Giornate di nebbia non possono eclissare una stella

Giornate di nebbia non possono eclissare una stella

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destroLa Roma perde la sua seconda partita consecutiva: dopo la disfatta di Napoli arriva infatti la sconfitta al Massimino contro il Catania, complice una rete del Papu Gomez al 61′. A margine della partita, viene fuori tra tifosi ed addetti ai lavori un dibattito molto ricco che coinvolge un calciatore in particolare: Mattia Destro. A Napoli ha avuto a disposizione 3 nitide palle gol, su imbeccata praticamente perfetta di Francesco Totti, ma non è riuscito a sfruttarne a dovere neanche una, vuoi per la tenacia della difesa azzurra, vuoi per la poca freddezza in area di rigore; a Catania ha sbagliato diverse conclusioni, alcune anche apparentemente molto semplici, ed è apparso in piena confusione. Il giocatore è stato raggiunto dalle sirene rossonere di Berlusconi, che settimana scorsa non ha fatto nulla per nascondere il suo interessamento per il calciatore; Mattia, di contro, non ha esitato a ringraziare il Presidente milanista: “Ringrazio Berlusconi per le belle parole spese, sono cose che inorgogliscono.

La tifoseria è spaccata, c’è chi lo difende, per via dell’età e dello stato confusionale della squadra, chi dice che non è all’altezza di una grande piazza e chi addirittura parla di errore di mercato, avendo in casa Bojan Krkic.

Partendo dall’ultima affermazione, dal punto di vista realizzativo le cose non stanno propriamente così bene per lo spagnolo: il numero 22 rossonero ex Barça abbia segnato 7 reti in 33 presenze con la Roma e finora 3 gol in 14 apparizioni in rossonero. 18 reti in 61 presenze in Serie A per Mattia Destro, con minutaggio limitato, 10 in 47 presenze totali per Bojan Krkic: 8 sono i gol di differenza tra due giocatori lontani uno dall’altro 7 mesi (l’ex blaugrana il più “grande”). Prendendo in considerazione soltanto i gol fatti in maglia giallorossa, Destro è a 3 gol da Bojan, con la metà e più di partite in meno.

Per quanto riguarda invece chi ne mette in discussione il talento, procediamo con una parallelo di numeri e statistiche, paragonando Mattia Destro, che comunque è a tutti gli effetti la seconda scelta dopo Osvaldo (quindi con minutaggio ridotto, ndr), con altri centravanti della storia italiana, in particolare cercando la stessa età come metro di giudizio:

PRUZZO-GENOA

ROBERTO PRUZZO: Il “Pelè di Genova“, “O’ rey di Crocefieschi“, oppure semplicemente “Bomber“, cresciuto calcisticamente nel Genoa, a 21 anni è appena stato promosso in Serie A con il suo Genoa, e disputa nel 1976-1977 un’ottima stagione, condita da  18 reti in 30 presenze. Due anni dopo passa alla Roma per l’importante cifra di 3 miliardi di lire, segnando 9 reti in 29 presenze al debutto in giallorosso.

casiraghi

PIERLUIGI CASIRAGHI: Altro grande centravanti della storia italiana. All’età di 21 anni Casiraghi, Stagione 1990-1991, gioca già da un anno alla Juventus, dove arriva la Stagione precedente per 6,4 miliardi di lire, e segna 8 reti in 24 apparizioni in bianconero. Il centravanti di Monza segna anche 2 reti in Coppa Italia, e dalla sua ha anche il palcoscenico continentale: la Juve in quella stagione disputa la Coppa delle Coppe, nella quale Casiraghi gioca 6 partite siglando ben 4 reti. Statistica finale di quell’anno, quindi: 34 presenze, 14 gol. Casiraghi è il perfetto esempio che un grande centravanti è anche altro oltre alla realizzazione: 124 reti in 443 presenze ne sono la prova, eppure il giocatore, nella sua seppur breve carriera, causa infortuni, viene ricordato come uno dei più gloriosi attaccanti nazionali.

1985vialli

GIANLUCA VIALLI: Lucagol, cresciuto tra Pizzighettone e Cremonese, a 21 anni giocava nella Sampdoria, Stagione 1985-1986. Vialli si trasferì nel club blucerchiato nel 1984 dalla Cremonese. Ritornando al 1985, l’attaccante ha segnato 6 gol in 28 partite in Serie A, includendo le Coppe, 8 reti in 39 presenze. Il boom realizzativo lo ha nella stagione 1988-1989, 25enne, quando segna in totale 33 reti in 52 partite. Seguono poi tre stagioni quasi tutte sulle venti realizzazione, che portano la Juventus ad acquisirne il cartellino, in cambio di 4 miliardi più 4 giocatori, Corini, Zanini, Bertarelli e Michele Serena, per un valore totale di 30 miliardi.

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CHRISTIAN VIERI: All’età di 21 anni Bobo era al Venezia in Serie B, Stagione 1994-1995 (la stessa di Pippo, i due sono coetanei, ndr) terminando il Campionato in 9a posizione, segnando 11 gol in 29 presenze. Debutta in Serie A nello stesso anno di Inzaghi ma antecedendolo all’Atalanta, per poi esplodere anch’egli la stagione seguente, in maglia bianconera, quella della Juve, con cui segna 8 reti in 23 partite, attirando su di se gli occhi di diverse società tra cui l’Atletico Madrid, che a fine stagione lo acquisterà proprio dalla Vecchia Signora per 34 milioni di lire (17 milioni di euro, facendo un azzardato cambio per rendere la cifra attuale, molto vicina a quella fissata per Destro con il suo passaggio dal Genoa alla Roma, ndr).

filippo-inzaghi-piacenza

FILIPPO INZAGHI: All’età di 21 anni, il Pippo nazionale era passato al Piacenza in Serie B, era la stagione 1994-1995, vincendo con i biancorossi il campionato cadetto e siglando 15 reti in 37 apparizioni. Precedentemente Inzaghi, cresciuto calcisticamente proprio nel Piacenza Calcio, ha disputato la stagione 1992-93 in prestito al Leffe in Serie C1, siglando 13 gol in 21 presenze, e la stagione seguente sempre in prestito ma al Verona, in serie B, realizzando sempre 13 reti, ma in 36 presenze. Dopo il debutto in A col Parma nella Stagione 1995-1996, scoppia l’anno dopo nell’Atalanta, vincendo il titolo di capocannoniere per la prima volta.

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ALBERTO GILARDINO: Cresciuto calcisticamente tra Cossatese e Biellese, passa poi al Piacenza, dove si fa notare per le sue doti realizzative, soprattutto per tempismo. All’età di 21 anni gioca nel Parma di Prandelli, il Parma dei miracoli, vista la vicenda-Tanzi che aveva travolto la Società gialloblù: parliamo della Stagione 2003-2004, la Stagione della ribalta di Alberto. Alla fine del torneo saranno 23 le reti in Serie A, in 34 partite, mentre estendendo a tutte le competizioni (il Parma giocava l’allora Coppa Uefa in quell’anno, ndr) sono 26 le realizzazioni in 40 partite.

MarcoSaulecco

MARCO SAU: Una delle sorprese di questo campionato, dopo quanto di buono fatto con Foggia e Juve Stabia nei due anni precedenti. Marco Sau, sardo di Sorgono e proveniente dalla Primavera di Cagliari, a 21 anni giocava in prestito a Lecco, segnando la miseria di 4 reti in 30 presenze. L’anno dopo esplode a Foggia, complice l’arrivo in Puglia di Zeman, che lo trasforma in una punta spietata: saranno difatti 20 i gol in 33 partite, arrivando a 39 partite e 23 reti includendo le partite di Coppa Italia di Categoria. L’anno dopo, ovvero la stagione scorsa, passa alla Juve Stabia in Serie B, sempre in prestito dal Cagliari, ma non sente la differenza di categoria: 21 reti in 36 partite, il giusto per meritarsi la conferma a Cagliari per il debutto in A. Sono 7 finora le realizzazioni in 16 presenze, con un minutaggio sempre maggiore.

Immobile

CIRO IMMOBILE: Attaccante cresciuto calcisticamente nel Sorrento, dove firma 30 gol con gli allievi nel 2007-2008, conquistandosi il passaggio alla Juventus. Dopo aver vinto il Trofeo di Viareggio con la Primavera 2008 bianconera, inizia la girandola di prestiti. A 21 anni gioca in Serie B nel Pescara di Zeman, è il terminale offensivo del tridente atomico con Sansovini e Insigne: saranno 28 le reti complessive siglate in 37 partite. Nel Gennaio della stessa stagione il Genoa ne rileva metà cartellino dalla Juventus per 4 milioni di euro, rinnovando, poi,  la comproprietà al momento della decisione pre-buste. Finora in Serie A ha segnato 5 reti in 18 partite, 19 se consideriamo anche la Coppa Italia.

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LUCA TONI: La punta emiliana nel 1998-1999, a 21 anni, gioca nella Lodigiani, in Serie C1, e termina il campionato con 15 reti all’attivo in 31 presenze. Vi era appena arrivato dal Fiorenzuola, retrocesso l’anno prima in C2. Esordisce in Serie A a 23 anni con il Vicenza, segnando 9 gol in 31 partite, gioca una buona stagione col Brescia nel 2001-2002 segnando 13 gol in 28 partite,  ma esplode nel 2003 a Palermo, una scelta di vita che ha pagato, cambiandogli la carriera: 30 gol in 45 partite nel 2003-2004 in Serie B, promozione in A e Stagione eccelsa con 20 gol in 35 presenze quella successiva, passaggio alla Fiorentina nell’estate del 2005, con cui gioca 38 partite segnando 31 gol (33 totali). Tutto ciò tra i 26 e i 28 anni.

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MATTIA DESTRO: Cresciuto nelle giovanili dell’Ascoli, passa all’Inter dove vince due scudetti con Giovanissimi ed Allievi, diventando poi il bomber della Primavera. Passato al Genoa nel 2010, debutta in serie A contro il Chievo a 19 anni, segnando dopo 6 minuti il suo primo gol in Serie A. Acquistato a titolo definitivo dal Genoa nell’ambito dello scambio con Ranocchia, viene ceduto al Siena la Stagione dopo, nella quale segna 13 gol in 32 presenze, attirando su di sé gli occhi di mezza Serie A. Arriva alla Roma nell’estate del 2012, non gioca titolare, ma è il cambio di Osvaldo. Nel piccolo spazio che si ritaglia trova la rete 5 volte in 16 apparizioni, Coppa Italia inclusa. Ah, la Stagione è solo a metà, il Campionato è ancora in corso…

A volte i numeri parlano molto più delle parole. Fiducia, sudore, lavoro e serenità: le carte in regola per sfondare tra i grandi.

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