Milan-Roma 0-0, le pagelle dei quotidiani: i migliori Bradley e Marquinho, bene...

Milan-Roma 0-0, le pagelle dei quotidiani: i migliori Bradley e Marquinho, bene Dodò, male l’attacco

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943477_10151369423760936_1461205411_nIl pareggio a reti bianche a San Siro contro il Milan, spegne le speranze della Roma di poter conquistare un posto in Europa. L’unica possibilità per riuscire a tornare almeno in Europa League è battere la Lazio nella finale di Coppa Italia del 26 maggio. Queste le pagelle dei quotidiani italiani:

IL MESSAGGERO a cura di M.FERRETTI

LOBONT 6 Da segnalare una parata in tuffo su una punizione di Balotelli e basta, nel primo tempo. Un’altra parata su Balo, poi una un po’ goffa su Flamini nella ripresa. Esteticamente non bello, ma efficace.

MARQUINHOS 6 Giostra da esterno a destra nella difesa a quattro controllando El Shaarawy: serata complicata un po’ perché gioca fuori ruolo, un po’ (tanto) per la bravura del milanista. Uscito il Faraone sembra, non a caso, più sciolto e meno timoroso.

BURDISSO 6 Si piazza sul centro destra della difesa e, alla pari di Castan, prende in consegna tutti coloro che affondando nell’area giallorossa. Mostrando i muscoli.

CASTAN 6 Stessi compiti di Burdisso, ma spostato a sinistra. Un po’ nervosetto (e falloso) quando dalle sue parti c’è Balotelli.

DODO’ 5,5 Esterno di sinistra nella difesa a quattro, battaglia con Boateng, prima del rosso a Muntari, poi fa a corse con De Sciglio. Ma senza acuti, tranne un tiro da lontano.

BRADLEY 6,5 Mediano di destra, duella con Muntari e dopo il rosso al ghanese deve dedicarsi a Boateng, diventato intermedio di sinistra, e infine a Nocerino. Pressa in continuazione sul portatore di palla, va a dare una mano al compagno in difficoltà. Una prestazione di sostanza, con fase di costruzione un po’ appannata dal gran correre.

PERROTTA 5,5 Segue i movimenti di Flamini e, soprattutto, deve coprire i buchi a sinistra lasciati dagli arrembanti Dodò e Marquinho. Compitino e basta, prima della sostituzione.

LAMELA 5 Largo a destra, fatica a entrare nel vivo della partita. Bello, comunque, un assist verticale non sfruttato a dovere da Marquinho. L’unico lampo di una partita da dimenticare. Un po’ sfasato, apparentemente stanco.

TOTTI 5 Si piazza alle spalle di Osvaldo, ma con licenza di andare dove vuole. Impegna severamente Abbiati da lontano, dopo aver distribuito decine e decine di palloni. In pieno recupero, l’(ex) amico Mexes lo provoca e gli fa saltare i nervi: espulso.

MARQUINHO 6 Attaccante di sinistra nel 4-2-3-1, in avvio scalda le mani ad Abbiati, costretto alla deviazione in angolo, e poi lo grazia (di destro…) da due passi. Stessa scena nella ripresa. Buone le incursioni, così così le chiusure. Il più pericoloso della Roma, se non altro.

OSVALDO 5 Si muove tanto nella morsa Mexes-Zapata ma, nella prima frazione, non gli arrivano palloni giocabili, e lui si vede pochino. Stesso discorso nella ripresa, prima del cambio con Destro. Maluccio.

PJANIC 5,5 Per Perrotta con lo scopo di dare un po’ di qualità al centrocampo romanista: la lampadina, però, di accende a intermittenza.

FLORENZI ng Per Marquinho: porta un po’ di corsa sulla corsia sinistra, ma non incide.

DESTRO ng Per Osvaldo: un bel numero appena entrato e nulla più.

ANDREAZZOLI 5 Ripropone il 4-2-3-1, dopo una quarantina di minuti la Roma va in superiorità numerica, lui tarda a modificare la squadra rendendola meno compassata ma la mossa a quel punto non dà gli esiti sperati. C’è anche lui tra i colpevoli se la Roma non riesce a vincere la partita.

 

CORRIERE DELLO SPORT M.EVANGELISTI

LOBONT 6,5 – Presa di panna, ma tanto non la usa mai. Rimedia agli occasionali fastidi con piazzamento ed esperienza. Non ci si può lamentare.

MARQUINHOS 6 – Adolescente com’è può ben permettersi di scavare avanti e indietro il prato fino ad andarsi a cercare la conclusione. Alla fine è stanco, prezzo da pagare a una stagione in prima linea.

BURDISSO 6 – Gli manca un palmo di elevazione, ormai. Però con i fianchi protetti gioca sciolto e non si perde in esitazioni.

CASTAN 6 – Balotelli lo sballotta spesso, come Hulk con un carro armato troppo lento.

DODO’ 6 – A volte sembra un giocatore eccelso, in pace con il pallone e con se stesso. Poi alza gli occhi, si accorge di quanto campo abbia ancora davanti a sé e si deprime. Da nido d’infanzia l’ammonizione, da università il tiro più appuntito della Roma nella seconda parte della gara.

LAMELA 5,5 – Luce limpida palla al piede, disciplinato nel rientrare e montare la guardia. Giocando più lontano del solito dalla porta, si specializza nel forzare la cassaforte altrui con passaggi brillanti. Nel secondo tempo, colto da chissà quale impulso, si mette a cercare Totti in ogni angolo e perde le misure. Rocchi comunque gli nega un rigore netto.

BRADLEY 7 – Un fantasma, nel senso che compare all’improvviso ossessionando i centrocampisti del Milan. Solo quando lui è nei paraggi ci si accorge della superiorità numerica.

PERROTTA 6 – Pensa velocemente, tanto che talvolta i piedi non reggono il passo della testa. Finché tiene, si capisce che c’è e soprattutto lo capiscono Flamini e Ambrosini.

PJANIC (26′ st) 6 – Almeno batte bene i calci d’angolo.

MARQUINHO 6,5 – Innesca l’espulsione di Muntari. Soprattutto mantiene un fitto dialogo con la porta e ispira i suggeritori assai più di Osvaldo.

FLORENZI (29′ st) 5,5 – Ingresso tardivo e in punta di piedi.

TOTTI 5,5 – Dato che è una leggenda, si sente in dovere di inventare mito ogni volta che viene a San Siro. Qualche volta verrebbe bene fare qualcosa di ovvio. In serate così spesso gli saltano i nervi. Anche in questa, infatti.

OSVALDO 5,5 – Prima punta genuina com’è, ci si sorprende non arrivi su certi palloni.

ANDREAZZOLI (all.) 6 – Cambia ancora soprabito alla squadra: un 4-4-2 solido come le lavatrici di una volta. Il Milan lo aiuta tenendo ritmi bassi. Quando rimane in vantaggio numerico, però, non trova soluzioni

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