A margine di un evento mondano Giuseppe Giannini, indimenticabile capitano della Roma anni ’90, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Romanews.eu:
Il calcio è sempre protagonista. Può essere il punto di incontro per tante persone e può far ritrovare la gioia anche di fronte a fatti brutti come questo?
“Assolutamente. La testimonianza è la presenza di persone non solo ‘importanti’. Sono qui proprio per ricordarlo e credo che questa sia la testimonianza più importante e più bella che si possa fare“.
Parlando di Roma. Che Roma hai visto contro la Lazio e che Roma sarà domani?
“Contro la Lazio il primo tempo a me non è piaciuto, secondo tempo un pochino meglio anche se era prevedile visto il fatto di giocare con un uomo in più, però la Lazio è sembrata leggermente migliore sotto l’aspetto atletico pur avendo giocato in Europa League, quindi c’è stata un po’ di delusione da parte dei tifosi e da parte di chi la segue. Ringraziando Dio abbiamo strappato questo pareggio e adesso la Roma deve cercare in tutti i modi di chiudere il campionato facendo risultati positivi perché secondo me il terzo posto è ormai difficile che possa raggiungerlo“.
Se tu fossi l’allenatore della Roma come ti comporteresti con Osvaldo?
“Se devo essere sincero ho letto adesso in prima pagina che c’è qualcosa (lite con Burdisso n.d.r.) però uno dovrebbe viverle lì le cose, sai da fuori è sempre molto difficile giudicare ed immedesimarsi nelle persone. Sono sempre accadute queste cose poi sta alla sensibilità dell’allenatore, dello staff, anche della stessa società cercare di evitare scontri ed eventualmente di riparare qualora ce ne fosse biso
