L’AVVERSARIO – Samp, il 4-3-3 mascherato di Ferrara orfano di Maxi Lopez...

L’AVVERSARIO – Samp, il 4-3-3 mascherato di Ferrara orfano di Maxi Lopez e (forse) Obiang.

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Dopo la discussa vittoria a tavolino contro il Cagliari, la Roma scenderà domani in campo per disputare la 5a giornata di Campionato. La squadra di Zeman, ora quinta a 7 punti, ha la possibilità, dopo i 3 punti aggiunti ieri dalla giustizia sportiva, di mettere il fiato sul collo alla Juventus nello scontro diretto di Sabato. Per farlo, domani dovrà avere la meglio sulla Sampdoria, che precede i giallorossi di 2 lunghezze in Classifica.

IL MISTER E LA PARTENZA RAZZO – Salutato il mister Iachini, autore prima della rimonta e poi della successiva promozione, la squadra è stata affidata a Ciro Ferrara: decisione contestata da alcuni affezionati al vecchio tecnico e da altri scettici per il nuovo arrivato. La scelta però è stata premiata dai primi risultati stagionali. La squadra di Ferrara è partita a razzo, vincendo 3 partite e pareggiandone una, (l’ultima, contro il Torino, ndr) annullando da subito la penalizzazione e candidandosi a mina vagante di questa Serie A.

ANALISI TECNICO/TATTICA Il punto di forza della squadra blucerchiata è stato finora Maxi Lopez, bomber ritrovato dopo essere caduto quasi nel dimenticatoio al Milan. L’attaccante argentino, però, non sarà disponibile per la partita di domani sera, essendo stato squalificato per due giornate per aver preso a calci lo spogliatoio degli arbitri dopo Sampdoria-Torino. Il suo posto dovrebbe, a meno di clamorose novità, esser preso da Nicola Pozzi, che ha pareggiato i conti col Toro Domenica scorsa con un rigore. Altro cardine del gioco di Ferrara è Obiang, finito nel mirino di Sabatini, anch’egli in dubbio sulla mediana, con Soriano che si candida per una maglia da titolare.  Il centrocampista spagnolo ha fornito il giusto mix tra tecnica individuale e tattica, abbinandole a doti fisiche e caratteriali che gli hanno permesso di schermare al meglio la difesa ed essere il primo elemento utile alla costruzione dell’azione. De Silvestri potrebbe partire dal 1° minuto sull’out di destra, con Berardi in panca. Poli out per una lesione all’adduttore destro. Per lui un mese di stop. Ecco la probabile formazione:

Sampdoria (4-3-3): Romero; De Silvestri, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Maresca, Soriano; Estigarribia,Pozzi, Eder. All Ferrara

IL MODULO E LA DISPOSIZIONE IN CAMPO – Tatticamente la Samp gioca con un 4-3-3 dinamico, con un gioco sviluppato sugli esterni. Dopo aver evoluto il 4-3-1-2 proposto nelle prime fasi della sua carriera da allenatore, il modulo sviluppato da Ferrara è stato un 4-3-3 camuffato, dal momento che la disposizione in campo è spesso più un 4-5-1, molto attento anche nella fase di non possesso palla grazie ad ali diligenti e rapido nelle ripartenze. La squadra doriana ha dimostrato di saper essere attenta ed ordinata in fase difensiva concedendo poco e chiudendo gli spazi. Ma allo stesso tempo propositiva e pungente in fase d’attacco grazie alla qualità degli elementi a disposizione. Molto efficace la gestione delle palle inattive grazie alle torri disponibili, spesso letali in queste circostanze.

I PRECEDENTI – Sono 122 i precedenti fra le due formazioni in campionato di serie A a girone unico con 54 vittorie della Roma, 32 i pareggi e 36 le vittorie della squadra di Genova. L’ultimo Roma-Sampdoria è finito 3-1 per i padroni di casa, il 22 Maggio 2011, con iniziale vantaggio ospite con Mannini, poi rimontato dalle reti di Totti, Vucinic e Borriello. Nella Stagione 2009/2010 la Doria vinse 2 a 1, quel 25 Aprile dove Pazzini con una doppietta ribaltò il vantaggio di Totti e spense le speranze di scudetto per la squadra della Capitale. Il Capitano ha segnato ben 13 gol alla Samp, chissà che non si regali per il compleanno, il 14esimo.
La vittoria più larga è per 6-1, risultato che si è ripetuto due volte, nella stagione 59-60 e in quella 63-64, con Pedro Manfredini mattatore: doppietta in un match, tripletta nell’altro, per un totale di 8 gol siglati contro la Samp.
La sconfitta più pesante risale alla stagione 96-97: 1-4, Balbo aprì le marcature, un autogol di Aldair, una doppietta di Vincenzo Montella e una rete di Mancini ribaltarono e chiusero il risultato. Altra sconfitta con lo stesso scarto nella stagione 86-87, uno 0-3 con reti Vierchowod e Vialli (doppietta).

 

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