L’AVVERSARIO, NUMERI & PRECEDENTI – Il Napoli del tormentato Mazzarri sotto l’egida...

L’AVVERSARIO, NUMERI & PRECEDENTI – Il Napoli del tormentato Mazzarri sotto l’egida del Cavanesimo

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romanapoli2Ultimo match di campionato per la Roma di Mister Andreazzoli. La fine di un incubo, così potremmo chiamare la partita di Domenica all’Olimpico, dopo una Stagione come da sempre ultimamente, molto carica di tensione, pressione e argomenti delicati. Primo tra tutti, adesso, inutile negarlo, la vicenda allenatore. Walter Mazzarri, dal 2009 sulla panchina del Napoli (l’allenatore che più è durato su una panchina di Serie A al momento, nonostante la sua passione per i contratti biennali), ultimamente viene con insistenza accostato ai colori giallorossi, anche se dalla Campania arrivano voci di un possibile rinnovo con la Società azzurra, un po’ come fece nel 2011, quando era considerato il nuovo allenatore della Juventus, con tanto di casa trovata a Torino. Mazzarri ama i contratti biennali, come abbiamo accennato prima, perché ama gli stimoli nuovi, ama avere il senso di sfida, la molla dentro che lo porta a far bene e a stimolare sé stesso e il suo gruppo. Non a caso l’accostamento alla Juve avvenne dopo due anni sotto il Vesuvio, non è un caso che dopo altri due anni ci siano altre voci riguardanti il suo futuro.

Ma torniamo al match, e principalmente a definire il prossimo avversario della Roma. Il Napoli. La certezza è che le squadra allenata da Aurelio Andreazzoli ha dimostrato di saper preparare meglio le partite di cartello che quelle con le “piccole”, come dimostrano i punti conquistati contro le prime e quelli persi con le seconde. Il Napoli in campionato ha messo il sigillo al secondo posto con due gare di anticipo, sbancando il Dall’Ara e vincendo per 0-3 con le reti di Hamsik, Cavani e Dzemaili, quest’ultimo centrocampista rigenerato da Gennaio e vera arma in più di Mazzarri con 7 reti realizzate finora. Sono 32 i punti raccolti  in trasferta dalla squadra azzurra, frutto di 9 vittorie 5 pareggi e 4 sconfitte, curiosamente lo stesso rendimento casalingo di quest’anno della Roma; in quanto alle reti, 28 segnate e 16 subite finora in trasferta, contro le 38 siglate e le 23 subite dalla Roma all’Olimpico.

Riguardo ai marcatori avversari, inutile dire che il re è senza ombra di dubbio il prossimo uomo mercato, Edinson Cavani, il Matador azzurro, autore finora di 28 reti in campionato, 77 in 103 partite di campionato da quando è a Napoli, la cifra mostruosa di 103 reti in 137 partite totali in 3 anni (media di 34 gol abbondanti all’anno), dopo averne segnate 34 in 109 presenze a Palermo in 4 anni, appena 37 coppe incluse (media di 9 gol ad anno). Il secondo marcatore azzurro è Marek Hamsik, forse il vero e proprio fulcro di gioco azzurro, l’uomo in più che quando non gira blocca la manovra della squadra. Per lui finora 11 gol in campionato, conditi però dalla bellezza di 14 assist classifica che conduce in tutta la Serie A davanti a Totti, che ne ha messi a segno 12. Facendo un piccolo parallelo, il Napoli ha messo a segno, solo considerando gli uomini d’attacco, 32 assist, suddivisi in Hamsik (14), Pandev (7), Insigne (7) e Cavani (4, quanto quelli di El Saharaawy, Di Natale e Hernanes): in casa Roma, invece, sono 18 gli assist, 12 di Totti oltre ai 3 di Lamela,i 2 di Osvaldo e uno di Destro, considerando che sono arrivati 5 passaggi vincenti da Pjanic, 4 da Florenzi, 3 da De Rossi e Balzaretti. 51 a 41 il computo totale.

I PRECEDENTI – Sono 65 i precedenti tra le due squadre, con la Roma nettamente in vantaggio nel bilancio totale con 28 successi; 28 i pareggi (ben 11 0-0), ultimo dei quali l’anno scorso, e 9 vittorie per il Napoli. L’ultima vittoria giallorossa risale al 2009-’10, con la doppietta di Totti a rimontare il vantaggio iniziale partenopeo di Lavezzi; ultimo pareggio l’anno scorso, 2-2 con le reti di Marquinho, rimonta napoletana con Zuniga e Cavani, mentre Simplicio abile a pareggiare all’87° minuto di gioco. L’ultimo successo napoletano risale a due anni fa, quando la doppietta di Cavani stese la compagine romanista. Prima del 2009 per trovare un altro successo bisogna risalire alla Stagione 2000-’01, con le reti di Delvecchio, Totti e Batistuta; addirittura 8 anni, perchè oltre al pirotecnico 4-4 del 2007-’08 e all’1-1 del 2008-’09, ci sono 6 anni di Serie B/C, complice la delicata situazione finanziaria del club napoletano. Vittoria più larga della Roma il 6-2 della stagione 1997-’98, condita dalle reti di candela Gautieri, Balbo, autore di una tripletta, e Di Francesco , con reti di Altomare e Bellucci per il Napoli.

TATTICA – Come detto in precedenza, il vero fulcro del Napoli è Marek Hamsik, che quest’anno ha leggermente arretrato il suo baricentro, giocando più spesso quasi accanto ai centrocampisti, abbassandosi e quindi giocando più palloni chiave. Lo slovacco è infatti imprescindibile per la sua capacità di svariare tra compiti di copertura da mediano e incursioni letali da trequartista puro. Il gioco vario e imprevedibile dello slovacco è però possibile solo grazie alla presenza fondamentale a centrocampo di due marcatori implacabili come Behrami e Inler con quest’ultimo che condivide con il quasi titolare Dzemaili anche un’ottima propensione offensiva soprattutto grazie alla precisione balistica dalla lunga distanza. Lo schema base di Walter Mazzarri è rimasto sempre lo stesso nei suoi finora 4 anni sulla panchina azzurra ed è ormai entrato nel DNA della squadra azzurra: un 3-5-2 aggressivo che ha come primo scopo portare un pressing molto alto e costringere gli avversari all’errore. Il Napoli infatti punta per natura tattica più sulle disgrazie altrui che su un’effettiva co, evoluto ormai in un 3-4-2-1 basato su una manovra avvolgente, potendo contare anche sull’aiuto di Cavani nei ripiegamenti difensivi. Cavani è il vero e proprio simbolo del Napoli, correndo a tutto campo, pressando e aggredendo l’avversario. Il massimo finalizzatore del Napoli e del Campionato è la chiave dei  micidiali contropiede partenopei assieme a Pandev e Insigne: il primo preferito come regista offensivo e il secondo sempre pronto a spaccare le partite con le sue accelerazioni che lo rendono anche un ottimo esterno, un’assenza non di poco conto nella partita di Domenica. La vera arma di Mazzarri, da sempre, sono gli esterni, sempre veloci e abili a far ripartire la squadra; l’allenatore toscano ha inventato Zuniga esterno sinistro, nonostante la presenza in rosa del mancino Armero, mentre dall’altra parte agisce Christian Maggio, scudiero mazzarriano dai tempi doriani. Tra i pali l’esperto Morgan De Sanctis, mentre la difesa sorprendentemente continua reggere alla grande in campionato: il terzetto con ogni probabilità sarà composto da Britos, Cannavaro e Rolando, quest’ultimo chiamato all’ultima occasione per tentare di rimanere a Napoli. La difesa è abilissima a gestire i lanci lunghi, mentre soffre e non poco quando viene attaccata palla a terra.

PROBABILE FORMAZIONE

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Rolando, Cannavaro, Britos; Maggio, Dzemaili, Behrami, Armero; Hamsik, Pandev; Cavani.
A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Gamberini, Mesto, Donadel, Radosevic, Inler, Zuniga, El Kaddouri, Calaiò.
Sql.: Insigne
Ind.: Nessuno

 

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