LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – Entro fine novembre si conoscerà il futuro di Daniele De Rossi. Futuro ancora colorato di giallorosso come, in tutti i modi, la dirigenza romanista sta facendo capire. Ultimo Sabatini, nella giornata di ieri. «Daniele è un giocatore della Roma — le parole del diesse a ManàSport — e rimarrà un giocatore della Roma. È più di un auspicio: lui vuole rinnovare e la società trattenerlo. Sono certo che faremo l’accordo». Quel “più di un auspicio” svela molto di come stiano effettivamente le cose, tradendo i passaggi finali di una trattativa praticamente chiusa.
De Rossi continua intanto a lavorare a Trigoria per preparare la sfida di Novara. L’assenza di Pizarro, alle prese con i guai al ginocchio, costringerà Luis Enrique a spostare Pjanic sulla linea dei tre centrocampisti (la maglia del terzo se la giocano Gago e Perrotta), con Lamela alle spalle di Borriello e Osvaldo. Una soluzione provata ieri pomeriggio, sotto il consueto controllo di Sabatini che, per vedere meglio la seduta tattica, si è posizionato sul tetto della struttura adiacente il campo di allenamento. Abitudine che ha anche all’Olimpico, dove è solito posizionarsi sulla copertura dello stadio, almente in alto da riconoscere i giocatori solamente per la posizione tenuta in campo. «Perché una squadra diventi forte nel tempo, deve diventare forte subito — l’analisi del diesse giallorosso — i risultati non ci stanno premiando, ma dobbiamo proseguire su questa linea. E non possiamo aspettare tanto tempo». La società sostiene, certo, ma allo stesso tempo sollecita Luis Enrique e il suo progetto, perché senza risultati sarà difficile prendere tempo con la piazza. Intanto è entrato nell’ultima fase il programma riabilitativo di Francesco Totti. Il capitano ha intensificato il lavoro sul campo, seguito da Vito Scala e sarà nuovamente a disposizione dopo la sosta per la nazionale.
