La “New Roma”: tutti i dettagli del progetto americano di DiBenedetto

La “New Roma”: tutti i dettagli del progetto americano di DiBenedetto

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Il sogno americano è ad un passo dal realizzarsi. Il Cda di Roma 2000 ha concesso nel pomeriggio ufficialmente la trattativa in esclusiva alla ‘DiBenedetto As Roma Llc’ che, di fatto, è un passo significativo verso il passaggio di mano dalla famiglia Sensi alla cordata statunitense guidata da Thomas DiBenedetto. Il tavolo tecnico a cui hanno preso parte il presidente di Roma 2000 Attilio Zimatore, Rosella Sensi e il responsabile corporate per il centro-sud di Unicredit, Antonio Muto, hanno ritenuto soddisfacenti le integrazioni di DiBenedetto e soci giunte sia nella notte che questa mattina. Le cifre per rilevare il 60% di Italpetroli si aggirerebbero intorno ai 77 milioni di euro, con Unicredit che rimarrà proprietaria di una quota. Oltre all’ormai noto Thomas DiBenedetto, italo-americano di Boston e co-proprietario dei Boston Red Sox, ci sono anche altri tre soci che rispondono ai nomi di Richard D’Amore, Michael Ruane e James Pallotta. Si defilano rispetto alle iniziali indiscrezioni, dunque, Arthur Falcone e Julian Movsesian, quest’ultimo il più loquace di tutti avendo rilasciato diverse interviste sia in Italia che negli Usa.

IL PROGETTO – La Roma come i New York Yankees, in campo e fuori. Una squadra competitiva sul terreno di gioco e un marchio di successo a livello mondiale. Sono gli obiettivi della cordata statunitense che vedono la Roma molto più di un semplice club. La società giallorossa ha il potenziale per diventare un brand in grado di imporsi rapidamente a livello planetario. Il marchio AS Roma, secondo gli acquirenti a stelle e strisce, merita la stessa attenzione e il medesimo trattamento che viene riservato alle icone dello sport. Il consorzio Usa vanta l’esperienza e le competenze necessarie per valorizzare il brand del club che, in tutto il mondo, viene identificato con la ‘Città Eterna’. Il progetto prevede il rapido e massiccio sviluppo delle attività commerciali: dagli attuali 136 milioni di euro si punta ad arrivare a circa 175 milioni nel 2015. La vendita dei biglietti dovrà tornare ai livelli ‘storici’ toccati in passato, quando lo stadio Olimpico era costantemente gremito. Gli abbonamenti dovranno costituire circa il 40% della platea complessiva e, al botteghino, la Roma dovrà insediarsi tra i primi 3 club della Serie A. Per arrivare a simili traguardi si adotteranno strategie mirate per la vendita dei biglietti, riproponendo modelli che si sono dimostrate efficaci nell’efficiente universo sportivo nordamericano.

STADIO DI PROPRIETA’ – Uno dei pilastri del piano della cordata sarà la progettazione e la realizzazione di uno stadio di almeno 45.000 posti che possa diventare il cardine di un universo ‘entartainment’ comprendente anche ristoranti e negozi. Lo stadio, così come il centro tecnico di Trigoria, diventerebbe la meta di tour organizzati per tifosi-turisti provenienti anche dall’estero: lo slogan ‘tutte le strade portano all’AS Roma’ riassume gli obiettivi della cordata in questo settore. I progressi della Roma passeranno anche per lo sviluppo del merchandising che, abbinato ad un nuovo approccio marketing, può crescere del 10% già tra il 2011 e il 2012 e arrivare a balzi del 30% quando il business sarà consolidato.

NUOVO SITO – La strategia prevede il potenziamento della rete di vendita dei prodotti, il consolidamento del legame tra club e città e, ovviamente, la tutela dei prodotti ufficiali sul mercato. Per arrivare ai tifosi, verrà sviluppata e ampliata l’attività editoriale. Tale settore comprende anche il sito ufficiale della società.

NUOVO SPONSOR: NIKE O ADIDAS – Nell’agenda di DiBenedetto & Co. viene dedicata attenzione anche al capitolo ‘sponsorship’ che può valere il 20-30% in più rispetto alla situazione di oggi. L’accordo con l’attuale partner tecnico, la Kappa, potrebbe essere ridiscusso prima del 2013. Parallelamente, si potrebbe sondare il terreno con altri marchi di livello mondiale come Nike o Adidas.

MERCHANDISING – La società si muoverà per stringere accordi commerciali e di reale collaborazione con più di un partner: gli esempi da seguire, in questo caso, possono essere anche quelli di altre società italiane come Inter e Juventus. In un panorama nazionale caratterizzato dalla vendita centralizzata dei diritti televisivi, la AS Roma ‘made in Usa’ arricchirà la propria offerta esplorando anche i territori del digitale e della telefonia mobile con progetti ambiziosi e tipici di una vera ‘media company’: la copertura delle attività della squadra sarà capillare, una sorta di ‘reality show’ che comprenderà, ovviamente, anche la creazione di un team di cheerleaders.

TOUR IN AMERICA – La caratura internazionale del club sarà amplificata dai tour che verranno pianificati con attenzione particolare alle aree nelle quali sono più radicate le comunità italiane: le trasferte della squadra in Nord America e Sud America potrebbero fruttare già 3 milioni nel 2012. La Major League Soccer, ovviamente, potrebbe diventare un interlocutore privilegiato per organizzare amichevoli di lusso a New York, Boston, Los Angeles, Chicago o Toronto.

SETTORE GIOVANILE – Si guarda a Stati Uniti e Asia, inoltre, anche per la creazione di ‘academy’ destinate a formare giovani calciatori e, contemporaneamente, a radicare il brand della AS Roma in nuovi, potenziali mercati.

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