Dragoni: “Unicredit non ha un atteggiamento chiaro, ha divisioni interne. Il partner...

Dragoni: “Unicredit non ha un atteggiamento chiaro, ha divisioni interne. Il partner italiano? Forse Caltagirone”

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Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24 Ore, è stato intervistato in esclusiva da Romagiallorossa.it per un approfondimento sulla questione societaria della Roma:

Unicredit ha prorogato al 31 marzo il periodo di esclusiva della trattativa con il consorzio americano. Lei oggi nel suo articolo scrive chiaramente che DiBenedetto attende delle risposte: perché questo ritardo da parte di Unicredit?
E’ una vicenda difficilmente decifrabile. Unicredit non ha un atteggiamento ben preciso, non sembra avere una sola posizione su questa vicenda e ha delle divisioni interne. La stessa anomalia è avvenuta al momento delle offerte vincolanti del 31 gennaio quando era apparsa quella di fondo di una sociietà lussemburghese riconducibile a Aabar. In seguito Aabar ha smentito ma quella operazione è stata ispirata dalla banca Unicredit che ha fatto trapelare la notizia. Ci saranno dei tempi complessi per la trattativa, sono emerse delle passività, la banca non dimostra di avere delle situazioni ben chiare al suo interno

Paolo Fiorentino aveva detto che la trattativa era in dirittura d’arrivo: ora pare che la banca prenda tempo e che la situazione all’interno di Unicredit non sia ben chiara…
Può darsi che la banca non si trovi d’accordo con quello che le è stato prospettato dalla cordata DiBenedetto, rappresentata dall’advisor PriceWaterHouse . Quando il 31 gennaio è stata annunciata l’esclusiva con il gruppo americano sembrava dovesse durare poche settimane invece i tempi inevitabilmente saranno lunghi

Secondo lei quali potrebbero essere i partner italiani? E’ possibile un ritorno di Angelini?
Non so se Angelini vorrà rientrare in gioco, dalle informazioni che ho credo che sia un po’ fuori da questa partita. Il nome che veniva indicato più spesso è un immobiliarista e costruttore che potrebbe operare sulle sue aree per il nuovo stadio. Potrebbe essere Caltagirone che è un nome importante, è anche una persona che ha un grande potere finanziario. Non so però, dipende dall’area su cui si vuole costruire lo stadio. L’area scelta per la costruzione dello stadio in passato era quella di Scarpellini e ha rappresentato una grande speculazione edilizia, ora l’attenzione verte su altre aree. C’è una battaglie interne sulle questioni di possibili partner italiani.

Si parla di un possibile ritorno di Franco Baldini: potrebbe coesistere con Montali?
Penso che le scelte di carattere sportivo saranno legate al futuro staff da dirigenziale che cadranno a cascata sul futuro allenatore. Questi signori americani così lontani, tramite i loro rappresentanti americani, inseriranno tuttavia manager italiani. Baldini e Montali sono due figure forti non compatibili, anche per quanto riguarda i loro rispettivi stipendi. Per cui vedo difficile una loro coesistenza.

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