati nella squadra giallorossa non ne hanno avute, a parte quel ragazzo con il numero 10 sulla maglia. Preventivabili i suoi problemi così come il suo miglioramento. Destro è un giocatore da Roma, ne sono straconvinto. Non solo da Roma, Mattia è da grande squadra.

E’mai stato contattato dalla Roma nel corso della sua carriera?
Non lo direi mai, nemmeno sotto tortura.

La Roma ha sbagliato due allenatori nelle ultime due stagioni. Chi arriverà si porterà sulle spalle un fardello pesante?
Secondo me no, perché ci sono stati due fallimenti. Il problema è quando vai a sostituire i grandi allenatori, quando arrivi dopo Capello, Mourinho, oppure quando io ho dovuto sostituire Spalletti sulla panchina dell’Udinese.

Mister le manca il campo?
Mi manca ma sto bene. Vivo queste situazioni con un pizzico di rabbia e delusione ma la cosa più importante è pensare a quello che farò domani. Preferisco allenare però vedendo i problemi che ci circondano sono consapevole che la mia situazione è di privilegio.

Allenerebbe categorie inferiori?
Non ho mai fatto problemi di categorie. Forse dico una cosa banale ma mi piacerebbe andare in una società che abbia, non dico un progetto perché porta male, ma un minimo di logica, a prescindere dalla categoria.

Quale allenatore e quale squadra l’hanno sorpresa?
Il Catania, perché non pensavo avesse questa personalità. Maran non è nato imparato, ha lavorato tanto nelle varie categorie, è arrivato in serie A e sta facendo bene.

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