Lugano più vicino. Verratti ok

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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) – Il suo nome, ciclicamente, ritorna in ogni finestra di mercato. Il nome è quello di Diego Lugano, centrale uruguagio che, dopo una vita passata al Fenerbahce adesso gioca nel Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti. Trentun anni, difensore centrale, assistito per l’Italia da Alessandro Lucci, Lugano è il capitano dell’Uruguay vincitore della Coppa America (…).

E’ stato vicino alla Roma varie volte, l’ultima prima dell’estate quando Montali e Pradè avevano stretto un accordo di massima per portarlo a Trigoria. Non se ne è fatto più nulla perché la nuova Roma ha preferito puntare su un altro centrale di esperienza (Heinze) e su un giovane (Kjaer).

L’infortunio di Burdisso però ha rimesso le cose in discussione e adesso il nome di Lugano è tornato d’attualità. Ha passaporto comunitario e con l’arrivo di Ancelotti la sua permanenza a Parigi non è più così certa: il Psg lo ha pagato in estate tre milioni, la Roma potrebbe prenderlo in prestito con diritto di riscatto già fissato a giugno. Non è questa però un’operazione immediata, così come non lo sono quelle legate al centrocampista (Guarin e Casemiro su tutti). I motivi sono due e sono anche piuttosto chiari: per prima cosa la Roma deve cedere e dopo Borriello alla Juventus dovrà chiudere altre operazioni (…).

Ieri è arrivato il comunicato ufficiale sulla cessione dell’attaccante: alla Roma vanno 500.000 mila euro adesso e andranno 8 milioni di euro da incassare in tre annualità, a Borriello è stato riconosciuto un incentivo “all’esodo” di 0,275 milioni di euro al fine di favorire il suddetto trasferimento”. Francesco Totti, attraverso il suo sito, ha voluto salutare a suo modo l’attaccante: «Sei andato via, ma sei sempre con noi… Marco è uno forte, ha carattere e non ha paura di nulla. Io e tutta la squadra gli facciamo un grande in bocca al lupo per la sua nuova avventura».

Continuerà invece qui l’avventura di Leandro Greco che ha trovato un accordo definitivo per il prolungamento del contratto fino al 2015: guadagnerà 700.000 euro a stagione con un bonus – legato al numero di partite che giocherà – che può toccare i 100.000 euro. Gli altri: Pizarro è un’incognita (tutta da testare la sua volontà di andare via e tutta da vedere la volontà della Juve di prenderlo), Cassetti ha offerte dall’Italia e dall’estero, Cicinho punta a tornare il Brasile, mentre Barusso e Antunes destinati a trovare squadra rispettivamente in B e in Grecia.

Poi c’è la questione De Rossi: questa dovrebbe essere una settimana importante, Baldini potrebbe (dovrebbe) incontrare il procuratore di Daniele ma tutto era e resta avvolto nella massima riservatezza perché così vogliono le parti. Adesso, sia la Roma sia il giocatore, non hanno intenzione di parlare ma solo di fare. E’ un problema di soldi, sicuramente. Ma è anche un problema di prospettive di vittorie e di vita. «Mi stupirei se il contratto non si facesse», ha detto Fenucci al Romanista.

Ma anche altri protagonisti coinvolti nella trattativa, in privato, dicono lo stesso. E i tifosi, che non aspettano altro che l’annuncio, sono della stessa idea. Però la mano sul fuoco, in tutta questa vicenda, non ce la mette nessuno. Meglio che le mani siano utilizzate per firmare il contratto. Non resta che aspettare.

Chi non aspetterà sicuramente è Gianluca Caprari: oggi Sabatini vedrà il ds del Pescara, Delli Carri. La Roma vorrebbe mandare l’attaccante a giocare con Zeman, ma vorrebbe anche strappare qualcosa di più di una promessa per Verratti: l’idea è quella di prenderlo in comproprietà, magari per un paio di milioni, e lasciarlo a Pescara fino a giugno. Perché – e questa, invece, è una certezza – tutte le operazioni che la Roma farà anche a gennaio guarderanno comunque alla prossima stagione

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