LIBERTADORES – Corinthians e Boca Juiniors le finaliste, fuori Neymar

LIBERTADORES – Corinthians e Boca Juiniors le finaliste, fuori Neymar

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Il Boca Juniors e il Corinthians saranno le due finaliste di questa edizione di Copa Libertadores 2012. Entrambe le squadre hanno dimostrato di essere di un’altra pasta rispetto a tutte le altre pretendenti e nonostante qualche incidente di percorso lungo il cammino superano l’ultimo ostacolo ottenendo il pass per la doppia sfida che vale una stagione, infatti in Sudamerica anche la finale si gioca su 180 minuti quindi con gare di andata e ritorno sui rispettivi campi seguendo la scia un po vintage della Coppa Uefa la cui finale fino alla stagione 97-98 era disputata anch’essa nella medesima maniera.

BOCA JUNIORS – La squadra di Falcioni forte del 2-0 dell’andata si presenta all’Estadio Nacional de Santiago per nulla intenzionata a fare barricate improntando invece una gara di autorità non arretrando mai di un centimetro il proprio baricentro cercando poi di sfruttare gli inevitabili spazi che la Universidad de Chile,chiamata ad una vera impresa, doveva per forza di cose concedere agli avversari per cercare di rimontare lo svantaggio. Nonostante questo atteggiamento offensivo la U non impensierisce mai l’estremo difensore boquense Orion che resta quasi inoperoso fino alla ripresa dove con un paio di apprezzabili interventi spegne ogni velleità cilena. L’occasione migliore della partita è per il Boca e capita tra i piedi di Juan Roman Riquelme che con un lob scheggia la traversa. La partita si conclude con uno 0-0 dal dolce sapore per gli Xeneizes che orfani di un perno difensivo come Insaurralde tra una settimana se la dovranno vedere alla Bombonera con il Corinthians.

CORINTHIANS – Non basta Neymar al”Peixe”per accedere alla finale. Al Pacaembu, dove è stato avvistato il dg giallorosso Franco Baldini intento a seguire con grande interesse gli sviluppi della gara scrutando in particolare le prestazioni di Arouca e Castan , va in scena il derby paulista tra il Corinthians e il Santos che dopo aver perso per 1-0 la sfida di andata tra le mura amiche di Vila Belmiro, avendo recuperato Ganso tentava l’impresa contro una squadra che contrariamente ai dettami del calcio sudamericano fa della fase difensiva una pietra miliare su cui costruire le proprie fortune. Il Timao molto europeo nel modo di giocare sfiora il gol su punizione in avvio di gara e sembra non soffrire particolarmente l’agilità dei campioni uscenti che con le combinazioni tra i vari Neymar Borges e Ganso cercano di lacerare più volte la retroguardia avversaria che però si fa sempre trovare pronta salvo capitolare su un azione personale proprio di Neymar che salta un paio di avversari creando superiorità numerica per poi scaricare sulla fascia destra a Ganso ed inserirsi al centro per ribadire in rete la respinta del palo sul cross basso del suo“gemello”sporcato dalla deviazione di Borges. Il Corinthians non si scompone dimostrandosi squadra solida e compatta seppur meno talentuosa dei rivali che dal canto loro non possono vantare la stessa qualità in fase difensiva,pareggiando i conti in avvio di ripresa su un calcio piazzato che trova impreparata la retroguardia santista che lascia a Danilo tutto lo spazio ed il tempo necessario per insaccare da due passi. Davvero un grave errore che sottolinea ancora una volta quanto una difesa inefficace possa vanificare la grande mole di gioco espressa. Gli ospiti subiscono il colpo innervosendosi e di li in poi non riescono più a rendersi pericolosi sotto la porta avversaria  eclissandosi ancora una volta come troppo spesso accade a questa squadra forse eccessivamente umorale. A tal proposito brutto il gesto di Adriano che per accelerare la ripresa del gioco  spinge a terra un calciatore del Corinthians intento a scaldarsi a bordo sfilandogli il pallone dalle mani. La partita termina con il punteggio di 1-1 che consente ai padroni di casa di approdare in finale con il lieve vantaggio di poter giocare il ritorno tra le mura amiche cercando di gestire il risultato un particolare da non trascurare considerate le caratteristiche gestionali del Corinthians che pur non partendo sulla carta con i favori del pronostico resta un osso duro per tutti Boca compreso.

 

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