LIGA – Falsa partenza Real, Barca già a +2

LIGA – Falsa partenza Real, Barca già a +2

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E’ ripartita una Liga “low cost” con il sempre infinito duello tra Real e Barca. Il massimo campionato spagnolo dopo anni di spese folli quest’anno ha fatto registrare un discreto immobilismo sul mercato soprattutto per quanto concerne i club minori. fin ora sono stati investiti compelssivamente circa 80 milioni di euro, davvero un inezia rispetto ai soldi investiti una stagione fa dal Barca,con i costi di trasferimento di  Alexis Sanchez e Fabregas che da soli hanno già eguagliato la spesa totale di quest’anno di tutte le 20 squadre della Liga. Per non parlare poi di due anni fa quando la faraonica campagna acquisti di Florentino Perez portò al Real Madrid, Cristiano Ronaldo, Kakà, Benzema e Xabi Alonso. Sono dunque finiti quei tempi, Il Real nell’attesa di Modric non ha ancora piazzato il primo colpo, mentre il Barca con i 19 milioni spesi per l’acquisto di Song dall’Arsenal e i 14 per Jordi Alba è il club che ha speso di più. Se c’è chi modera le spese da una parte, dall’altra c’è chi addirittura cede senza rinforzarsi come il Malaga dello sceicco fuggitivo che ha venduto tutti i suoi pezzi pregiati, su tutti Santiago Cazorla, Rondon e Mathjisen, e nonostante questo  riesce ad imporsi nella gara d’esordio espugnando il Balaidos, la tana del neo promosso Celta Vigo, con una rete del camerunense Olinga a 6 minuti dal termine; 3 punti fondamentali per la squadra costasolena che si appresta a vivere una stagione a dir poco difficoltosa in netto contrasto con le ambizioni che hanno portato il Malaga a qualificarsi per i preliminari di Champions League lo scorso anno.

FLOP REAL – Non parte nel migliore dei modi l’avventura delle Merengues nella Liga 2012/2013. Soltanto un pari nella gara casalinga contro il pur quotato Valencia, terzo classificato negli ultimi tre anni, che accentua i difetti degli uomini di Mourinho sembrati lievemente appannati in questo inizio. Alla rete di Higuain al 10′ risponde in finale di tempo il brasiliano Jonas, autore dell‘1-1 che si manterrà fino al termine della partita. Va sottolineato che il Valencia è comunque una squadra molto ostica da affrontare, potendosi considerare come la squadra vincitrice dell’“altra Liga” cioè il campionato tra squadre terrestri che esclude Real Madrid e Barcellona; resta il fatto però che un pari casalingo per questo Real Madrid non può mai essere considerato un buon risultato anche in virtù del fatto che il Barca non perde tempo e si aggiudica comodamente i primi tre punti del sua campionato surclassando letterelamente il mal capitato Real Sociedad, vittima sacrificale sul terreno del Camp Nou. Tanto spettacolo ed un 5-1 che non ammette alcuna replica : Puyol apre le marcature già al quarto minuto, e dopo una lieve reazione al 9′ della squadra di San Sebastian che perviene al pareggio con la rete di Gonzalo Castro, neanche il tempo di centrare il pallone che sale in cattedra Leo Messi, riportando all’11’ in vantaggio i blaugrana che poi dilagano nel giro di breve tempo sempre con la Pulga argentina, doppietta per lui, anch’esso a +2 sul rivale Ronaldo rimasto a secco,coadiuvata da Pedro e Villa,per lui prima rete dopo il brutto infortunio che ne ha pregiudicato la presenza agli Europei con la Roja.

L’ALTRA LIGA – Dicevamo dell’altra Liga per evidenziare il gap che intercorre tra i due principali club e tutti gli altri, con il Valencia che si impone come terza forza o prima fra le squadre terrestri. Questa netta differenza è visibile anche dalla spartizione dei diritti televisivi, oggetto di grande discussione in Spagna, con il due club più prestigiosi a spartirsi una cospicua parte della torta lasciando a tutti gli altri le briciole, una sperequazione che la dice lunga sul livello di competitività abbastanza basso che si registra da un po di anni a questa parte, se a questo si aggiunge la riforma fiscale che ha innalzato gli ammortamenti da pagare relativi agli ingaggi anche di calciatori provenienti dall’estero(dapprima ammontava al 24% contro il 43% dell’Italia ad esempio)ecco spiegato il motivo di investimenti molto più “sobri” per i grandi club e addirittura pari a 0 per gran parte degli altri. Detto questo nella Liga dei poveri non è mancato lo spettacolo e neanche i colpi di scena come la spettacolare sconfitta interna  dell’Athletic Bilbao,orfano del metronomo Javi Martinez passato al Bayern per 40 milioni di Euro, un pirotecnico 5-3 in favore del Betis di Siviglia che già al 30′ era in vantaggio per 3-0(Ruben Castro, Jorge Molina e Benat) salvo poi farsi rimontare dalla veemente reazione dei padroni di casa che sospinti dall’orgoglio basco di un caliente San Mames addirittura giungono al 3-3  ad un quarto d’ora dal termine con De Marcos e una doppietta di San Jose, prima di essere di nuovo eclissati da Pozuelo e Jorge Molina per il definitivo 5-3. Risultato positivo anche per i cugini andalusi del Siviglia che si impongono per 2-1 tra le mura amiche del Sanchez Pizjuan contro il Getafe, reti di Federico Fazio e Alvaro Negredo per i padroni di casa a cui risponde Alexis per gli ospiti. Stesso punteggio anche per il Maiorca che supera l’Espanyol con una doppietta di Hemed, accorcia le distanze Mubarak per i catalani, mentre termina in parità la sfida tra il Levante di Valencia e l’Atletico Madrid, alla rete del vantaggio di El Zahr,ex Liverpool risponde per i colchoneros il turco Arda Turan che fissa il punteggio sull’1-1. Nei posticipi grande prestazione del Deportivo La Coruna,tornato a misurarsi nelle categorie che gli competono, 2-0 all’Osasuna con un gran gol in pallonetto dell’ex Benfica Nelson Oliveira mandato in Galizia per fare esperienza. Il Granda di Floro Flores viene sconfitto dal Rayo Vallecano per 1-0 cosi come il Saragozza sorpreso alla Romareda dal Valladolid, altra neopromossa che inizia bene con una vittoria in trasferta.

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