Mexes, l’avventura finisce

Mexes, l’avventura finisce

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IL ROMANISTA – Dopo il danno in chiave Champions, puntuale ieri è arrivata pure la beffa: sarà un finale di stagione senza Mexes. Senza il giocatore che, negli ultimi tempi, è sembrato quello più in forma dell’intero pacchetto arretrato romanista. L’infortunio al ginocchio destro subito domenica sera con la Juventus, come confermato dal comunicato apparso sul sito internet della società giallorossa, si è rivelato più grave del previsto: “Gli esami effettuati hanno evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore, che necessita di correzione chirurgica, la cui sede e i cui tempi di esecuzione saranno valutati nel corso delle prossime ore”. In parole povere: il francese dovrà restare lontano dai campi per circa sei mesi. Un inconveniente che costringerà Montella a dover fare a meno di uno dei migliori elementi del reparto e obbligherà il giocatore ad una lunga e faticosissima riabilitazione. Tutto avviene sul finire del primo tempo con la “vecchia signora”: uno stop sbagliato all’interno dell’area di rigore bianconera, una distorsione al ginocchio destro, una smorfia di dolore e il braccio alzato per richiedere l’intervento dei sanitari. Si teme il peggio. L’intervallo, però, sembra rimettere le cose a posto e far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi: al rientro sul terreno di gioco Phil, pur fasciato, riprende posto al fianco di Juan. I sorrisi, però, durano appena cinque minuti perché il problema persiste e Mexes viene sostituito da Cassetti. Il resto è la cruda attualità. Ora arriva la parte più complicata: l’operazione (tra le varie ipotesi c’è quella che porta al professor Ramon Cugat, lo stesso che lo scorso novembre intervenne su Filippo Inzaghi) e la lunga rieducazione. L’uso delle stampelle, in molti casi, viene abbandonato dopo un paio di settimane e, successivamente, si passa ad uno step di supporto con la ginocchiera.
Dopo circa tre mesi si può correre, nuotare e andare in bicicletta. Un altro passaggio fondamentale è il rinforzo muscolare a cui si deve sottoporre l’atleta: entro il quarto mese è necessario equiparare la forza dell’arto operato rispetto a quello sano. Da qui in poi, se non ci saranno contrattempi, Mexes potrà toccare nuovamente il pallone ed, eventualmente, effettuare movimenti di torsione su particolari superfici. Infine, il rientro in gruppo e qualche match a basso contenuto agonistico per saggiare la condizione e superare le probabili preoccupazioni per una ricaduta. Insomma, se tutto filerà liscio, il biondo difensore transalpino sarà pronto per le prime gare del nuovo campionato.

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