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Dodò: “Dobbiamo vincere con il Torino e con l’Inter. Voglio crescere insieme alla Roma”

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dodòDodò quest’oggi è stato intervistato da Roma Channel. Il difensore brasiliano ha parlato a 360° della sua esperienza nella Roma.

Cosa vuoi dire ai tanti tifosi?
“Ringrazio i tifosi che finora mi hanno incontrato per strada, mi hanno fatto piacere le cose che mi hanno detto. La domanda che sento di più è ‘quando giochi?’, anche io ho voglia di giocare presto, tutti sanno quello che mi è successo, aspettiamo che io giochi”.

Com’è stato cambiare vita?
“E’ stato difficile, a Roma mi trovo molto bene, ma sul campo e sugli allenamenti è stato più difficile in campo, mi aspettavo il contrario, ma adesso sono già più adattato”.

C’è differenza con gli allenamenti che facevi in Brasile?
“Con Andreazzoli non troppo, però all’inizio un po’ di più, adesso più simili gli allenamenti e la gestione del gruppo, adesso è un po’ più facile capire”.

Come ricordi il primo periodo?
“Con molto fastidio, stavo molto bene in Brasile, sono arrivato qua da quasi sette mesi e dopo due allenamenti mi ha fatto male il tendine rotuleo e quello mi ha fermato un po’ di tempo e ho fatto fatica a recuperare. Adesso le cose vanno meglio, il dolore al ginocchio non c’è più, sono quelli normali che hanno tutti i giocatori, prima facevo tre-quattro allenamenti al massimo a settimana, adesso li faccio tutti”.

I primi minuti nell’amichevole estiva contro l’Aris…
“Mi ricordo benissimo, non mi aspettavo neanche di giocare, l’ho saputo qualche minuto prima, non ero ancora al massimo, i dottori e mister Zeman avevano un po’ di paura di mettermi in campo, però è stata una cosa molto bella, non giocavo da nove mesi e sono entrato per cinque minuti e allora ho provato a fare il massimo”.

Il derby?
“Subito dal riscaldamento sembrava un altro stadio, un’altra gente, non sembrava il solito Olimpico di tutte le domeniche, era una cosa diversa, un clima diverso, troppo bello. Quando mi sono andato a riscaldare avevo la pelle d’oca, già ero emozionato nel riscaldamento, quando sono entrato è stato veramente bello”.

I tifosi della Roma ti ricordano quelli brasiliani?

“Sì, ricordano più quelli del Bahia che quelli del Corinthians, qua i tifosi sono caldi, sono quelli che giocano insieme, sono troppo importanti, quando stanno insieme a noi, in campo facciamo molto di piu”.

Un primo bilancio di questi mesi alla Roma?
“Spero di giocare più partite, più minuti, è stato un periodo in cui ho giocato più partite però pochi minuti, adesso aspetto con il lavoro in allenamento e nelle partite”.

Senti la curiosità delle tue qualità da parte dei tifosi?
“Sì la sento, anche io ho la volontà di fare di nuovo quelle cose, le ultime 10-12 partite di fila al Bahia ho fatto benissimo, mi hanno dato il premio da migliore terzino, qui a Roma spero di fare anche di più”.

Dal punto di vista tattico cosa cambia rispetto al Brasile?
“Anche in Brasile la fase difensiva è importante, qui i giocatori hanno una funzione e fanno quello che chiede l’allenatore al 100%, in Brasile fanno quello che succede al momento, non quello per cui ci si è allenati, qui invece fanno meno improvvisazione”.

Ti alleni con difensori fortissimi…
“Cerco di prendere le loro esperienze sulla fase difensiva, anche Piris fa molto bene quel lavoro da terzino, già conoscevo anche lui quando ci ho giocato contro con il San Paolo, chiedo qualcosa che posso prendere per me”.

Adesso vi aspettano due trasferte importanti…
“Si, adesso abbiamo due partite in trasferta troppo difficili secondo me: il Torino, forse dobbiamo fare anche attenzione alla fase offensiva, giocano a quattro, dobbiamo tornare a vincere, possiamo ancora prendere punti fuori. Con l’Inter è una trasferta speciale, non si può perdere, bisogna vincere per forza, fare più del 100% e tornare con la finale”.

Cosa vuoi dire ai tifosi sul tuo futuro in giallorosso?
“Voglio dire che si possono aspettare il massimo da parte mia, io più di loro voglio fare bene e fare della Roma la più grande squadra d’Italia e d’Europa, voglio crescere insieme a tutta la squadra e ai ragazzi”.

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