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Delli Carri: ” Zeman o si ama o si odia, domenica dobbiamo battere la Roma”

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A due giorni della partita contro la Roma il direttore sportivo  del Pescara Daniele Delli Carri, ai microfoni di Tele Radio Stereo, ha parlato della sfida contro i giallorossi e del ritorno a Pescara dell’ex allenatore degli abbruzzesi, ora sulla panchina della Roma, Zdenek Zeman.

Pescara-Roma: una partita dai molti significati per voi?
“Quello più importante è il risultato, perché il Pescara si deve salvare e ha bisogno di punti. Sappiamo di affrontare una grande squadra e l’ex allenatore, che ha portato la nostra squadra in A”.

 

Il Pescara è stato stravolto a fine campionato e ora anche l’abbandono di Stroppa crea qualche difficoltà. “E’ stata una scelta del mister, noi eravamo coscienti delle difficoltà del dopo Zeman, cambiando molti giocatori. Pescara è una piazza esigente, votata al bel gioco, al calcio come divertimento, ma quello che conta al di là della bravura dei giocatori e dello spettacolo è riuscire a salvarsi. I tifosi vogliono vedere giocare bene e vincere, ma noi abbiamo cambiato categoria e la serie A è un altro campionato. Siamo la squadra più giovane del campionato, sapevamo di avere delle difficoltà”.

Perché non avete respinto le dimissioni di Stroppa?
“Ci abbiamo provato. Io stesso l’ho invitato a riflettere con tranquillità, ma quando trovi un muro. Ho aspettato fino al giorno seguente per cominciare a contattare eventuali sostituti, noi volevamo trattenerlo”.

Perché Bergodi e non Colomba?“Devi scegliere quello più indicato per le caratteristiche tecniche e societarie. La rosa dei mister che avevamo considerato comprendeva Marino, Colomba e Bergodi. Marino, però, devi prenderlo dall’inizio. Colomba ha salvato squadre importanti. Bergodi conosce l’ambiente, è stato per 9 anni a Pescara e facendo un’analisi a 360 gradi abbiamo fatto questa scelta”.

Conoscendo Zeman si aspettava queste difficoltà nella gestione della squadra?“Chi prende Zeman sa che è un integralista, esprime sempre e solo quel concetto di gioco. Devi seguirlo e sposare la causa a pieno, attaccare sempre e rischiare. O lo ami o lo odi. Se i calciatori comprendono questo, il boemo può arrivare in alto. Roma non è Pescara, il clamore di una mal gestione di De Rossi è enfatizzata dalla piazza, perché Zeman ai rapporti ci tiene molto”

Serie B e Serie A sono due sport diversi, si può applicare il gioco di Zeman ad alti livelli?
“Sono applicabili, ma dipende dall’interpretazione dei giocatori. Lo scorso anno noi abbiamo subito 5 sconfitte consecutive poi con l’ingresso di un giocatore al posto di un altro, ne abbiamo vinte 8 di fila”.

Che allenatore è Bergodi?“Martedì è arrivato, in questi giorni ha fatto doppia seduta di allenamento e ieri ha giocato un’amichevole per conoscere meglio i giocatori. E’ costretto dalla classifica ad essere più pragmatico. E’ un allenatore che fa giocare la squadra, però quando i punti cominciano a pesare è normale che un allenatore diventare più conservativo”.

Quintero dove lo avete trovato?
“L’abbiamo preso attraverso un collaboratore che abbiamo in Colombia. Lo scorso anno aveva giocato poco per qualche problema di crescita. Da marzo lo abbiamo seguito per qualche mese fino alla convocazione nella Nazionale maggiore. Ha un futuro importante davanti”.

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