L’ANGOLO DEL TIFOSO, il Lunedì solo su ROMAGIALLOROSSA.IT

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Continua la nostra rubrica: L’ANGOLO DEL TIFOSO. Quest’oggi vi chiediamo di dire la vostra sulla partita di ieri Pescara-Roma. La domanda che vi poniamo è questa: Vanno bene i 3 punti pur non vedendo un grande calcio, oppure la prestazione viene prima?

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ASPETTIAMO NUMEROSE LE VOSTRE OPINIONI!!!

Emiliano Abbafati: Non si vede il calcio spumeggiante che faceva Zeman, però mi sembra che in difesa si rischi meno, si faccia girare molto la palla (tipo Luis Enrique) senza affondi pericolosi evitando così contropiedi micidiali e che nella parte finale lo schema era un 4-4-2!

Piero Principi: Tre punti vanno bene ma il gioco del boemo non si è visto se non in poche occasioni. Diciamo che ieri è stata una partita anomala perchè dopo il primo gol i giocatori hanno pensato che era tutto sin troppo facile e si sono “seduti” senza metterci quel qualcosa di più. Commento tecnico, partita bruttina, capitano immenso, Goicoechea??????, Destro gioca da solo come era abituato a Siena, Pjanic con il capitano in campo non può giocare, alla fine abbiamo ficito con un 3-5-1 mi sembra.

Federico Danella: Riguardo alla partita ti dico che non è stata una partita esaltante secondo me, ma ho visto dei segnali importanti da Marquinhos, sempre più leader difensivo, da Bradley, con il quale secondo me la difesa è più protetta e da Destro che ha segnato, si è dato un gran da fare ed è stato il più pericoloso anche se palesemente fuori ruolo.

Bruno Rosati: Seconda partita consecutiva di sbadigli e non-gioco. Risultato: 2 vittorie, 6 punti, 3 reti segnate e (udite udite!) ZERO RETI SUBITE!!!
Bizio AS Roma: Una partita sufficente, contro una squadra mediocre, Totti su tutti, bene Destro, ottimo Castan, Piris e Marquinhos, malissimo Osvaldo svogliato fuori posizione sempre, irritante. P.S.: ZEMAN perchè non fai fare un pò di panchina al signorino Osvaldo?
Federico Candian: Non ha giocato bene. L’importante ed aver preso tre punti poi Zeman se deve criticarlo bisogna vedere dove arriva a fine campionato!!! Si sa ha un bel gioco rischi, ma bisogna vedere se la Roma è’ in Europa se Zeman rimane ma con il gioco che ha rischi di prendere gol!
Massimo Malcangio: Una Roma non bella, lontana dal calcio aggressivo e con squadra corta che vuole mister Zeman, poco cinica come consuetudine delle squadre del boemo riesce a tenere in partita un Pescara davvero mediocre. Note positive oltre ai 3 punti, le conferme di Marquinhos in difesa che sembra essere una sorta di primo Samuel (più veloce ) e Bradley che in mezzo al campo da più corsa e sostanza di Tachtsidis. Da rivedere invece la prova di Osvaldo, apparso stanco e soprattutto svogliato, azzardare Nico Lopez con Destro nel suo ruolo naturale di punta centrale nel secondo tempo sarebbe potuta essere una mossa da provare.
Alessia Parimpampù: Risultato troppo piccolo contro una piccola squadra, se non fosse per l’immenso Totti sarebbe stata una partita grigia. Osvaldo senza voglia, Destro troppi errori, meno male che almeno davanti la porta non ha sbagliato. Ma nonostante tutto tre punti che fanno capitale!
Serena Bari: Per fortuna 3 punti. Ma che vergogna. Roma ridicola. Solo Totti a correre dappertutto alla fine della partita forse l’unico sudato. Zeman no comment: i cambi che ha fatto parlano da soli.

 

Andrea Li Causi ci ha scritto una mail (redazione@romagiallorossa.it) con il suo punto di vista:

Vanno bene I 3 punti? O la prestazione viene prima?

Come sempre, la verità sta nel mezzo.

I tre punti di Pescara sono fondamentali, servono a migliorare la classifica, il morale, e l’autostima. In questo senso, poco importa che siano maturati al termine di una partita poco convincente sul piano del gioco: meglio vincere 1-0 soffrendo qualcosa che pareggiare 4-4 o perdere 4-3 avendo dato spettacolo. Gli almanacchi riporteranno i risultati, non la qualità delle prestazioni. Detto questo e guadagnati ‘sti benedettissimi tre punti, è chiaro che una prestazione del genere sarebbe valsa una sonora sconfitta con quasi la metà delle squadre del Campionato di Serie A. Sterili davanti, cauti a centrocampo, più o meno solidi in difesa (salvo tremare a tempo quasi scaduto per le solite palle regalate ai limiti dell’area).

Ma non v’è motivo di fasciarsi la testa: anzi. I cambi di Zeman ci dicono che sta cominciando a ragionare sull’andamento della partita, anziché ostinarsi nella sua ortodossia offensivista. Questo può significare che vedremo d’ora in avanti una squadra in grado di cambiare pelle in corso di gara, di fabbricare azioni da gol ma anche di contenere quando c’è da soffrire. Così si vincono i campionati: un punticino dopo l’altro. Dopodiché noi potremo anche lamentarci del gioco, ma meglio lamentarsi col tricolore sul petto, no?

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